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Tavecchio non molla: Malagò vede Renzi

Tavecchio non molla: Malagò vede Renzi

Dopo la clamorosa gaffe commessa da Carlo Tavecchio, candidato alla presidenza della Figc, anche la Sampdoria decide di intraprendere la strada della Fiorentina che ieri, direttamente dalla voce del presidente esecutivo Mario Cognini ha voluto schierarsi contro la candidatura dell'attuale presidente della Lega Nazionale Dilettanti.

FERRERO SU TAVECCHIO - Il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, dopo un primo comunicato dove spiegava la sua intenzione di mollare la candidatura di Tavecchio alla presidenza della Figc, ha ribadito il concetto, ufficializzando la sua presa di posizione sul sito della società blucerchiata: "Così non si può continuare. La Lega di Serie A non può far finta di nulla: i presidenti devono rivedersi al più presto e rivalutare la posizione, altrimenti rischiamo il commissariamento della FIGC". Un segnale importante che incrementa il lotto di squadre che ora si schierano con Albertini e non più con Tavecchio (Juventus, Roma, Fiorentina e Sampdoria).


ANCHE LUGARESI - Il Cesena segue la Sampdoria. Con una nota emessa sul sito ufficiale del club viene reso noto che: "Il Presidente dell'AC Cesena, Giorgio Lugaresi, in relazione alle dichiarazioni di Carlo Tavecchio, attuale Presidente della Lega Nazionale Dilettanti, riferite a giocatori extracomunitari esprime questo parere: "Ho dovuto leggere almeno quattro volte le dichiarazioni del Presidente Tavecchio per la paura di aver preso un abbaglio e di aver capito "fischi per fiaschi". La mia reazione è stata di profonda amarezza e di grande fastidio. Sono dell'idea che, dopo aver condiviso la sua candidatura perchè abbracciava le modifiche di rinnovamento, elaborate soprattutto dai Presidenti Lotito della Lazio e Agnelli della Juventus sul futuro del calcio italiano, da oggi tutti i Presidenti della Lega di Serie A dovrebbero sentirsi liberi di votare per la presidenza federale in assoluta autonomia, seguendo solo le proprie convinzioni e la propria coscienza".
 
NIENTE SPONSOR - Stando a quanto riportato da Marco Iaria sul proprio profilo Twitter, ci sarebbero due sponsor della Nazionale seriamente intenzionati a non rinnovare il contratto in scadenza se Tavecchio diventasse presidente della Figc. Altro chiaro segnale di come la situazione stia prendendo la piega che tutta l'Italia si aspetta dopo la clamorosa dichiarazione rilasciata da Tavecchio sugli stranieri in Italia.

RICHIESTA UN'INDAGINE - La FIFA ha chiesto alla Figc di aprire un'indagine sulle parole di Tavecchio. Ecco il comunicato integrale pubblicato su Fifa.com: "Alcuni resoconti dei media in merito a presunti commenti razzisti rilasciati da parte di uno dei candidati alla presidenza per la Federazione Italiana Giuoco Calcio hanno allertato la commissione della Fifa e il suo presidente Jeffrey Webb contro il razzismo e la discriminazione. La FIFA ha scritto una lettera alla Figc chiedendole di prendere le misure appropriate per indagare e decidere sulla questione. Nella lettera, la FIFA ha ricordato alla Figc che la lotta contro il razzismo è una priorità assoluta. Nel 2013, il Congresso FIFA ha approvato all'unanimità una risoluzione forte sulla lotta contro il razzismo e la discriminazione, che, tra l'altro, ha ricordato alle associazioni aderenti in merito all'obbligo di impiegare ogni sforzo per eliminare il razzismo e la discriminazione nel calcio. Nella sua corrispondenza, la FIFA ha anche sottolineato che i funzionari della comunità calcistica sono tenuti ad agire come dei modelli nella lotta contro il razzismo".


