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  • Torreira: 'Samp aiutami, sogno il Mondiale con mio papà radiocronista'

    Torreira: 'Samp aiutami, sogno il Mondiale con mio papà radiocronista'

    Il regista uruguaiano della Sampdoria, Lucas Torreira ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Confesso che mi aspettavo una chiamata in nazionale. Rrestavo in attesa speranzoso, invece niente. Forse è normale, visto che dall'Uruguay sono venuto via a 17 anni. Mi sembra quasi impossibile essere chiamato ora, senza che sia mai accaduto nelle qualificazioni, ma io continuo ad avere fede. Mio padre lavora come radiocronista e segue la nazionale, lo farà anche al Mondiale. Sarebbe bellissimo se potesse commentare il mio esordio. Ho comprato una macelleria per la mia famiglia. Una cosa speciale. Mio padre dirige tutto, in più vi lavorano mio fratello Claudio Marcelo e mia sorella Stefani. Qualche settimana fa avevo perso il portafogli e me lo hanno recapitato i vigili, ritrovato da una persona. Che vorrei ringraziare personalmente. Lancio un appello: mi farebbe molto piacere incontrarla". 

    "Druda, il mio scopritore, la considera ancora un grande attaccante e mi paragona a Tevez? Era il mio ruolo quando sono arrivato, nella Primavera del Pescara allenata dal fratello del mister Giampaolo. Ma Oddo, spostandomi a centrocampo, mi ha cambiato la vita. A Pescara si racconta che la moglie di Druda, lavandomi la biancheria, scoprì che nascondevo un grosso problema? Avevo sei verruche, ma in quel momento mi allenavo spesso con la prima squadra e non volevo fermarmi, così non lo dicevo a nessuno. Però era difficile persino mettere le scarpe. Un dermatologo sistemò tutto. Baroni mi fece esordire in prima squadra, gli devo molto e spero riesca a riprendersi col Benevento". 

    "Sono il blucerchiato che corre di più e il giocatore della serie A che subisce più falli? Forse perché noi convogliamo il gioco al centro, creando grande intensità. Io tocco molti palloni e sono rapido a spostarlo velocemente. Quest'estate sono partiti grandi giocatori, ma ne sono arrivati altrettanto forti e conosciamo sempre di più le idee del tecnico. La rimonta con l'Atalanta è stata magnifica. Non illudiamoci però: arriva il Crotone e sarà ancora più dura. Noi contro queste squadre soffriamo molto. Gaston Ramirez era il mio idolo da ragazzino. Incredibile, due ragazzi di Fray Bentos alla Sampdoria. In estate mi aveva chiamato per informarsi su Genova, così ho iniziato a sperare. Poi, quando eravamo a Dublino per l'amichevole con il Manchester, mi hanno detto che Gaston sarebbe stato dei nostri. Che felicità, personalmente non l'avevo mai conosciuto, ma sapevo che era formidabile. Sa dettare i tempi, capisce quando è il momento di gettarsi in avanti e quando bisogna tener palla. Per noi è fondamentale". 

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