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  • Sono e resto stupido ma tengo Wenger!
Sono e resto stupido ma tengo Wenger!

Sono e resto stupido ma tengo Wenger!

  • Stefano Benzi
Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai idea: è un aforisma certamente più noto di chi lo scrisse. James Russell Lowell, uno scrittore americano del 1800 che lavorò a molti libri di critica letteraria. Ammetto di non averne letto nemmeno uno. 

Verifico, per sicurezza e a quanto pare… no, non sono ancora morto. Dunque devo essere per forza uno stupido. 

Perché io su Arsene Wenger non cambio e non cambierò mai idea. È il miglior allenatore possibile per una squadra la cui proprietà non ha mai fatto nulla per portare il club al livello delle vincenti e che comunque ha sempre fatto il massimo: ottenendo spesso più di quanto si potesse sperare. 

Non ho mai fatto mistero di essere tifoso dell’Arsenal praticamente da sempre, da quando blatero un po’ di inglese e dopo la mia prima volta ad Highbury, senza che “Febbre a 90” fosse ancora stato scritto, ho capito che questa sarebbe stata la mia squadra. Amo i perdenti anche se ogni tanto mi piacerebbe vincere: in Scozia tifo Hearts of Midlothian, in Olanda De Graafschap e per farmi definitivamente del male in Francia ho scelto il St.Etienne. Dunque sì, devo essere stupido. In questo momento la tifoseria è divisa in due: c’è chi Wenger lo vorrebbe sulla forca e chi spinge perché rinnovi per altre due stagioni. È un dibattito civile ma senza esclusione di colpi tra banner, cori e striscioni appesi a droni e aerei in volo sull’Emirates Stadium. Lui non dice nulla: “Sono qui per finire il mio lavoro, poi la società deciderà”. 

Quella stessa società che spesso gli ha venduto tutto quello che poteva dicendogli di arrangiarsi con il settore giovanile; quella stessa dirigenza che dopo aver costruito lo stadio nuovo ha rischiato il fallimento e si è salvata con i giocatori che Wenger ha raccattato tra i rimasugli del mercato e venduto a peso d’oro. Quella stessa società che oggi probabilmente pensa la stessa cosa che penso io. L’ultimo interpellato è stato Marc Overmars, uno dei miei idoli, un giocatore che Wenger ha reso grandissimo in un ruolo straordinario. Marc è il direttore sportivo dell’Ajax e gli hanno chiesto che ne pensa di allenare, eventualmente, l’Arsenal: “Io al posto di Wenger? Non scherziamo, ho una dignità e so quanto devo a quell’uomo. Wenger in quel club è come Ferguson al Manchester: insostituibile. A meno che non si decida di cambiare completamente tutto….”

Meno male. A quanto pare non sono l’unico stupido in giro. 

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