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  • Mihajlovic, Oddo e Gasperini, i risultati rimangono più importanti del gioco!
Mihajlovic, Oddo e Gasperini, i risultati rimangono più importanti del gioco!

Mihajlovic, Oddo e Gasperini, i risultati rimangono più importanti del gioco!

  • Alessandro Di Gioia
Ieri pomeriggio nel seguire le interviste del post-partita di Serie A sembrava di assistere a un film comico. Nell'ordine, tutti gli allenatori delle squadre sconfitte nelle partite delle 15 si sono presentati ai microfoni con il sorriso stampato sulla faccia e una frase in bocca che ultimamente va per la maggiore, o forse è anche un po' di moda, probabilmente per quello che gli addetti ai lavori hanno instillato nelle menti degli spettatori, ormai da qualche tempo: "Il gioco è più importante dei risultati. Abbiamo perso ma abbiamo giocato bene, dunque possiamo essere contenti":

Sarà, ma credevo che il fare punti fosse lo scopo fondamentale del gioco del calcio. Non è più così, a sentire Gasperini e Mihajlovic: "L'Atalanta ha disputato oggi la miglior partita della stagione". Pazienza che sia finita, a Bergamo, tre a uno per l'Udinese, non certo la Juventus, seppur dopo un primo tempo stratosferico dei bergamaschi. Il serbo tecnico del Toro: "Non posso rimproverare nulla ai mei uomini.  Non si è vista la differenza tra le due squadre, sono orgoglioso dei miei ragazzi". La differenza si è vista solo nel risultato, anche qui 3-1 per gli avversari. In una partita che, tra l'altro, era stata preparata come una vera e propria battaglia, con la scelta di portare in conferenza personaggi storici e tifosi del club granata, un sovraccarico esagerato per un derby già caldo e sentito di suo.

Forse rischia di passare il messaggio sbagliato: il bel gioco è fondamentale per ottenere risultati positivi, la critica non è alla mission di questi tecnici, che stanno realizzando al meglio nelle rispettive piazze. Il discorso è relativo al fatto che i risultati rimangono lo scopo fondamentale del gioco del pallone, e quindi anche una partita ben giocata non può scacciare l'amarezza di una sconfitta, soprattutto in un derby, o non può portare gli allenatori delle squadre sconfitte ad elogiarle perentoriamente nelle interviste del post. Come ha evidenziato anche lo stesso Rossettini, difensore del Torino "Grazie per i complimenti, ma non possiamo essere soddisfatti. Oggi abbiamo perso". Altro discorso, prettamente tecnico, è quello che porta un allenatore ad inserire due attaccanti. a dieci minuti dalla fine di una partita sulll'1 a 1, contro la squadra più forte del campionato: una volta un punto era meglio di zero, una volta...

Un concetto che riguarda anche il Pescara di Oddo: in questo caso il tecnico ha ammesso di aver disputato finora, lui e i giocatori, un campionato mediocre. Forse il responsabile è più il presidente Sebastiani: giusta la terapia conservativa, giusto mantenere un tecnico che ha condotto la cavalcata trionfale dalla B, giusto anche dare fiducia a un allenatore che fa giocare bene la squadra. Ma i risultati sono impietosi: gli abruzzesi sono la peggior squadra di Serie A, forse puntare su un allenatore più difensivista ma che porti a casa qualche punto in più non sarebbe sbagliato. A prescindere dal bel gioco, che sembra aver traviato le menti di tutti: anche perchè, altrimenti, vecchi lupi di mare come Ammazzalorso e Papadopulo, maghi di salvezze impossibili, continuerebbero a rimanere senza lavoro...

@AleDigio89

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