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  • Romamania, 'Eccaaaalla' c'è cascato pure Gandini: 'Scudetto, ci siamo'

    Romamania, 'Eccaaaalla' c'è cascato pure Gandini: 'Scudetto, ci siamo'

    • Paolo Franci
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    Sta a vedere che, alla fine, è l'aria di Boston. Perchè magari il Ponentino, o qualcosa di simile, ce l'hanno pure gli americani. Brezza atlantica e non mediterranea, quindi più muscolare e potente. Il Ponentino qui a Roma ti accarezza, ti avvolge e in un attimo di magia, tutto sembra più bello, luminoso, magico. E vincente. A Boston, deve fare lo stesso effetto, perchè alla fine c'è cascato pure lui, Mr. Gandini, l'ad della sobrietà e delle poche parole ben piazzate. L'ha detto: «La Roma deve giocare per vincere lo scudetto». "Eccaaaalla'" direbbero tra Testaccio e Trastevere.

    Eccolo là, è caduto pure lui, el sciur Umberto dal conclave di Boston, là dove la Roma si prepara e gioca amichevoli di lusso. Sarà stato, forse, il contagioso ottimismo del presidente. O forse il fatto che lontano dall'Italia, tutto ti sembra più semplice e alla portata. O, appunto, il Bostonino, il vento di Boston. Va a capire.

    Non bastavano i presidenti, dalla meteora DiBenedetto a Mr. Pallotta, bostonianamente convinti di poter vincere lo scudetto in poco tempo. Non bastava monsieur Garcia, finito flambè per una improvvida dichiarazione negli attimi successivi al ko di Torino con la Juve dell'ottobre 2014: "Ho capito che la Roma vincerà lo scudetto". Ancor prima, settembre 2012, c'era cascato pure il monacale Sdengo Zeman: "Scudetto? ci siamo anche noi". E il tenero Zanzi? Chi non ricorda il tenero Zanzi? Sorriso disneyano, passione per le fettuccine e le bellezze di Roma. Lui, saggiamente c'era arrivato dopo essersi scottato con qualche proclama di troppo. Era il 28 ottobre del 2015 e a domanda precisa, rispose: "Scudetto? Non pronuncerò quella parola, ho imparato la scaramanzia...". Il povero Italone Zanzi aveva tutto il diritto di non conoscere il respiro scaramantico del nostro Paese. Ma, diamine, dal Sciur Umberto non ce l'aspettavamo proprio. E pensa te, l'ha imparato anche Walter Sabatini, un ottimista che finge di essere pessimista: nel settembre 2014 tuonava urbi et orbi: "Lotteremo per lo scudetto". Ora che parla da interista e s'è liberato del Ponentino, quasi che fosse stato un esorcismo, dice: "Lo scudetto lo vince il Napoli".

    Nel frattempo, l'incantesimo della Roma americana non s'è spezzato. Sei anni, zeru tituli, direbbe quel signore del Triplete nerazzurro. Sarebbe ora di alzare almeno una coppa no? Una speranza da sussurrare, sotto voce, senza che il Ponentino e il Bostonino se ne accorgano, sempre tenendo presente la lezione di Mr. Zanzi, perchè lo scudetto si vince, non si pronuncia. A Roma soprattutto.
     


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