TAVECCHIO NON MOLLA - Il presidente della Lega Nazionale Dilettanti non ha alcuna intenzione di fare un passo indietro. In una nota, riportata da Repubblica, ha voluto ribadire la sua intenzione a proseguire la propria strada verso la presidenza della Figc: "Ho l'appoggio delle Leghe, vado avanti con la mia candidatura alla presidenza della Federcalcio. E ora lotta a ogni discriminazione nello sport. Ho prestato molta attenzione agli accadimenti di questi giorni e alle posizioni espresse dai media in merito alle parole da me impropriamente usate, senza alcun intendimento offensivo, in occasione dell'assemblea di venerdì scorso. Ne ho tratto molti insegnamenti che ho voluto condividere con i rappresentanti delle componenti che sostengono la mia candidatura a presidente della Figc, ricevendo dagli stessi piena conferma del loro sostegno. Ciò mi conforta e mi induce a ribadire l'impegno per la piena attuazione del mio programma in caso di mia elezione alla presidenza  federale. In questi giorni ho apprezzato la diffusa sensibilità dell'opinione pubblica sui temi della discriminazione razziale e mi auguro che si possa partire proprio da questa sensibilità per dare avvio a un capillare programma di educazione sportiva e a forme di lotta contro ogni discriminazione nello sport finalmente efficaci, come da tempo ho realizzato nell'ambito della Lega Nazionale Dilettanti che presiedo dal 1999". 

ALBERTINI - L'altro candidato alla presidenza della Figc, Demetrio Albertini (sostenuto da Assocalciatori e Assoallenatori) ha commentato: "La frase di Tavecchio si commenta da sola, ci ha messo in difficoltà a livello internazionale. Se vogliamo parlare con i tifosi, dobbiamo cercare di essere meno intolleranti e dare noi per primi il buon esempio. Conosciamo tutti le regole, ci deve essere tolleranza zero verso alcuni tipi di comportamento. Mi sento appoggiato da calciatori e allenatori, ma anche da tanti presidenti e tanti tifosi e dall'entusiasmo della gente". 

RENZI DA MALAGO' - Martedì pomeriggio il premier Matteo Renzi si incontrerà col presidente del Coni, Giovanni Malagò per premiare gli atleti della scherma medagliati agli Europei. Sarà l'occasione per discutere dei candidati alle elezioni presidenziali in Figc, Albertini e Tavecchio. 

GALLIANI - L'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani ha dichiarato: "Tavecchio ha fatto una battuta infelice, ma non è razzista e la nostra posizione non cambia. A livello personale sono sempre in buoni rapporti con Albertini". 

MAROTTA - Ecco invece le parole del direttore generale della Juventus, Giuseppe Marotta: "Quella di Tavecchio è stata una battuta infelice, fuori luogo. La Juve ha prima contribuito al programma, poi non ha trovato convergenza sul candidato, che il nostro presidente ha giudicato inadeguato. Molte società hanno cambiato idea, penso sia uno scenario tutto da definire. E' prematuro cercare delle ipotesi, ma noto che il fronte pro Tavecchio si è spaccato". 

TOMMASI - Il presidente dell'Assocalciatori, Damiano Tommasi ha commentato su Tavecchio: "Non si può giudicare una persona da una frase, ma prendiamo atto di una situazione che è nata e cresciuta negli ultimi giorni e che ci vede a dover riflettere bene sulle decisioni da prendere. Da come gestiremo questa situazione, si determineranno le situazioni che poi potranno accadere durante il campionato come sono accadute in passato. Si stanno mischiando gli argomenti, c'è una tornata elettorale e chi elegge non è chi commenta, chi parla agli organi di informazione, ma i delegati". 

BERETTA - Il presidente della Lega Serie A, Maurizio Beretta ha dichiarato: "Bisogna stare molto attenti alle parole che hanno una grande importanza, ma nella vita degli uomini sono i fatti ad essere più importanti. Tavecchio nella sua vita con i fatti e nel suo programma ha dimostrato tutta il suo impegno verso valori importanti come la solidarietà e l'integrazione". 

