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  • Il Matera del presidente ultrà a caccia della Serie B

    Il Matera del presidente ultrà a caccia della Serie B

    • Luca Bedogni
    Se Cristo si è fermato a Eboli, il 3-4-3 no, è arrivato anche a Matera. Mister Gaetano Auteri, siciliano, ex attaccante di Varese, Genoa e Palermo anni ottanta, lo ha portato con sé l’estate scorsa, da Benevento alla Città dei Sassi, dopo aver dato spettacolo prima e fatto scalpore poi per essersi dimesso al termine della conquista della B con gli Stregoni. In realtà, a Matera, Auteri era già stato l’anno precedente, nella stagione 2014/2015, ma dopo l’eliminazione ai rigori nella semifinale play-off di Lega Pro contro il Como, aveva deciso di cambiare aria, in rotta con la dirigenza. Dunque un ritorno, questo di Auteri, che da una parte sa di rappacificazione col giovanissimo patron dei biancazzurri, Saverio Columella, il presidente-tifoso, amministratore unico della società di smaltimento rifiuti Tradeco srl, operante nell’Alta Murgia barese; dall’altra rappresenta la volontà di portare a compimento un’impresa lasciata lì, proprio sul più bello. Il sogno è appunto quello di eguagliare il mitico Matera del 1979, l’unica formazione biancazzurra in grado di guadagnarsi almeno un anno di B. Il sogno, sarebbe anche di farlo entro il 2019, quando la Città dei Sassi, da “vergogna nazionale” qual era stata definita da De Gasperi nel secondo dopoguerra, proprio per le sue “curiose abitazioni trogloditiche” (cit. Carlo Levi) diverrà capitale europea della cultura

    ARRIVA COLUMELLA - La storia recente del calcio materano, tuttavia, non sembrava certo andare in questa direzione: una società capitolata in Terza Categoria nel 2011 per inadempienze finanziarie, e che nel 2012 non si iscrisse nemmeno al campionato, venne soppiantata dall’appena nata A.S.D. Matera, grazie all’ingresso in scena del presidente Columella. Questi, rilevata l’U.S. Irsinese, ne modificò la denominazione e il numero di matricola: Matera tornava ad avere una squadra in Serie D. Dilettanti sì, ma in odore di professionismo. Decisamente meglio che in Terza. Sfiorata la Lega Pro nel primo anno, nonostante il succedersi di allenatori, i lucani nella stagione 2013-2014 centrano la promozione grazie alla guida tecnica dello Special Wolf Vincenzo Cosco, che poi sarebbe morto di cancro l’anno dopo, cinquantunenne, passato ad allenare la Torres. 

    'SAVERIO I LOVE YOU' - Molto del merito di questa risalita, i tifosi, lo devono comunque agli investimenti costanti del presidente, il quale, dal suo arrivo, non ha fatto certo mancare giocatori di spessore, i migliori in circolazione, si dice. Il patron è un tipo peculiare, molto amato dai tifosi. Gli piace dirsi uno di loro, apparire come uno di loro: su YouTube circolano video di Columella che scende dall’auto per saltare e cantare per strada con gli ultrà, Columella che invade il campo al fischio finale, che si sdraia sul manto erboso, esausto e supino come un giocatore che abbia dato tutto al termine dei 90’. Ma è tutto vero, non c’è niente di montato: Columella, in trasferta, guarda le partite dalla curva, in casa non se ne sta seduto comodo in tribuna, scuote la rete che lo separa dal campo e inveisce talvolta, in preda al furore sacro di chi è totalmente presidente. Ci sono persino delle magliette azzurre con la scritta bianca: “Saverio I love you”.

    QUANTO SEGNA IL MATERA! - Poi c’è il suo pupillo, voluto e rivoluto, l’allenatore che lo diverte e lo fa sperare nella B: Auteri. L’allenatore che, chiudendo il girone di andata a 39 punti, ha già incoronato il Matera campione d’inverno. Attualmente i lucani, dopo le prime due partite del ritorno, si trovano primi a 43 punti, accompagnati dalla Juve Stabia e dal Lecce, e seguiti dal Foggia a 41. Staccate di dieci lunghezze, il Cosenza e la Virtus Francavilla. A sorprendere, però, è il numero di reti messo a segno dagli uomini di Auteri: su 19 gare, 44 gol fatti, sulle 21 attuali, ben 47. E’ la squadra che ha segnato di più nelle tre serie professionistiche italiane. Più del Napoli, della Roma, della Juve, del Verona, dell’Alessandria, del Venezia, del Pordenone, del Padova ecc.. Se a questo aggiungete che il Matera prende anche pochi gol (18 in 21 partite), la conclusione viene da sé: è la favorita, è uno squadrone. A volte si ha persino l’impressione che non c’entri nulla con la categoria, a vederli giocare. 

    NEGRO - L’attaccante Maikol Negro, alto due centimetri in più di Miccoli, ha già segnato 12 gol. Di origini leccesi, classe '88, nella Primavera del Torino (2006/2007) giocava insieme a Schiattarella, la mezzala della Spal. E’ esploso a Nocera, guarda caso negli anni della Nocerina di Auteri, quando ad esempio conquistarono la B nel 2011 (primi nel girone B) e vinsero pure la Supercoppa di Lega di Prima Divisione. Pur avendo spesso giocato da attaccante esterno, oggi l’allenatore che l’ha voluto anche a Latina (2013) e l’avrebbe trattenuto a Benevento  l’anno scorso (2015) preferisce tenerlo più vicino alla porta. In effetti, per la categoria, ha una capacità straordinaria di attaccare gli spazi caldi dell’area di rigore avversaria. Questa dote può essere apprezzata soprattutto quando dalla trequarti, eseguita un’apertura spalle alla porta su uno dei due esterni, Negro si fionda in area per andare ad essere sempre il primo dei colpitori, il più visibile, quello più chiaramente desideroso di portare a segno l’azione. Per i compagni che arrivano sul fondo, i movimenti di Negro sono talmente leggibili che tutto sembra scontato. Oltre ai suoi gol, però, vi segnalo i 5 dell’esterno destro Nicola Strambelli (mancino, gioca a piede invertito). Andate a guardarvi quello che ha siglato contro il Lecce, il gol del 3-0 in trasferta, allo stadio Via del Mare. Si smarca nel suo half-space di competenza, controllo direzionato e sinistro a giro, imparabile, all’incrocio dei pali. Questo, dopo un altro capolavoro, quello del 2-0 di Armellino. Ed era uno scontro diretto, credo. 

    IANNINI E ARMELLINO - Ma il segreto del 3-4-3 di Auteri non sta soltanto nell’intensità offensiva, nelle catene degli esterni o nei tre difensori centrali, sta anche nel girone di andata straordinario che hanno fatto, contemporaneamente, i due interni di centrocampo, il capitano Iannini e Armellino. Finora, in due, hanno segnato la bellezza di 13 gol. Il primo sfruttando la sua altezza (184 cm) e la capacità di inserimento è arrivato a quota 6 in campionato (più 1 in Coppa Italia), il secondo, dotato di un gran calcio dalla distanza, si è fatto notare per una doppietta su punizione contro la Virtus Francavilla (6° giornata), ma anche e soprattutto per aver superato il compagno di reparto più anziano, raggiungendo addirittura quota 7: 7 reti in 21 partite. Vi è bastato? Cosa state aspettando? Andate subito a comprare la t-shirt di Columella.

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