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  • Milan, attacco frontale alla Juve: le ragioni di Galliani, i deliri di Berlusconi
Milan, attacco frontale alla Juve: le ragioni di Galliani, i deliri di Berlusconi

Milan, attacco frontale alla Juve: le ragioni di Galliani, i deliri di Berlusconi

  • Stefano Agresti

E’ stato uno strano pomeriggio, vissuto tra aerei che non partono e polemiche che non ti aspetti. Un pomeriggio che ci ha lasciato una sensazione forte e netta: il Milan ha lanciato un attacco frontale alla Juve. Non crediamo sia casuale la contemporanea discesa in campo dei due uomini, Galliani e Berlusconi, che hanno guidato il club rossonero negli ultimi trent’anni e che (closing permettendo) lo faranno ancora per qualche settimana. Il primo, Galliani, ha manifestato grande disappunto per la disparità di situazione creatasi in vista della Supercoppa di venerdì; il secondo, Berlusconi, è entrato sul club bianconero con una violenza dialettica sorprendente, benché abbia pronunciato quelle frasi con il sorriso sulle labbra.

In verità Galliani non ha accusato la Juve, bensì gli organizzatori della Supercoppa, responsabili della mancata partenza del Milan per Doha a causa di un intoppo al volo charter. Una reazione comprensibile, la sua. Innanzitutto perché i rossoneri hanno effettivamente subìto il "danno sportivo" denunciato dall’amministratore delegato (magari non “gravissimo”, come lo ha definito lui, ma di certo rilevante), e poi perché, sul piano strategico, una protesta del genere pone il Milan in credito con tutte le altre componenti (Lega, organizzazione qatariota). Galliani, scaltro e pronto, ha insomma sfruttato un disagio reale per prenotare un beneficio futuro. In Lega non si sono sorpresi dalle sue durissime parole: uno sfogo comprensibile, lo hanno definito. Sullo sfondo, resta quella frase: “La Juve è già al caldo, mentre noi domattina ci alleneremo al freddo di Milanello…”.

Già, la Juve. Incredibile quanto dichiarato da Berlusconi in occasione dello scambio di auguri con il Presidente della Repubblica, Mattarella: “Per fermarla dobbiamo cambiare tutti gli arbitri di Serie A e tutti i giudici”. Incredibile perché completamente fuori contesto: cosa c’entrano gli arbitri, in questo avvio di stagione, con il dominio bianconero? Peggio: nello scontro diretto con il Milan, proprio un errore arbitrale (il gol regolare annullato a Pjanic) ha lanciato i rossoneri verso la vittoria. Non ci siamo mai tirati indietro quando, in passato, c'è stato da discutere sulla sudditanza psicologica - e non solo psicologica - nei confronti della Juve, ma adesso l’ironia velenosa di Berlusconi è clamorosamente fuori luogo. Quanto al riferimento ai giudici, beh, nei discorsi di Silvio i giudici meritano sempre una citazione, anche quando c’entrano meno di nulla.

Sono gli ultimi colpi di coda di Berlusconi e Galliani, quasi certamente. Alcuni un po’ scomposti, con un obiettivo comune: la Juve e i benefici di cui godrebbe. Si riaccende il fuoco della rivalità? I rossoneri provano ad alimentarlo…

@steagresti
 


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