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  • Niang fa infuriare il Milan: ecco cosa c'è dietro il 'no' allo Spartak Mosca

    Niang fa infuriare il Milan: ecco cosa c'è dietro il 'no' allo Spartak Mosca

    • Daniele Longo
    Il certificato presentato ieri da M'Baye Niang, che lo esonera dall’attività per 10 giorni,  è solo l'ultimo capitolo di una telenovela che dura da qualche settimana. In principio l'addio al Watford, che voleva esercitare il diritto di riscatto stabilito con la vecchia proprietà rossonera, poi il 'no' all'Everton e, dulcis in fundo, le visite disertate con lo Spartak Mosca. Una situazione particolare che ha creato irritazione in seno al Milan che già pregustava la cessione ai russi per 23 milioni, di cui 22 sono da considerare come plusvalenza.

    I MOTIVI DEL NO - Non è bastato ai russi proporre un ingaggio da 3 milioni, esattamente il doppio rispetto a quello attuale percepito al Milan, per convincere Niang. L'attaccante francese non ne fa una questione di soldi, ma di principio: vuole decidere in prima persona dove andare, vede la soluzione russa come una imposizione. La sua idea, a giugno, era quella di rimanere a Milano dopo i tanti prestiti degli ultimi anni. Montella e la società gli hanno ribadito che non rientra nei programmi, i tifosi lo hanno scaricato da tempo ma M'Baye rimane fermo sulle proprie posizioni. Una situazione delicata che potrebbe creare più di un problema allo spogliatoio: alcune voci raccontano che anche qualche compagno gli avrebbe consigliato di accettare la corte dello Spartak, un club che comunque giocherà la prossima Champions League e dove ritroverebbe anche vecchi compagni come Mario Pasalic e Luiz Adriano. 

    DA RAIOLA A MIHAJLOVIC- Un ruolo importante nella vicenda lo sta avendo Mino Raiola che, da qualche settimana, si è riavvicinato molto al giocatore. Proprio l'agente italo-olandese sta tenendo vivi i contatti con il Torino e non è da escludere che sia stato lui a consigliare Niang nelle ultime scelte piuttosto discutibili. Un'altra vecchia conoscenza rossonera come Sinisa Mihajlovic sta spingendo forte con il giocatore, c'è già stata una telefonata tra i due dove il tecnico ha ribadito la sua stima totale. Perchè Niang è cosi, ha bisogno di essere coccolato, vuole sentirsi importante altrimenti perde il sorriso e si lascia andare anche a comportamenti poco professionali. Da parte sua Cairo non ha intenzione di spingersi oltre i 12 milioni, conscio che il Milan potrebbe essere costretto a fare un passo indietro in questo braccio di ferro con il francese. 

       
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