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  • Milanmania: Bacca come Inzaghi, che coraggio! Pippo è di un altro pianeta

    Milanmania: Bacca come Inzaghi, che coraggio! Pippo è di un altro pianeta

    • Luca Serafini
    Non è per dire che una volta era meglio. E' una solfa che abbiamo ascoltato per anni dai nostri genitori e loro dai loro nonni e i loro nonni dai loro bisnonni. E' solo che non viviamo un momento storico in cui abbondano i fuoriclasse: un po' lo dimostra l'egemonia Messi-Ronaldo nella spartizione dei Palloni d'oro, un po' lo hanno confermato gli ultimi Europei, infine basta scorrere le formazioni di Argentina e soprattutto Brasile degli ultimi anni confrontandole con quelle degli anni '80 e '90 senza andare troppo in là. Non parliamo solo di attaccanti, ma di centrocampisti, difensori e casomai anche di portieri. Può trattarsi di un fenomeno fisiologico e passeggero, o forse una causa potrebbe essere che ormai da lustri ai bambini e ai ragazzi insegnano i moduli e le diagonali trascurando dribbling, palleggi, colpi di testa. 

    Sta di fatto che con i paragoni oggi si esagera, questione anche di memoria storica. Una stagione e un mese di gol alla soglia dei 30 anni sono bastati a Bacca per essere paragonato a Inzaghi, in questo senso Galliani è solo l'ultimo di una lunga serie. Inzaghi è stato un fuoriclasse, piaccia o no. I suoi fondamentali, quasi unici nella storia recente del calcio, erano i movimenti, il fiuto, la rapidità di esecuzione e di spostamento, il senso della posizione, l'intuizione. Con Inzaghi la difesa avversaria viveva sempre e comunque 90' da incubo perché galleggiava sul filo del fuorigioco, perché ti bruciava nello stretto, perché ti anticipava nella giocata. Non palleggiava, non dribblava, non ha mai crossato in vita sua, non ha mai fatto un filtrante, ma pochi anzi pochissimi come lui sapevano buttare la palla in rete. Che è poi il re di tutti i fondamentali. Inzaghi sapeva fare gol in tutti i modi, sporchi e puliti. Il suo modo di partecipare al gioco era dare profondità, tenere allertati gli avversari in continuazione mentre in questo Bacca è statico e attendista e per la squadra quando non segna diventa un peso. Non crea spazi agli altri, cosa che Inzaghi faceva - sia chiaro - involontariamente perché il suo egoismo era famelico, ma gli riusciva comunque benissimo. Non parliamo poi della precocità e della longevità professionale. L'unica cosa che realmente accomuna Bacca con Inzaghi (oltre al fiuto del rapace) è il non poter soddisfare gli esteti.
    Ci sono e ci saranno sempre ottimi, grandi goleador, Bacca è senz'altro tra questi, ma per cortesia lasciate stare Superpippo: altra categoria, altro pianeta. 

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