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Mondiali: l'Uefa chiede 16 posti su 48, 500 milioni di dollari a settimana in Qatar

Mondiali: l'Uefa chiede 16 posti su 48, 500 milioni di dollari a settimana in Qatar

La Uefa segue le orme della Fifa e nella riunione di Nyon l'Esecutivo dà il via libera a una serie di riforme che riguardano la governance e che dovranno essere approvate in via definitiva dal 41esimo Congresso ordinario che si terrà a Helsinki il 5 aprile prossimo. Fra i punti più importanti l'introduzione di un limite di mandati - tre da quattro anni - per presidente e membri dell'Esecutivo dove, inoltre, verranno riservati due posti ai rappresentanti dell'Eca, l'Associazione europea dei club. 

A fronte di un Mondiale a 48 squadre a partire dal 2026, la Uefa chiederà tre posti in più. La conferma arriva oggi da Nyon, in occasione della riunione dell'Esecutivo. Il presidente Aleksander Ceferin si farà portavoce presso la Fifa delle istanze del Vecchio Continente, chiedendo che - alla luce dell'allargamento della fase finale deciso da Infantino - l'Europa possa avere 16 rappresentanti contro le 13 attuali con ciascuna selezione inserita in un girone diverso visto che con la nuova formula sono previsti 16 raggruppamenti da tre. "Dobbiamo essere realistici in modo da ottenere più voti e penso che sia realistico chiedere almeno 16 posti più la condizione che ogni nazionale europea venga inserita in un girone diverso - ha spiegato Ceferin - Se poi e' vero che siamo così forti, che le nostre squadre hanno maggiore qualità, allora tutte e 16 potrebbero passare il turno". Con la nuova formula, infatti, ogni girone qualificherà due nazionali dando il via a un tabellone a eliminazione diretta. 

Il Governo del Qatar sta spendendo circa 500 milioni di dollari a settimana nell'ambito di progetti che riguardano tutto il Paese, in vista dei Mondiali di calcio del 2022. Il Ministro delle finanze qatariota, che ha reso noti questi dati, ha anche aggiunto che questo ritmo di spesa potrebbe protrarsi per i prossimi tre, quattro anni. Le uscite in questione non riguardano solo gli stadi, ma tutto quello che ruota attorno all'organizzazione di una grande manifestazione come i Mondiali di calcio e quindi strade, autostrade, ferrovie, porti, aeroporti e naturalmente ospedali. Come risposta alla pressione fiscale, il Governo ha parzialmente revocato il sussidio sulla benzina e rinviato alcuni progetti di costruzione. C'è anche un piano per l'introduzione di una tassa sul valore aggiunto fin dal prossimo anno, che potrebbe slittare al 2019. 

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