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  • Udinese, Delneri: 'Italia, dispiacere feroce. Perica in forma, sul Cagliari...'
Udinese, Delneri: 'Italia, dispiacere feroce. Perica in forma, sul Cagliari...'

Udinese, Delneri: 'Italia, dispiacere feroce. Perica in forma, sul Cagliari...'

Gigi Delneri, allenatore dell'Udinese, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida col Cagliari: "È innegabile che la squadra ha avuto una grande energia nell'ultimo periodo, arrabbiandosi anche, perché può servire. La nostra strada non è in discesa e non lo sarà fino a fine anno. Non esiste discesa nel calcio, bisogna avere la consapevolezza di poter fare bene. La squadra ha una positività interna importante che ci fa guardare al futuro bene. Il Cagliari? Penso che Sau, Farias, Joao Pedro e Melchiorri siano ottimi giocatori e non credo che abbiano dunque problemi in avanti. È una squadra strutturata per far bene. Hanno un centrocampo fisico e dinamico e un regista che non invidia niente a nessuno in Italia come Cigarini. Hanno giocatori come Ionita, che conosco bene, che ha grande dinamicità e qualità. Perica? Si è messo in luce, lui come tanti altri giocatori. Vorrei che si facesse un discorso più completo. Non ci basiamo su un singolo ma sulla squadra. Ogni giocatore che appartiene all'Udinese deve far parte della squadra. Siamo una squadra di calcio. Ogni giocatore deve dare il suo apporto alla squadra. È chiaro che sono soddisfatto di lui, sennò non avrebbe giocato contro la Juventus. Il Mondiale come stimolo per fare meglio? Anche io penso che potrei andare ad allenare il Real Madrid se facessi sempre bene. Del futuro non c'è mai certezza, ma ci sono tante alternative anche per far giocare insieme questo tipo di giocatori. Behrami e Halfredsson per esempio possono giocare insieme, con qualità diverse ma con grande esperienza. Abbiamo una spina dorsale molto importante per quanto concerne l'esperienza. Io penso che le squadre di calcio si costruiscano su una linea centrale forte e esperta. Poi tutto il resto ne trae beneficio. La Nazionale? È un dispiacere feroce quello che ci è toccato. Come insegna il calcio però, dalle grandi sconfitte si può solo fare meglio. Dispiace perché dopo 60 anni, siamo rimasti fuori, se questo serve a crescere, andiamo avanti. Io osservo anche l'Olanda, che è rimasta fuori ma che ha fatto la storia. Bisognerà prendere atto e mi dispiace per l'allenatore e per i ragazzi che sono usciti. Mi dispiace perché penso che abbiano dato il massimo".

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