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  • Vicenza e Arezzo a rischio fallimento: alla Serie C serve una rivoluzione

    Vicenza e Arezzo a rischio fallimento: alla Serie C serve una rivoluzione

    • Andrea Robertazzi
    La Serie C torna in campo alla vigilia delle feste natalizie per disputare la 20ª giornata, che corrisponde alla prima del girone di ritorno. Da sottolineare le conferme delle tre capoliste, Livorno, Padova e Lecce, che proseguono nella loro corsa solitaria e raccolgono altri tre punti mantenendo saldamente la vetta nei rispettivi gironi. Non arrivano, però, solo notizie dai campi, perché nelle ultime settimane stanno maturando altre situazioni gravi dal punto di vista economico, che rischiano di concludersi con dei nuovi casi Modena. Come più volte sottolineato, la Serie C è un campionato assolutamente inadatto dal punto di vista economico, che non tutela e non favorisce la gestione finanziaria delle società, costrette a fare i conti con situazioni fuori dalla portata di club che di professionistico hanno, nella realtà dei fatti, soltanto il nome. 

    SULL’ORLO DEL BARATRO - Ad essere sull’orlo del baratro, questa volta, sono Vicenza ed Arezzo, altri due club storici del nostro calcio. E se da un lato esiste ancora la possibilità di salvare la situazione, dall’altro stanno emergendo in modo sempre più evidente, settimana dopo settimana, tutte le gravissime difficoltà economiche delle due società. A Vicenza, infatti, i calciatori non percepiscono gli stipendi da diversi mesi e hanno già minacciato lo sciopero, un’azione che riporta subito alla mente quanto accaduto a Modena appena un paio di mesi fa. La dirigenza sta lavorando senza sosta per cercare di ritrovare l’equilibrio finanziario e salvare una squadra che ha dalla sua una storia importante ad altissimi livelli. Anche l’Arezzo non se la passa bene e, in questo senso, arrivano conferme anche dal mercato, con il caso Moscardelli su tutti: l’ex Bologna, infatti, sta pensando di salutare per sfuggire ad una situazione complicata che rischia di sfociare con il fallimento del club. Altri due casi simili a quello del Modena, altri due casi che danno il polso di quanto serva una rivoluzione al sistema calcio italiano. Un intervento è necessario, e serve subito: il tempo delle parole è finito e la situazione non può più essere ignorata. La politica del pallone, spesso in tutt'altre faccende affaccendata, deve iniziare a guardare un po' di più verso il basso, perché come in tutte le case sono le fondamenta a sostenere il resto e non si possono più ignorare i continui scricchiolii che arrivano dalla Serie C. Parlare di mero cambiamento sarebbe troppo riduttivo: alla fu Lega Pro serve una vera e propria rivoluzione (dal punto di vista organizzativo e normativo soprattutto) che riporti stabilità ad un campionato bellissimo, ma troppo, troppo pericoloso per le squadre.

    GIRONE A - Non solo vicende extra campo, perché nel turno prefestivo arrivano notizie importanti dai rettangoli verdi. Nel Girone A, infatti, si rivede un’Alessandria convincente e finalmente spettacolare: nella sfida contro il Pontedera sono addirittura cinque le reti messe a segno dai piemontesi che stanno vivendo il loro miglior momento da quando è iniziato il campionato. Vince anche il Pisa che porta a casa tre punti fondamentali nella delicatissima sfida contro l’Olbia, che perde così contatto con il treno delle prime. I nerazzurri restano così a -1 dalla Robur Siena che, però, ha una partita da recuperare. 

    PARTITA DI POKER - Botta e risposta a suon di poker, invece, tra Livorno e Robur Siena, che proseguono nella loro sfida a distanza. Gli amaranto, impegnati contro il Gavorrano penultimo, portano a casa la vittoria con un roboante 4-2 e mantengono dieci punti di vantaggio sui bianconeri. Siena che, a sua volta, cala il poker nel derby contro la Lucchese. Una vittoria che permette ai bianconeri di lanciare definitivamente la spugna in un girone che, comunque, è già fortemente indirizzato. Riprendere questo Livorno, che prosegue nella sua marcia forzata, appare estremamente complicato, sia perché gli amaranto restano la squadra più forte, sia perché il distacco è davvero troppo importante per sognare una rimonta.

