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  • Sassuolomania: su Iachini Squinzi sbaglia

    Sassuolomania: su Iachini Squinzi sbaglia

    • Luca Bedogni
    Con la sconfitta (immeritata) di ieri contro la Roma per 0-1, il Sassuolo chiude il suo quinto campionato in Serie A a 43 punti, undicesimo. E' il secondo miglior piazzamento della storia neroverde. La scorsa stagione infatti la squadra di Di Francesco finì al dodicesimo posto, dopo aver raccolto 46 punti (49 sul campo), più o meno come nel 2015 (sempre dodicesimo, 49 punti). Restano da citare le stagioni estreme, la prima (13/14) e la terza (15/16), quando cioè i neroverdi si salvarono a fatica (diciassettesimi) a 34 punti e quando invece raggiunsero incredibilmente il sesto posto, toccando i 61.

    Il patron Giorgio Squinzi ha da poco rilasciato un'intervista per la Gazzetta dello Sport, nella quale dichiara che "Iachini è bravo, ma lontano dall'idea di calcio di Eusebio. Il suo gioco non sembra adatto alle caratteristiche di Politano e Berardi". Colpisce la povertà della analisi, tra l'altro incredibilmente fuori bersaglio.

    Questo modo di ragionare non va, il Sassuolo ha bisogno di uno scarto, di un cambio di retorica, in quanto il fantasma del Di Fra non può essere evocato tutte le volte, a pena di imbattersi poi nuovamente in figure come Bucchi, scelte perché giovani e 'simili' al modello. Inoltre che senso ha parlare del futuro di Iachini a partire dall'adattabilità del suo gioco rispetto a Politano e Berardi, che probabilmente partiranno entrambi? E infine, è davvero così? A me sembra invece che Iachini li abbia rigenerati: l'uno non ha mai fatto così bene (Politano), l'altro, dopo due anni mediocri ne ha fatto un terzo, all'interno del quale però s'è vista una crescita nel finale, con spunti di emancipazione nei confronti del maestro. La nostalgia non è buona consigliera.

    Non sto dicendo che Iachini debba essere confermato a priori, sostengo semplicemente che i motivi non possono essere questi, così fuori tema. Perché non si dice ad esempio che è da due anni (compreso quindi l'ultimo del Di Fra) che il Sassuolo col 4-3-3 prende troppi gol? Perché non si dice che con la partenza di Vrsaljko, Sansone e Defrel i neroverdi non avevano più la qualità, l'intensità  e la maturità per sostenere quel modulo? Perché non si dice che l'intesa tra esterni e centravanti con la partenza del francese non s'è più vista?

    Il passaggio al 3-5-2 è stato necessario e lo resterà fintanto che il Sassuolo non comprerà un esterno sinistro e una prima punta come si deve (Babacar è la grande delusione). A questo va aggiunto che il Sassuolo degli ultimi tempi interpreta il 3-5-2 nel migliore dei modi, con tantissime frecce in faretra. E' diventato pericolosissimo per chiunque. Dopo la Lazio è stato forse il miglior interprete di questo modulo negli ultimi due, tre mesi. Le imprese poi non sono mancate, però c'è un dato che deve far riflettere comunque e che apparentemente contraddice il discorso che stiamo portando avanti qui sopra: il Sassuolo è il peggior attacco del campionato e non ha mai segnato così poco in Serie A (compreso il primo anno). E se i 29 gol fatti sono il risultato di una stagione piena di difficoltà di vario genere, non tutte ascrivibili al periodo Iachini, bisogna riflettere comunque (sono circa trenta in meno rispetto all'anno scorso, venti in meno del 2016 e 2015, e cinque in meno del 2014). Allora la domanda è: per uscire da questa sterilità servono principalmente nuovi colpi di mercato, mirati e di nuovo ben fatti, o un nuovo allenatore? Vi prego, però, basta citare a caso il 4-3-3 come fosse la panacea di tutti i mali. Non lo è stato, potete già verificarlo.   

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