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  • Un allenatore chiede: 'Caro Mazzarri, ma 'ndo vai se l'inglese non ce l'hai?'
Un allenatore chiede: 'Caro Mazzarri, ma 'ndo vai se l'inglese non ce l'hai?'

Un allenatore chiede: 'Caro Mazzarri, ma 'ndo vai se l'inglese non ce l'hai?'

  • Jean-Christophe Cataliotti
Gentile Procuratore,
sono un allenatore dal curriculum calcistico non eccellente e, quindi, forse non potrei permettermi di giudicare i colleghi più importanti e famosi di me. Ma un appunto a Mazzarri lo devo comunque fare: come poteva pensare di comunicare con i suoi calciatori senza sapere l'inglese? Come si possono spiegare i sistemi di gioco? Come si può entrare nella testa dei calciatori e capire le loro esigenze senza poter dialogare anche privatamente? Mica si può sempre ricorrere all'interprete! Sarò controcorrente, ma la moda degli allenatori italiani nei campionati inglesi rischia di naufragare se non si sta al passo coi tempi: la conoscenza dell'inglese è fondamentale per qualunque lavoratore, compresi noi allenatori. E allora, parafrasando il titolo di una canzone, domando direttamente al Mister: "Caro Mazzarri ma 'ndo vai se l'inglese non ce l'hai?". Michele, allenatore di provincia con patentino UEFA B.

Caro Michele,
la tua battuta è simpatica e la accolgo anche come un omaggio alla grande attrice Monica Vitti che cantava "Ma 'ndo vai se la banana non ce l'hai". Ma al di là della battuta, il tuo intervento mi sembra un po' sterile
perché comunque Mazzarri non ha fatto male in terra inglese e il relativo esonero non penso - nonostante quanto riportato dagli stessi tabloid - possa essere realmente ricondotto al suo inglese incerto. Neppure, scusami Michele, posso condividere la frase che "la moda degli allenatori italiani nei campionati inglesi rischia di naufragare". Ranieri? Conte? La "moda" degli allenatori italiani in Inghilterra continuerà per tanti altri anni perché non è una moda, ma un contributo tecnico importante che i nostri allenatori hanno saputo dare e continuano a offrire alla Premier League! 
Concordo, in ogni caso, sul fatto che la conoscenza dell'inglese debba far parte del patrimonio di un allenatore che voglia far carriera all'estero. Ma non facciamo "do all the same brush", visto che ci sono stati anche gli Ancelotti, gli Zola, i Vialli, i Di Matteo e ovviamente i Conte e i Ranieri di oggi che non sono mai stati criticati per il loro inglese, ma solo applauditi per i risultati sportivi raggiunti. 

A questo punto, però, sorge spontanea una domanda da rivolgere ai nostri lettori di calciomercato.com: Mazzarri è stato esonerato per il suo inglese, per il suo calcio, o per entrambe le cose mescolate insieme? 

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