    Risultati: Alessandria-Pontedera 5-1, Arzachena-Arezzo 2-1, Carrarese-Cuneo 1-1, Gavorrano-Livorno 2-4, Giana Erminio-Pro Piacenza 1-0, Lucchese-Robur Siena 1-4, Piacenza-Monza 0-1, Pisa-Olbia 2-0, Prato-Viterbese 0-2. Riposa: Pistoiese.

    Classifica: Livorno 46 punti; Robur Siena* 36; Pisa 35; Viterbese 34; Giana Erminio 29; Monza e Olbia 27; Pistoiese 26; Carrarese 25; Alessandria, Arezzo (-2), Arzachena e Lucchese 24; Piacenza* 23; Pontedera e Pro Piacenza 21; Cuneo 17; Gavorrano 13; Prato 11. * = 1 partita in meno.

    GIRONE B - Il Pordenone, dopo l’impresa di Coppa Italia, si trova a dover fare i conti con un momento poco brillante; la mini crisi dei friulani prosegue anche nella sfida contro il Santarcangelo, persa per 1-0 davanti ai propri tifosi. Momento non brillante anche per il Vicenza, che oltre alle vicende extra-campo deve fare i conti con risultati deludenti e una situazione di classifica sempre più complicata. Da sottolineare, invece, il buonissimo campionato della Farlapisalò che, con la vittoria per 3-2 sulla Reggiana, raggiunge la Sambenedettese, che scontava un turno di riposo, al terzo posto in classifica. 

    SFIDA DI VERTICE - Il big di match di giornata, però, era sicuramente quello tra Padova e Renate, rispettivamente prima e seconda della classe. La capolista dà un scossone forte al campionato, andando a prendersi una vittoria cruciale, che permette di allungare a +7 sul Renate. Resta il dato del campionato eccezionale che ha visto protagonisti, fin qui, gli uomini di Cevoli, autori di una stagione incredibile che li vede saldamente nelle prime posizioni del campionato. Troppo alto, però, l’ostacolo rappresentato dal Padova che inizia già ad intravedere la possibilità di giocarsi un campionato da protagonista in Serie B il prossimo anno

    Risultati: Albinoleffe-Sudtirol 1-1, Bassano-Fano 1-0, Feralpisalò-Reggiana 3-2, Fermana-Ravenna 0-0, Gubbio-Vicenza 1-1, Padova-Renate 2-1, Pordenone-Santarcangelo 0-1, Teramo-Mestre 2-0. Riposavano: Sambenedettese e Triestina.

    Classifica: Padova 37 punti; Renate 30; Feralpisalò e Sambenedettese 29; Albinoleffe e Reggiana 26; Pordenone, Südtirol e Triestina 25; Fermana 23; Bassano e Gubbio 22; Mestre, Ravenna, Teramo e Vicenza 21; Santarcangelo (-1) 16; Fano 13. Modena escluso dal campionato

    GIRONE C - Il Lecce lancia un messaggio forte al campionato rifilando un sonoro 4-0 alla Virtus Francavilla e conservando il primato solitario; gli uomini di Liverani, però, devono sempre fare i conti con il Catania che resta a contatto. Sono ancora tre i punti di distacco tra le due, visto che Lodi e compagni hanno avuto ragione del Racing Fondi in trasferta. Si allontana, invece, il Trapani che incappa in un altro pareggio, questa volta contro il Siracusa, e scivola a otto punti dal Lecce capolista. Momento negativo per il Trapani che dopo una rimonta importante sta pagando dazio in queste ultime settimane che, di fatto, hanno sancito la sfida a due, tra Catania e Lecce, per la promozione diretta.

    Risultati: Akragas-Matera 1-1, Bisceglie-Paganese 3-1, Casertana-Catanzaro 2-1, Cosenza-Monopoli 2-0, Juve Stabia-Fidelis Andria 3-0, Lecce-Virtus Francavilla 4-0, Racing Fondi-Catania 1-3, Reggina-Rende 0-3, Siracusa-Trapani 2-2. Riposa: Sicula Leonzio.

    Classifica: Lecce 44 punti; Catania 41; Trapani 36; Siracusa 32; Juve Stabia, Matera(-2), Rende e Virtus Francavilla 28; Bisceglie e Cosenza 26; Catanzaro (-1) 24; Monopoli 23; Racing Fondi 21; Sicula Leonzio 19; Casertana e Reggina 18; Paganese 16; Fidelis Andria (-1) 15; Akragas (-3) 10.

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