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  • Non solo Vida: l'Inter guarda a Est

    Non solo Vida: l'Inter guarda a Est

    Mancano ancora due mesi alla fine della stagione, ma all'Inter sta già iniziando a programmare la prossima, dopo le tante delusioni che rischiano di condurre i nerazzurri nuovamente fuori dalle coppe internazionali: Ausilio ha iniziato i colloqui per capire quali possibilità ci siano per tesserare Vida e Dragovic, difenosori della Dinamo Kiev. Intanto la società di Erick Thohir guarda anche al mercato russo.

    QUELLA LATTINA DI BIRRA - L'Inter ha l'occasione di recuperare un'importante disponibilità economica attraverso le cessioni di alcuni giocatori: Ricky Alvarez, in caso di salvezza del Sunderland, frutterà 11 milioni di euro (riscatto obbligatorio); a questi vanno ad aggiungersi i cinque per la cessione di Alvaro Pereira (dall'Estudiantes), mentre tre li verserà il Bologna per Ibrahima Mbaye. Il ds Ausilio ha intenzione di utillizzare questa somma per rinforzare la difesa, che a giugno vivrà una certa quanto necessaria rivoluzione. La Dinamo Kiev ha ben due giocatori che l'Inter segue da tempo: il primo è Domagoj Vida, terzino destro dal fisico possente, in grado di agire anche da centrale difensivo, arrivato in Ucraina nel gennaio del 2013 dalla Dinamo Zagabria. Il tecnico Rebrov non rinuncia mai a Vida, che sul finire della scorsa sessione invernale di mercato è stato già vicino ai nerazzurri: Ausilio ha tutta l'intenzione di fare un nuovo tentativo per questo 26enne (li compirà a fine aprile), noto anche per essere stato multato, ai tempi in cui giocava ancora in patria, per aver aperto una lattina di birra sull'autobus della squadra. Al termine della gara giocata dalla Croazia contro la Norvegia, Vida ha lanciato un chiaro segnale ai nerazzurri, come riportato dalla Gazzetta dello Sport: "Certo che mi piacerebbe mettere la maglia dell'Inter, moltissimo".

    NON SOLO VIDA - Prima con 14 vittorie su 17 partite giocate nel campionato ucraino, la Dinamo Kiev sta vivendo una splendida stagione che la vede anche ai quarti di finale d'Europa League: oltre Vida, un altro elemento di cui mister Rebrov non può fare a meno è Aleksandar Dragovic, anche lui vecchio pallino dell'Inter. E' circa un anno che i nerazzurri fanno la corte al difensore austriaco, due anni più giovane di Vida (è arrivato in Ucraina sei mesi dopo il compagno di squadra, dal Basilea). Dragovic, nonostante abbia appena 24 anni, ha già raggiunto una discreta esperienza internazionale tra nazionale austriaca e Champions League: l'idea dell'Inter è quella di fare un tentativo per cercare di strappare entrambi i gioielli della difesa della Dinamo Kiev. A Spox.com, Dragovic non ha escluso la possibilità di lasciare il proprio club per una nuova avventura: "In questo momento sono concentrato sul mio club e sulla nazionale, ora non penso a un trasferimento. Poi in estate si vedrà".

    OCCASIONI IN RUSSIA - Non solo Ucraina: l'Inter infatti sta sondando anche un altro mercato, quello russo, dove c'è Balazs Dzsudzsak, esterno offensivo della Dinamo Mosca e della nazionale ungherese, che piace molto ad Ausilio. Sul classe '86 però c'è anche la Lazio: questo giocatore rapppresenta infatti un'ottima occasione, visto che il suo contratto scadrà il prossimo dicembre. Arrivato alla Dinamo Mosca dall'Anzhi per circa 20 milioni di euro, Dzsudzsak in precedenza ha giocato ben quattro stagioni nel PSV, realizzando la bellezza di 54 reti: la sua media realizzativa in Russia è leggermente calata, ma rappresenterebbe ugualmente un rinforzo prezioso per l'Inter, che sulle fasce ha mostrato di avere sempre una certa carenza di elementi.

    GUARDA UN PO' CHI SI RIVEDE - Sullo sfondo torna d'attualità il nome di Lassana Diarra, centrocampista centrale che lo scorso dicembre era stato vicinissimo all'Inter: il franco-maliano (si sta allenando con il West Ham) attende con ansia il 12 aprile, quando ci sarà finalmente la riunione decisiva per capire quale sarà il suo futuro. Si tratta del contenzioso che riguarda lo svincolo definitivo di Lassana Diarra dalla Lokomotiv Mosca: il Dispute Resolution Chamber (organo a cui la FIFA deputa la risoluzione delle dispute) darà l'esito definitivo in merito a questa lunga vicenda. L'Inter resta alla finestra.


    Davide Russo de Cerame

     

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