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  • Come cambia tatticamente il Milan con Musacchio e Ricardo Rodriguez

    Come cambia tatticamente il Milan con Musacchio e Ricardo Rodriguez

    • Luca Bedogni
    C’è un’ intervista a De Sciglio che risale a febbraio, per Milan Tv, in cui il terzino rossonero svela un automatismo abbastanza evidente nella costruzione di Montella: "Giochiamo con il 4-3-3, ma a me viene chiesto di restare più bloccato, in pratica formando una difesa a tre. A me è sempre piaciuto spingere e attaccare, però queste nuove direttive credo mi possano servire molto. Da piccolo ho giocato anche da centrale". Quando De Sciglio dice "più bloccato”, sta pensando chiaramente ad Abate, il laterale opposto nella linea difensiva. Abate gode di maggior libertà, si può sganciare. Ma questo, va da sé, soltanto in fase di possesso. A quel punto la linea dietro ruota, e Romagnoli da centrale sinistro diventa unico perno, mentre il centrale destro (spesso Paletta) si apre sulla destra. E’ giusto parlare allora di cambiamento, quando si accenna a un possibile, maggiore utilizzo della difesa a tre nel Milan versione 2017/2018? Riflettiamo partendo da Doha. Abate dov’è?

    Come cambia tatticamente il Milan con Musacchio e Ricardo Rodriguez

    Come è stato detto, Abate si è sganciato lungo la fascia destra, facendo scattare la rotazione. E’ per questo che non compare qui sopra. Il Milan sta impostando a tre, e lui è alto, quasi all’altezza degli attaccanti. Quando riceverà il pallone da Paletta, la situazione sarà questa. 


    Come cambia tatticamente il Milan con Musacchio e Ricardo Rodriguez


    E’ un 3-4-3. Non è un trucchetto del montaggio, è il calcio contemporaneo che è fluido per definizione e fa sì che una squadra possa cambiare modulo di situazione in situazione, o a seconda delle fasi. Proprio come succede al Milan di Montella, che adopera la transizione negativa per ricomporre al più presto la difesa a quattro. 

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    Di conseguenza il vero cambiamento potrebbe riguardare più la fase difensiva che quella offensiva. Montella quest’anno ci ha provato, a dire il vero, ma pochissime volte. A memoria ricordo la partita di ritorno contro la Fiorentina, in febbraio, poi quella importantissima contro l’Atalanta, in trasferta. Nel primo caso passò a tre in corso d’opera, inserendo Zapata nella ripresa al posto di Deulofeu, probabilmente per proteggere il 2-1. 

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    Nel secondo caso, contro la Dea schierò un 3-5-2 molto strano, giustificato solo in parte dall’indisponibilità di Abate. In realtà in entrambi i casi Montella temeva il 3-4-3, sia quello di Sousa che, soprattutto, quello di Gasperini. Si rendeva conto dei pericoli. Per questo si mise a specchio, o quasi, dato che comunque voleva mantenere il centrocampo a tre, con vertice basso. Con l’impiego di Romagnoli, a Bergamo, sono cambiati l’ordine e gli attori della triade difensiva: Zapata stava al centro, al posto di Paletta, Gomez a destra. Sotto trovate l’inizio dello splendido affondo dell’Atalanta che portò al gol di Conti. Kucka (riadattato esterno) e Gomez, colti assolutamente impreparati, da rivedere, sia per quanto riguarda la posizione del corpo (il primo in particolare), sia per la reattività (Gomez è fermo, senza la minima intuizione sul taglio di Spinazzola). Di contro, balza all’occhio la prontezza di Conti, il suo tempismo. Da dove è partito?

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    Tra gli errori commessi dal Milan in quella partita ne spunta un altro qui sotto, solo per accennare al lavoro che eventualmente sarà da fare nel pre-season, nel caso Montella voglia approfondire questa alternativa da affiancare al 4-3-3. In azzurro i nomi della linea a cinque del Milan, coi cerchiettini riservati ai tre centrali. Tra De Sciglio aperto per tenere d’occhio Conti e Romagnoli in uscita, si incunea il passaggio per Cristante, lasciato libero in area


    Come cambia tatticamente il Milan con Musacchio e Ricardo Rodriguez

    Veniamo però ai volti nuovi del Milan, quei giocatori che dovrebbero supportare l’alternativa a tre. Come erano abituati a giocare Musacchio e Rodriguez nei loro rispettivi club? Il difensore del Villarreal tanto con Marcelino (2013/2016) quanto nell’ultimo anno con Escribá veniva schierato prevalentemente da centrale destro, nel 4-4-2. Dunque, non in una difesa a tre.


    Come cambia tatticamente il Milan con Musacchio e Ricardo Rodriguez

    Ricardo Rodriguez invece qualche partita da centrale laterale sinistro nel Wolfsburg l’ha fatta, ma resta essenzialmente un terzino mancino da inserire ancora in una difesa a quattro. Altro discorso portarlo più avanti, da esterno. Alla Spinazzola nell’Atalanta, per intenderci. Ma questo presupporrebbe dietro una triade di centrali comunque eterogenea, diversificata per funzioni e compiti. E al momento, non spicca con chiarezza un regista arretrato tra gli uomini a disposizione di Montella (alla Caldara o alla Bonucci, sempre per intenderci). L’acquisto di Kessie e il probabile (molto auspicabile per il Milan) arrivo di Conti, tuttavia, consentirebbero al tecnico rossonero di sfoderare non solo una difesa tre, ma, novità vera, un centrocampo a 4 (con Biglia insieme all’ivoriano? Sarebbe il top quanto a equilibrio e razionalità). Questo ovviamente, per non perdere le tre punte, perché col 3-5-2 visto quest’anno veniva comunque meno un attaccante.  

    Ultima considerazione, la qualità di Rodriguez. Ormai siete tutti a conoscenza dei suoi numeri. Terzino assist-man, benché giochi dall’altra parte e il suo piede sia il mancino, il suo modello è Dani Alves. C’è però una caratteristica di Rodriguez che non appare, se non si guardano le sue partite per intero, ed è la capacità di cambiare gioco improvvisamente, alla ricerca del terzino/esterno opposto. Anche da distanze notevoli. Una giocata da playmaker che tanto farà comodo a Montella, che abbiamo detto ama sganciare il laterale destro, Abate. E perché non immaginare a questo punto uno stop in corsa di Conti.. La parola d’ordine, ormai si capisce, è "complementarità". 


    Come cambia tatticamente il Milan con Musacchio e Ricardo Rodriguez

    Qui sotto, in nazionale, Rodriguez ci riesce addirittura di destro. Ma questa è una giocata da centrocampista aggiunto, se permettete.


    Come cambia tatticamente il Milan con Musacchio e Ricardo Rodriguez

    E guardate dove arriva il lancio, dove pesca Lichtsteiner. Campanile a parte, non vi viene voglia di vederli giocare insieme, Rodriguez e Conti?

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