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  • Serie A, guarda in Sud America: da Farinez a Cuesta, i consigli per l'estate
Serie A, guarda in Sud America: da Farinez a Cuesta, i consigli per l'estate

Serie A, guarda in Sud America: da Farinez a Cuesta, i consigli per l'estate

  • Stefano Benzi
Le qualificazioni sudamericane stanno entrando nel vivo, proprio come il nostro calciomercato e con un minimo di occhio lungo e di attenzione si possono notare storie curiose e talenti sempre più concreti. Spesso ci si azzecca: a volte no. Un caso su tutti, quello di Lucas Pratto: arrivò al Genoa dove era stato presentato – magari un po’ troppo entusiasticamente - come il nuovo Batistuta. Due gol in Coppa Italia, uno in campionato e dopo una stagione da riserva delle riserve Pratto è tornato in Argentina con un saldo attivo per il Genoa di un milioncino di euro. Ora gioca al Sao Paolo e il suo valore in tre anni è quasi triplicato. Ma di attaccanti parlerò un’altra volta: oggi voglio parlarvi di difensori e portieri.

Di Wuilker Farinez per esempio, 19 anni: qualcuno lo avrà visto nella nazionale venezuelana sorprendentemente seconda ai mondiali Under 20. Se è per questo Farinez, 19 anni, ha già esordito in nazionale maggiore ed è un vero fuoriclasse: si fece notare parando un rigore a Sanchez nelle qualificazioni mondiali e a 18 anni ha mantenuto la porta vinotinta inviolata più di qualsiasi esperto predecessore, per oltre tre mesi. La difesa del Venezuela non è esattamente impenetrabile. Cartellino del Caracas, la Playersagency, agenzia del giocatore di dimensioni molto piccole, si ritrova per le mani un diamante difficile da maneggiare: sicuramente si affiderà a qualche socio europeo. Il suo cartellino sei mesi fa costava 750mila euro: ora con la fame di portieri in circolazione potrebbe arrivare a dieci volte tanto. Per uno che ha cominciato a giocare in porta a 15 anni (era attaccante ma il portiere titolare si era fatto male…) non è un brutto passaporto. 

Nel Palmeiras ho avuto modo di apprezzare la crescita di Yerry Mina, difensore fisicatissimo di 22 anni di nazionalità colombiana. Nel Brasileirao è cresciuto tantissimo: 1.95 per 85 chili. Lo scorso anno la stampa lo ha votato miglior difensore del campionato, gioca sempre d’anticipo, bravissimo di testa ma anche molto lucido sui recuperi palla a terra. Il Palmeiras ha versato il diritto di riscatto all’Independiente Santa Fe a maggio, costo complessivo dell’operazione 3.8 milioni di euro. Ora ne chiede 8.

Carlos Cuesta è la classica occasione da prendere al volo: ha 18 anni e la testa di un bullo di 30. È coraggioso, ai limiti della sfrontatezza, ha un carattere battagliero, spesso spigoloso. Andrebbe un po’ plasmato sotto l’aspetto comportamentale, ma sono onesto; quando vedi un ragazzino di 18 anni andare petto a petto senza abbassare lo sguardo con centrocampisti di 10-15 anni più grandi di lui, si rimane ammirati. È un ragazzo che ha fame, si allena come una bestia e non si tira mai indietro. Il cartellino è dell’Atletico Nacional di Medellin dove Carlos è cresciuto.

Chiudo con due segnalazioni del mio amato Flamengo: i miei amici mi dicono che Gabriel sia un portiere straordinario. Io l’ho visto solo due volte, ma mi ha impressionato. Alto, sicuro nelle uscite, molto bravo con i piedi… pure troppo perché spessissimo va a giocare da difensore aggiunto sganciandosi troppo dalla porta. Non ha ancora esordito in prima squadra perché è chiuso da Muralha, Paulo Victor e da Cesar: ma nella giovanile sta facendo benissimo. Proprio come Leo Duarte che si vede sempre più spesso in allenamento con la prima squadra. Centrale nella difesa a quattro ha il grande vantaggio di giocare con confidenza sia sul lato destro che su quello sinistro. Ha venti anni ed è uno dei tanti talenti che il Flamengo ha catalizzato in casa propria: talenti che però, molto spesso, si perdono e finiscono in Cina, Giappone o Corea. Duarte al momento si compra al prezzo di un monolocale in centro a Milano. Senza box… 

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