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  • Momenti Di Gioia: Cittadella, Chiaretti si presenta alla partita in autostop

    Momenti Di Gioia: Cittadella, Chiaretti si presenta alla partita in autostop

    • Alessandro Di Gioia
    "In un calcio ormai privo di esempi da seguire e positività, ma sempre più basato sul denaro e sul ritorno economico, e funestato da eventi che con il pallone non hanno nulla a che vedere, questa rubrica vuole proporre un momento di svago settimanale che ci riavvicini allo sport più bello del mondo, legato al campo di gioco ma non solo, anche ai social, alle iniziative di beneficenza e a storie da raccontare: il calcio è felicità, il calcio è passione, il calcio è "Momenti Di Gioia""

    I calciatori utilizzano svariati mezzi di trasporto per raggiungere lo stadio, prima di una partita: chi la macchina, chi il treno, chi il pullman, chi la moto. C'è chi si fa accompagnare e chi arriva da solo, ma nessuno prima di sabato pomeriggio aveva compiuto un viaggio come quello di Lucas Chiaretti, trequartista italo-brasiliano della sorpresa del campionato cadetto, il Cittadella. I veneti, secondi in classifica, dovevano affrontare il Latina, nell'impegno casalingo dello stadio Tombolato, ma Chiaretti, inconsapevole, stava per vivere una delle esperienze più strane della sua vita da calciatore.

    LO SBADATO LUCAS - Lo racconta proprio lo stesso Lucas, ridendo: "E’ stata un’esperienza allucinante. Arriva il giorno di Cittadella-Latina. Io mi faccio accompagnare nel solito hotel dove viviamo il pre partita da mia moglie, che poi riparte e se ne va con la mia macchina". La previsione era quella di raggiungere lo stadio dopo la riunione tecnica, come sempre alle 13.30. Chiaretti pranza, sale in stanza e scende nelle sala riunioni dell'hotel, per ascoltare le parole di Venturato: si accorge subito di qualcosa di strano, quando non vede i compagni attorno a lui. Così, pensando di essere in anticipo, ordina anche un caffè: nel mentre incrocia il tecnico in seconda, che alla domanda di Chiaretti su dove siano i compagni, risponde "già al campo!". La riunione tecnica era infatti stata spostata allo stadio, ma l'italo-brasiliano non lo sapeva. 

    L'EPOPEA DEL TOMBOLATO - "Ho lasciato lì in caffè e sono uscito correndo, schizzato in strada per cercare un passaggio perché non avevo la macchina! I miei compagni? Non mi rispondeva nessuno, nessuno". Privo di macchina e di accompagnatore, a Lucas non resta che provare a chiedere un passaggio in autostop: "Ho provato a fermare qualche macchina a gesti, ma niente. Pensa che i passeggeri della prima mi avevano anche riconosciuto però… si sono limitati a salutarmi! Mi sarò fatto 700 metri a piedi, poi finalmente una macchina si ferma e chiedo al conducente di portarmi allo stadio, affermando di essere in ritardo". Il guidatore, tifoso del Cittadella, lo riconosce e lo accompagna, sbagliando però strada e raccontandogli la storia della sua vita. Una situazione tragicomica. Conclusasi con un lieto fine: "Sono arrivato alla riunione alle 13.35/40. Tutto sudato. Come prima cosa mi sono scusato con mister e compagni, il fatto è che non sapevo se ridere o piangere". Per la cronaca, il Cittadella ha battuto 2-1 il Latina e Chiaretti è stato uno dei migliori in campo: "Andare allo stadio in autostop porta fortuna, ma ho fatto troppa fatica". Grazie Lucas, ci hai rallegrato la serata!

    @AleDigio89

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