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  • Ravanelli a CM: 'Pazzo di Zaza. Italia molto più forte della Svezia, Ventura...'

    Ravanelli a CM: 'Pazzo di Zaza. Italia molto più forte della Svezia, Ventura...'

    • Daniele Longo
    Vent'anni dopo, l'Italia si ritrova a giocarsi il pass per i Mondiali agli spareggi. Nel 1997 l'avversario era la Russia, oggi la Svezia di Forsberg. In campo sia a Mosca che al San Paolo c'era Fabrizio Ravanelli che, a Calciomercato.com, ripercorre quelle emozioni vissute rapportandole alla simile situazione attuale.

    Ravanelli, se le dico 'Napoli, 15 novembre 1997', cosa le viene in mente?
    'Una grande gioia, l'incitamento del San Paolo ma anche il freddo di Mosca dell'andata, una partita giocata sotto la neve, ai limiti della praticabilità'.
     
    Un gol di Casiraghi vi regalò la qualificazione ai danni della Russia, dopo il pari dell'andata: in queste partite da dentro o fuori, cosa si deve fare per vincere?
    'Con i 180 minuti da giocare ci vuole grande serenità e saggezza tattica, con la consapevolezza che non sarà facile. La Svezia è una squadra fisica, tosta, noi dobbiamo far girare bene la palla ed essere cinici sotto porta. L'attenzione in fase di non possesso sarà fondamentale, dobbiamo difendere bene cercando di avere un grande dominio del gioco: solo così potremo fare nostra la partita. Ci vorrà grande concentrazione, ma ho letto le dichiarazioni dei giocatori in questa vigilia  e mi sembrano tutti molto carichi. C'è la consapevolezza che questa è una partita che va al di là dell'aspetto meramente sportivo, questa è la partita. Noi eravamo una grande squadra, una squadra di campioni e andò bene'.
     
    Questo gruppo, invece, è forte come il suo?
    'Ogni era ha una sua caratteristica, lì c'erano grandi campioni, ci fu la prima partita di Buffon in Russia con la Nazionale. Ecco, Gigi è il filo conduttore. Non credo ci possa essere giocatore che meglio di lui possa rispondere a questa domanda. Negli anni '90 l'Italia primeggiava anche a livello di club, c'erano tutti grandissimi giocatori. Adesso stiamo tornando, speriamo che questi ragazzi possano regalarci delle soddisfazioni. Senza dimenticare che in queste situazioni si vince con la forza del collettivo'.
     
    Allora in panchina c'era il compianto Cesare Maldini: ricorda una frase particolare che vi disse prima della gara?
    'Quello che ricordo di Cesare era la sua straordinaria tranquillità, la sua simpatia, il suo sdrammatizzare in certe situazioni. Io credo che questa sia stata la cosa più importante, non ci fece sentire il peso della partita, in questo era veramente un numero uno assoluto'.
     
    Questa Nazionale è realmente favorita rispetto alla Svezia?
    'Sì, siamo nettamente favoriti. Senza Ibrahimovic a loro viene a mancare un giocatore fondamentale, unico nel suo genere. Credo gli abbia tolto quella autostima e quelle certezze che ti portano a dare qualcosa in più. La nostra è una rosa molto più forte della loro, inutile girarci attorno. Non dico che siano una formazione modesta, ma è sicuramente una Svezia molto meno forte rispetto al passato'.
     
    Firmerebbe per un pareggio a Stoccolma come successe a voi a Mosca?
    'È un discorso da braccino corto, che non porta a nulla. Devi andare lì con un solo risultato in testa, ovvero la vittoria. Se dovesse arrivare un pari, lo si accetta come risultato utile ma devi andare lì con la mentalità giusta, con la voglia di portare a casa la vittoria'.
     
    Il 3-5-2 può essere l'abito adatto?
    'Assolutamente sì, l'Italia deve giocare con il 3-5-2. Ha le caratteristiche perfette per questo modulo poi, più in là, Ventura potrà tornare a fare esperimenti. Quando avrà più tempo da passare con il suo gruppo, sicuramente proverà il 4-3-3 o il 4-2-4 a lui caro. La difesa a tre adesso è la soluzione migliore: a livello difensivo siamo i più forti del mondo, abbiamo attaccanti veloci che sanno fare gol, un centrocampo solido. Questa Nazionale non può prescindere da quel modulo'.
     
    Ventura, fin qui, è stato uno dei ct più discussi: giusto andare avanti con lui?
    'Questo non lo so, posso dire che il mister sta facendo un buon lavoro. Se vogliamo trovare un pelo nell'uovo, sicuramente la partita con la Spagna. Lì non abbiamo fatto una bella figura, anzi. Quel 4-2-4 in casa loro fu un mezzo suicidio. Ventura è un allenatore esperto, c'è una Federazione e un Presidente che stanno portando avanti questo discorso e sicuramente avranno fatto valutazioni molto attente'. 
     
    Immobile e Belotti come Casiraghi e Ravanelli?
    'Sì, sono due giocatori molto forti fisicamente come lo eravamo noi. Hanno la nostra stessa umiltà e fame, sono questi gli aspetti che mi piacciono di più. Non dimentichiamoci di Zaza, uno che ha una confidenza con il gol incredibile. Ventura fa bene a portare avanti queste scelte, sono tre giocatori che stanno vivendo un grandissimo momento. Belotti viene sì da un infortunio, ma avrà una carica speciale e solo lui sa come gestirsi all'interno di questo doppio confronto'.
     
    Però potrebbero restare fuori El Shaarawy e Insigne...
    'El Shaarawy è in una condizione fisica e mentale straordinaria, credo che possa giocare anche da seconda punta, senza dare punti di riferimento. Da tecnico e tifoso azzurro mi piacerebbe vederlo giostrare dietro la prima punta in un 3-5-1-1, per me può fare benissimo lì, ha tutto. Lui e Insigne sono due giocatori in grado di risolvere una partita da soli, sono esaltati per caratteristiche da esterni e magari con questo modulo potrebbero essere i sacrificati'.
     
    Dopo mesi di attesa e qualche polemica di troppo, Ventura ha chiamato anche Jorginho. Lui e Verratti possono coesistere?
    'Credo di no, Verratti deve avere la leadership del centrocampo. È vero che Blanc nel Psg lo ha impiegava spesso da mezzala con Thiago Motta in regia, ma non è una situazione tattica che mi convince del tutto. Verratti è un campione assoluto, in tutti i modi va fatto giocare e gli va costruita una squadra intorno e non viceversa'.
     
    Ravanelli, lei un un euro su quale giocatore lo punterebbe?
    'Su Zaza, vado pazzo per il suo modo di giocare'.

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