ABODI - Il presidente della Lega di serie B, Andrea Abodi è ancora dalla parte di Tavecchio: "Bisogna andare oltre, non si può rimanere prigionieri di una frase inopportuna, irragionevole e impropria, ma che non può dare il giudizio definitivo su una persona. Questi temi vanno trattati con attenzione e senza equivoci per dare un esempio anche ai nostri tifosi, ma questa Norimberga mi sembra eccessiva. Ho idea che ci sia un'operazione mediatica che toccando un tema delicatissimo voglia ad andare oltre, punti al risultato. Noi invece puntiamo a cambiare le cose e ad andare avanti, che non vuol dire far finta di niente, ma avere ben chiaro l'obiettivo di questa elezione federale, ovvero cambiare il calcio e migliorarlo. Non possiamo permetterci di rimanere prigionieri di un giudizio. Le scuse di Tavecchio hanno un valore, non sono di circostanza. L'uomo ha commesso un fallo da cartellino arancione, ma non determina l'espulsione. Quelle scuse hanno una sostanza vista l'esperienza dell'uomo, ma da domani conteranno i fatti". 

PREZIOSI - Il presidente del Genoa, Enrico Preziosi ha spiegato: "Solo Fiorentina e Sampdoria hanno cambiato idea, il Cesena appoggia ancora Tavecchio. Ognuno ha diritto di cambiare opinione, ma penso sia giusto sostenere un candidato fino alla fine. Non è giusto fare i voltagabbana, strumentalizzando una frase comunque grave ma supportata da milioni di scuse. Come serie A abbiamo designato un candidato e quello resta". 


DONNE CON TAVECCHIO - Il presidente della pluriscudettata Torres Sassari, Leonardo Marras, coordinatore nazionale del Dipartimento calcio femminile all'interno della Lega nazionale dilettanti, ha annunciato: "Il calcio femminile sta con Carlo Tavecchio, è l'unico dirigente federale che si è sempre battuto contro il sessismo e l'omofobia. Tavecchio e' stato l'unico che in questi anni ha difeso il calcio femminile e l'ha tutelato da discriminazioni sessiste e razziali, e questo impegno è confermato nel programma presentato per la candidatura alla guida della Figc. Tavecchio ha assicurato l'introduzione di norme che obblighino tutti i club, anche i grandi, a creare le squadre femminili. Tavecchio lo conosco da anni, si puo' dire tutto di lui, ma accusarlo di razzismo e' una sciocchezza immane". 

 

MINALA DIFENDE TAVECCHIO - L'attaccante della Lazio di colore Minala è intervenuto in difesa di Tavecchio: "Francamente non ho alcun motivo di sentirmi offeso dalle parole di Tavecchio, che ritengo usate a chissà quali fini, poiché durante la mia esperienza calcistica se devo qualcosa a qualcuno è proprio a Carlo Tavecchio. Io so cosa significa venire dall’Africa con la speranza di diventare un grande calciatore. So cosa significa essere abbandonato a una stazione da un procuratore senza scrupoli con tante false promesse. Quando per mia fortuna mi trasferirono poi alla Città dei Ragazzi, fu proprio Tavecchio a inserirmi nel circuito calcistico dandomi modo di testare le mie capacità con i dilettanti. In poco tempo, appena 8 mesi, sono approdato in Primavera e poi in Serie A, realizzando il mio più grande sogno. Ora sono in prima squadra, ma comunque anche su di me, come in queste ore su Tavecchio, ho visto abbattersi il circolo mediatico su una questione tanto ridicola quanto imbarazzante, la mia età. Quello sì che è stato un atto discriminatorio nei miei confronti, diffuso e rilanciato da gran parte dei media nazionali e da numerosi pseudo-opinionisti senza alcun pudore, gli stessi che oggi si scandalizzano per una frase palesemente, e a questo punto volutamente, male interpretata. Guardando al mio caso, e al sostegno ricevuto proprio da Tavecchio, al quale ribadisco la mia più profonda gratitudine, mi sembrano dunque inopportune e pretestuose le polemiche sollevate in queste ore”.

ZAMPARINI RESTA CON TAVECCHIO - Maurizio Zamparini, presidente del Palermo, ha commentato le polemiche relative alla dichiarazioni di Tavecchio, candiadato alla presidenza della Figc. Ecco quanto dichiarato ad Adnkronos: "L'attacco a Tavecchio per una frase stupida è demagogia, una strumentalizzazione all'italiana. Lo conosco da trenta'anni e non è razzista: è schifoso come le persone vengano lapidate per nulla". Zamparini ha poi confermato l'appoggio a Tavecchio come presidente Figc, attaccando la Fifa: "La Fifa andrebbe sciolta: bisognerebbe indagare sulla Fifa non su Tavecchio".


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