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  • Sottil, Baiocco e Catania: Siracusa vola
Sottil, Baiocco e Catania: Siracusa vola

Sottil, Baiocco e Catania: Siracusa vola

  • Luca Bedogni
Se di quanti visser mai/ letto un libro, Osmin, non hai;/ né mai quelli che vivranno,/ un tuo libro leggeranno”. E' legata alla memoria del poeta siracusano Tommaso Gargallo (1760-1843) la nascita del Siracusa calcio. Negli anni Venti del Novecento, infatti, esistevano quattro squadre in città: il 75° Reggimento Fanteria, l'Esperia, l'Insuperabile e, appunto, il Circolo Sportivo Tommaso Gargallo. Quando alcuni giocatori di queste compagini, in accordo fra loro, cominciarono a pensare alla fusione per aumentare la competitività fuori le mura, l'Esperia sulle prime non ci stette. Così venne organizzato un quadrangolare a scopo dimostrativo, che però si interruppe subito, dopo una sola partita. Cos'era successo? L'Esperia aveva preso 9 gol dalla Tommaso Gargallo, non c'era più bisogno di continuare il torneo, poteva avere luogo la fusione. 

Non solo il nome, anche il simbolo dello stemma, inizialmente, rimandava alla famiglia Gargallo. Non il leone che vedete oggi, arancione, su sfondo azzurro; c'era un gallo. Fu negli anni '40 che avvenne il passaggio del testimone, il cambio di retorica: dalla sveglia alla carica, dal chicchirichì al ruggito. E non portò certo male. Anzi, al termine della stagione '46/'47, quella che ormai si chiamava A.S. Siracusa fu ammessa a tavolino in Serie B, dove restò per sette anni e, nel '51, col quinto posto, raggiunse il suo miglior piazzamento di sempre. Fino al 1995, tranne una capatina in D a cavallo del 1970, la serie C si conferma l'habitat dei leoni. Poi, il primo tracollo: uscita in semifinale play-off, viene radiata dai campionati professionistici. 

La seconda squadra cittadina di allora, l'Unione Sportiva Marcozzi Siracusa, che militava in Promozione, cambiò d'un niente la denominazione ed ereditò la tradizione sportiva della storica società. L'Unione Sportiva Siracusa Marcozzi, nel '96, arriva subito seconda, ma viene ammessa in Eccellenza ugualmente, per completare gli organici. Dopo un altro anno di assestamento nella nuova categoria, torna in D nel '98. In tutto impiegherà 14 anni per rientrare nel calcio professionistico, questo tenetelo a mente. Ma ai festeggiamenti dell'estate del 2009, alla successiva ammissione in Lega Pro Prima Divisione, sempre a completamento degli organici (2010), seguirà un tranquillissimo 9° posto, poi.. una stagione pazzesca e tremenda allo stesso tempo: quella targata 2011/2012. 

E' proprio a questo punto che fa il suo ingresso a Siracusa Andrea Sottil, alla sua prima panchina. L'ex difensore di Torino e Atalanta arriva e spacca tutto, portando l'US Siracusa del Presidente Luigi Salvoldi al primo posto. Finalmente la B? Macché, a causa dei mancati pagamenti degli stipendi dei giocatori (tra i quali Davide Baiocco e il fratello di Matteo, Marco Mancosu), la vincitrice del torneo subisce 5 punti di penalizzazione e cade al terzo posto. I play-off naturalmente non li vince, e alla fine della fiera, il 16 luglio, Salvoldi non versa la fideiussione necessaria per l'iscrizione. L'US Siracusa non c'è più. Servirebbe un'altra Marcozzi... 

Nel frattempo Sottil lascia la Sicilia e vola a Gubbio, per disputare un altro anno di Lega Pro. A Siracusa tuttavia il calcio non sparisce definitivamente, perché grazie all'intervento della tifoseria organizzata, che in poco tempo getta le fondamenta di una nuova società, nasce l' ASD Città di Siracusa, tramite azionariato popolare. La stagione 2012/2013 si conclude di nuovo con un primo posto: campioni sì, ma in Terza Categoria

Fortunatamente però il presidente di una squadra della provincia, che allora come oggi militava in Eccellenza, parlo del Palazzolo (un piccolo comune situato quasi a metà strada fra Gela e Siracusa), rileva la società e decide di trasferirne il titolo nel capoluogo. E' Gaetano Cutrufo, l'attuale presidente del Siracusa calcio. In virtù della rinuncia dell'ASD Città di Siracusa, iscrive la nuova realtà direttamente in Eccellenza. Dopo un terzo posto nella stagione 2013/2014, affida la squadra a Giuseppe Anastasi e ottiene la firma prestigiosa di Peppe Mascara. Sì, proprio Peppe PlayStation, quello del gol pazzesco da centrocampo, col Catania, quando il Catania giocava ancora in Serie A. Grazie alle sue 14 reti, il Siracusa viene promosso in D. 

Qui rispunta Davide Baiocco, il capitano, che giusto l'anno prima giocava nell'Akragas. Con lui in campo, sulla panchina del Siracusa, a settembre ritorna Sottil al posto di un Lorenzo Alacqua partito malino. L'acquisto migliore si rivelerà essere Emanuele Catania, arrivato con Baiocco dall'Akragas: i suoi 21 gol, uniti a quelli di Dezai (11) varranno un'altra promozione. Rispetto al tracollo del '95, stavolta non ci sono voluti 14 anni ma soltanto 4. Il Siracusa di Cutrufo si è ripreso la Lega Pro ed ora è incredibilmente 6° nel Girone C, in piena zona play-off, quando l'obiettivo iniziale era la salvezza. Partita molto male, la squadra di Sottil ha cominciato a carburare in ottobre, vincendo la sua prima tra i professionisti contro il Matera (2-1). Fino a quel giorno, per darvi un'idea, aveva raccolto soltanto 3 punti in 7 partite. Ma è nel girone di ritorno che il Siracusa è uscito fuori; dal 22 dicembre, su 12 gare disputate, ne ha perse solo 2 (contro il Foggia e il Lecce), mentre ha conseguito ben 7 vittorie e 3 pareggi, per un malloppo di 24 punti. In questo, ha fatto meglio di Matera, Juve Stabia e Virtus Francavilla, le tre squadre che la separano dalle prime due in fuga. Il capocannoniere degli azzurri del resto è ancora lui, sempre più lui, il confermatissimo ed espertissimo Emanuele Catania (classe 1981). Salito a quota 11 reti,  questa domenica vorrà certamente segnare il gol dell'ex nel derby contro l'Akragas, allo Stadio Esseneto di Agrigento. In conclusione, ad oggi il Siracusa calcio è la squadra siciliana che ha disputato il campionato più positivo, fra i professionisti. Prendete il Palermo in A, il Trapani in B, il Catania, il Messina e l'Akragas in Lega Pro; chi per un motivo, chi per un altro, impallidiscono difronte all' ascesa degli aretusei. 
 

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