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  • Questo Pallone d'oro ha stancato: perchè non darlo a Gabigol?

    Questo Pallone d'oro ha stancato: perchè non darlo a Gabigol?

    • Fernando Pernambuco
    Ma il “Pallone d’oro” non lo potevano dare a Gabigol? Così, tanto per sfatare quello che, ormai, è un mito : la prevedibilità di questo premio. Ci hanno provato a cambiare gli addendi, a cambiare nome (Fifa World Player of the Year), a trovare nuovi soci (la FIFA appunto che si aggiunge ai fondatori di France Football), ma il risultato non cambia. 

    Negli ultimi 9 anni hanno vinto in due: Messi per 5 volte e Cristiano Ronaldo per 4, in un ping pong così monotono che perfino gli allibratori hanno dato forfait. Si scommette per il secondo o per il terzo, forse. O non si scommette affatto. L’equazione è semplice: vince chi vince i trofei più prestigiosi. La Liga di Messi e del Barcellona non basta. Va da sé che contano di più Champions, Supercoppa Europea ed Europei. Da zoppo, Cristiano Ronaldo ha vinto la finale europea con la Francia, ora è favorito per  conquistare col Real, il Mondiale per club (giovedì semifinale contro i messicani del Club America, domenica la finale); è il miglior cannoniere di tutti i tempi in Champions  con 96 goal (Messi 92), ha superato il traguardo dei dei 350 con il Real e da 6 anni va oltre le 50 reti stagionali. Diciamo che lo aiuta anche la sua squadra imbattuta da 35 gare, ma se il Barcellona avesse vinto la Champions, a chi sarebbe andato il “Pallone d’oro”? A quello che risponde dall’altra parte del tavolo da ping - pong: Messi.

    Se si pensa che né Maradona, né Pelè vinsero mai il Premio (furono ripagati in seguito con assegnazioni ad honorem), perché fino al 1995 poteva essere assegnato solo ad un giocatore europeo (l’argentino Di Stefano lo vinse in quanto naturalizzato spagnolo), che dal 2010 al 2015 si cambiò formula con la fusione France Football-FIFA e l’inserimento tra i giudici di allenatori e capitani delle Nazionali, che quest’anno si è ritornati ai soli giornalisti in giuria, si capisce quanta ruggine stia corrodendo la manifestazione. Era meglio quando vincevano Simonsen, con Keegan secondo o Sammer, che bruciava di due voti l'altro Ronaldo? La sentenza non è ardua. Non basta il pepe, in verità svanito, profuso da Lewandowski con qualche tweet irridente perché si ritiene offeso di essere arrivato sedicesimo, dietro Ibrahimovic, Vidal, Aubameyang, a rinsanguare un rito che appare sempre più stanco.

    La notizia è che si sono ricordati di Buffon, inserendolo al decimo posto a pari merito con Pepe. Ma è sufficiente a rivitalizzare un premio troppo spesso  ricordato per chi non ha premiato? Per esempio, proprio Buffon. Un po’ come il Nobel, che è passato alla storia per non aver premiato Borges, bensì Camilo José Cela. Tutto sommato, preferiamo il “Cucchiaio di Legno”.

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