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  • Che spettacolo il 'mega stadio' di Vasco, nemmeno la TV riesce a rovinarlo

    Che spettacolo il 'mega stadio' di Vasco, nemmeno la TV riesce a rovinarlo

    • Marco Bernardini
    Avrebbe dovuto essere “L’Evento degli Eventi” e “Lo spettacolo più bello dopo il big bang”. In effetti è stato così. Ma soltanto, si fa per dire, a beneficio dei duecentotrentamila che si erano dati appuntamento al “Modena Park”. Un numero impressionante mai fatto registrare prima per un concerto rock. Roba da riempire cinque stadi. La nostra Woodstock, insomma.  Tutti lì, appassionatamente, per un uomo solo. Un uomo vero, pieno di difetti e di qualità come ciascun essere umano ma trasparente e genuino come un cristallo di Boemia. Fragile e luminoso insieme. Con le sue parole che arrivano dirette a cuore della gente. Con la sua musica ispirata dal Padre della musica. Vasco Rossi, il Komandante, nella notte per celebrare il suo quarantesimo compleanno professionale. 

    DELUSIONE - Rai Uno per l’occasione, aveva promesso di fare un regalo prezioso a tutti coloro che amano il Blasco e le sue canzoni. L’attesa era stata frenetica. La delusione cocente. Non per il popolo del Modena Park, ma per tutti quelli che si erano dovuti accontentare di assistere allo spettacolo davanti ai televisori. Mano “armata”del massacro il conduttore Bonolis, quello che sa sempre tutto lui, il quale per lunghi momenti insopportabili si è praticamente sostituito all’unico e vero protagonista della serata inondando di chiacchiere spesso banali e talvolta incompetenti il popolo televisivo. E mentre il concerto, dal vivo, procedeva senza pause sugli schermi di casa nostra comparivano la Gabanelli e Materazzi a dire quanto fosse meraviglioso Vasco. Roba da perdere la pazienza e da incazzarsi di brutto.  E’ vero che l’abbonato alla TV di Stato non aveva pagato il biglietto, ma che necessità c’era di prenderlo per i fondelli con la promessa di un Evento tutto in diretta. Il massimo dello spreco, poi, è stata la lunga intervista-spezzatino realizzata con il Komandante. Bella, intrigante, autentica ed emozionante ma assolutamente inopportuna per il momento e il luogo.

    LE CRITICHE - Il mondo dei “social” si è ribellato e ha bombardato di critiche anche molto pesanti lo scempio che la Rai aveva fatto di uno spettacolo unico per il suo genere e per la qualità. E, per una volta, non possiamo che dare ragione al popolo della Rete. Aggiungendo una riflessione. Meno male che i diritti televisivi per la prossima stagione calcistica se li è assicurati Sky. In caso contrario ci sarebbe stato il rischio di assistere a partite di campionato e di Champions farcite di siparietti assortiti mentre in campo si sta giocando.

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