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  • Rabiot ora è una star: rimpianto Milan, la mamma tradì l'accordo con la Juve
Rabiot ora è una star: rimpianto Milan, la mamma tradì l'accordo con la Juve

Rabiot ora è una star: rimpianto Milan, la mamma tradì l'accordo con la Juve

  • Fabrizio Romano
Rabiot, Verratti, Matuidi. Questi tre nomi in fila suonano come una poesia per le strade di Parigi, mai come oggi: la monumentale notte di Champions League vissuta dal PSG che ha annientato il Barcellona è dovuta anche a loro. Non solo ai gol dei vari Di Maria e Cavani, la sublime prestazione di un centrocampo fantastico e così ben assortito è diventata la chiave per Unai Emery. Che adesso si coccola Verratti, lo sappiamo bene; ma anche quell'Adrien Rabiot a lungo sparito dai radar prima di tornare protagonista nel suo Paris Saint-Germain, il club che l'ha adottato e lanciato... ma anche rischiato di perderlo. Destinazione Italia.

RIMPIANTO MILAN E ROMA - Proprio così. Adesso Rabiot è diventato grande, compirà 22 anni ad aprile e prende in mano il centrocampo contro Iniesta e Busquets; quasi tre anni fa, agosto 2014, la grande bagarre per portarlo in Italia. Il contratto a scadenza un anno dopo, nel 2015, come assist per il blitz di Adriano Galliani a Parigi. Il Milan lo ha trattato in ogni modo avvicinandosi tantissimo al grande colpo, furono le resistenze del presidente del PSG, Al Khelaifi, a bloccare un'operazione avviata: chiese 25 milioni di euro per un giovane a scadenza un solo anno dopo. A pensarci oggi, un peccato: sarebbe stato l'uomo giusto al posto giusto. Come per la Roma di Walter Sabatini, un anno dopo. Incontro con la mamma Véronique, accordo totale ma... la signora Rabiot chiede poi di avere un confronto con Rudi Garcia. "Le urlai contro e me ne andai: mai far parlare la mamma di un giocatore con l'allenatore", narra Sabatini.

JUVE A UN PASSO - L'Italia e Rabiot si sono sfiorati sempre, per davvero. Non solo la missione di Galliani e l'incontro bizzarro di Sabatini, la mamma Véronique ha fatto saltare anche l'affare praticamente concluso con la Juventus. Riavvolgiamo il nastro, estate 2014, dopo il tentativo del Milan si inserisce la Juve. "Un grande club, è una bella possibilità; il PSG invece ci ha deluso", dichiara la signora. Che sta vicino ad Adrien e lo assiste da sempre perché il papà è gravemente malato da anni. La Juve vuole prendere Rabiot subito, il PSG fa muro: non ha sopportato lo scippo Kingsley Coman, da qui un muro altissimo nei confronti dei dirigenti bianconeri. Pronti a quel punto addirittura ad aspettare Rabiot fino al giugno successivo, così da prenderlo a parametro zero, c'è l'accordo verbale. Sarebbe stato un (altro) capolavoro, non fosse che il PSG convince il ragazzo e la sua famiglia a rinnovare nell'ottobre successivo fino al 2019 con un'offerta di ingaggio mostruosa. E la Juve vede sfumare un colpo vicinissimo. Come il Milan, come la Roma, come la Serie A che Rabiot lo ha solo visto avvicinarsi, mai arrivare per davvero. Ieri un prospetto, oggi un gioiello da notti di Champions.

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