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  • Milanmania, Pellegatti: da 'Maxi Bon' Bonucci a 'Que serà serà' Kessiè. Che mercato, siamo tornati!
Milanmania, Pellegatti: da 'Maxi Bon' Bonucci a 'Que serà serà' Kessiè. Che mercato, siamo tornati!

Milanmania, Pellegatti: da 'Maxi Bon' Bonucci a 'Que serà serà' Kessiè. Che mercato, siamo tornati!

  • Carlo Pellegatti
Carlo Pellegatti, storico giornalista e voce del Milan da oltre 30 anni comincia oggi la sua collaborazione con Calciomercato.com per il quale si occuperà della rubrica Milanmania.

“Clap Clap”. Un applauso alla campagna rafforzamento del Milan, firmata da Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli. Un mix di qualità e quantità, per ripartire, per tornare lassù, nell’empireo platonico dei club più forti al mondo. 230 milioni investiti, 120 milioni il monte ingaggi, 70 milioni incassati dalle cessioni. Queste le cifre, che chiudono ogni discussione sulla serietà sul progetto cinese.

Paradossalmente, uno degli acquisti fondamentali dal forte significato simbolico, è però  un...non acquisto, Gianluigi Donnarumma. Perdere un portiere, che sta per diventare una leggenda del calcio mondiale, avrebbe avuto una valenza totalmente negativa sull’ambizioso progetto dei nuovi dirigenti cinesi e italiani. Lo sapevano bene Fassone e Mirabelli, che hanno lavorato sulla famiglia del ragazzo, sui sentimenti forti che lo legano all’ambiente milanista, ma anche mettendo sulla bilancia, non la spada di Brenno Re degli Unni, ma una somma di denaro record per un giovane di 18 anni.

Riveliamo anche una indiscrezione circa l’eventuale sostituto di Gigio. Quando tutto sembra compromesso, quando l’offerta milionaria del PSG pare vincente, il Milan sceglie già come obiettivo il portiere tedesco  eletto il più forte della Bundesliga, la scorsa stagione, Timo Horn, 24 anni, numero uno del Colonia. Una certezza,una sicurezza. Invece,per fortuna del Milan e del “Guardiano della Luna”, tutto si risolve. Al suo ritorno a San Siro, l’applauso di perdono da parte dei  tifosi, contrariati dall’atteggiamento di Donnarumma, chiude definitivamente questa pagina antipatica.

Il reparto certamente da rinnovare e da rinforzare è stato presto individuato nel centrocampo. Da un anno, Massimiliano Mirabelli segue il potente Frank "Que Serà, Serà" Kessiè, un giocatore che se giocasse nella Premier League, sarebbe costato oltre 50 milioni di sterline. Il Milan non lo  paga poco, ma il suo acquisto ricorda l’arrivo di Gennaro Gattuso, nel 1999, quanto a importanza presente e futura per il reparto. Gli operatori del mercato intuiscono che, come regista della squadra, il club di Via Aldo Rossi punta su Lucas "Phosphoros" Biglia, faro della Nazionale Argentina, trattativa complicata per le esigenze di Claudio Lotito, ma risolta con l’ennesimo blitz vincente, come in occasione del talento turco Calhanoglu. Per rinforzare l’attacco, si parla di giocatori, che fanno sognare i tifosi del Milan.

Milan che preferisce intanto pensare al futuro, investendo la cifra più alta sul potenziale campione portoghese Andrè "L’Etoile" Silva. Dopo l’utile Borini, i dirigenti rossoneri accontentano  Montella, regalandogli un giocatore meno mediatico di Aubameyang o di Diego Costa, ma più funzionale al gioco dell’allenatore rossonero Nikola "Ullalà è una Cuccagna" Kalinic. Con l’esplosione di Patrick Cutrone, i fuochi artificiali a San Siro sono garantiti.

Tanti, però, i gol subiti nelle ultime stagioni. Altra necessità prioritaria alzare una diga. Il primo acquisto cinese è dunque un centrale, quel Mateo "Protezione 22" Musacchio, che dimostra subito la sua classe, la sua forza, la sua grinta. Al direttore dell’area tecnica però piace un Milan propositivo . Quindi vuole due giocatori di fascia che alimentino l’azione offensiva. Obiettivi centrati con l’arrembante Andrea “Saetta Mc Queen" Conti e il micidiale Ricardo "Guglielmo Tell" Rodriguez.

Il 12 luglio ,SportMediaset esce con una notizia da Fantacalcio: “Bonucci al Milan, per Romagnoli e milioni!”. Il Milan smentisce che nella trattativa sia stato inserito Alessio ,ma non la…trattativa. Grazie all’agente Alessandro Lucci, l’affare con la Juventus si chiude presto. E’ l’altro acquisto dalla valenza simbolicamente più significativa dell’estate rossonera, paragonabile all’arrivo di Roberto Donadoni, nel lontano 1986. Era destinato ai bianconeri di Torino, ma Silvio Berlusconi conferma subito le ambizioni del suo Milan. Leonardo "Maxi Bon" Bonucci, leader tecnico e carismatico della Juventus, squadra che domina in Italia, da anni, e si è dimostrata massimamente competitiva in Europa, sceglie dunque il progetto di Li Yong Hong, il presidente cinese. A San Siro, finalmente affollato e bollente, viene accolto dai tifosi rossoneri, con lo stesso entusiasmo, con le stesse ovazioni, riservate a Ronaldinho e Ibrahimovic. Da quel giorno, il telefono di Mirabelli intanto comincia a suonare.

Milan is back!

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