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  • Violamania: mercato, ecco cosa serve. I ‘bidoni’, Berardi-Barella e Meret…
Violamania: mercato, ecco cosa serve. I ‘bidoni’, Berardi-Barella e Meret…

Violamania: mercato, ecco cosa serve. I ‘bidoni’, Berardi-Barella e Meret…

  • Giacomo Brunetti
La confusione economica del Milan e le sanzioni della UEFA hanno allungato ancora di più una travagliata stagione. Il mercato, con i suoi nomi, è giù divampato. Certo, un eventuale ripescaggio europeo cambierebbe le strategie, magari con uno o due giocatori in più da tesserare, ma le necessità di questa squadra sono già delineate, chiare.

Punto primo: liberarsi delle zavorre. Elementi come Gaspar, Olivera, Cristoforo, Dias e Falcinelli – per citare i più inutili alla causa viola, e non c’è comunicato in difesa che tenga – dovranno essere venduti. Cristoforo si è autoeliminato: “Il prossimo anno non giocherò nella Fiorentina”. Bene, meglio così. Ad escludersi potrebbe essere anche l’amico Olivera, tornato in patria per le vacanze, dove finalmente potrà gustarsi il suo Penarol, osservato per una stagione intera durante intense nottate televisive e adesso una visione concreta. Speriamo che, in tribuna, incroci il direttore sportivo. Un bel ritorno dal cuore d’oro, a Firenze, non lo disdegnerebbero. Gaspar piace in Grecia, all’Olympiakos: uno scambio con Vukovic, da utilizzare come quarto centrale in rosa, farebbe comodo a tutti. La certezza è una sola, quella di non rivedere mai più i soldi spesi per acquistare questi tre calciatori. Discorso diverso per Dias e Falcinelli: hanno ancora un’altra stagione di prestito, meglio tagliare l’agonia anzitempo.

Punto secondo: Pezzella, di fatto, è stato riscattato. E uno ce lo abbiamo. Biraghi e Laurini non partiranno, a meno di clamorose offerte, ma i tentativi dell’agente di puntare a un aumento – tramite dichiarazioni - sono andati a vuoto. Sportiello è in bilico, ma ci arriviamo dopo. E poi Badelj: beh, sono sempre stato scettico, ma un po’ ci avevo sperato. Difficile che rinnovi, ormai.

Punto terzo: iniziamo a parlare di entrate. Un esterno, un benedetto interprete per completare il reparto offensivo. Guardiamoci negli occhi: Saponara, Thereau, Eysseric, nessuno è in grado di ergersi a degno compagno di Chiesa e Simeone nel trittico offensivo. Dunque, spazio al mercato. Berardi, guardiamoci negli occhi, è un sogno praticamente impossibile: costa tanto, troppo per le nostre casse, e su di lui ci sono squadre che giocano in Europa. Lui, come Barella, è un nome che è finito nel mucchio e lì rimarrà. Serve una certezza in quella posizione. Anche per ovviare alle limitazioni realizzative sofferte in campionato. Il maggior numero di tiri fuori dal bersaglio è un dato da non sottovalutare.

Punto quarto: Dabo è una degna riserva, una prima sostituzione affidabile. Cristoforo no, ma partirà. Il nodo della questione è Badelj: dando per scontato che non rinnoverà, andrà individuato un regista di livello. In tal caso, l’esborso non sarà esiguo. Ma d’altronde, la qualità, si paga: speriamo solo di trovarla. Poi una seconda riserva, pronta all’uso: un giovane, un profilo esperto, sicuramente meglio di Cristoforo sarà.

Punto quinto: la porta. Ecco, qui la questione diventa spinosa. O forse è più semplice del previsto. Sportiello si è rivelato al tempo stesso affidabile e inaffidabile. Dal record di imbattibilità agli errori, la stagione è stata costellata di alti e bassi. Alla Fiorentina, dai tempi di Frey, manca un estremo difensore che porti punti all’ultimo fischio finale. Il buon Marco si è fatto benvolere e apprezzare, il suo riscatto costa cinque milioni di euro. La Fiorentina ha chiesto uno sconto, l’Atalanta – nelle figure di Gasperini e dei tifosi – non è certo contenta di riabbracciarlo. Genoa, Roma e Milan sono sulle sue tracce: a quella cifra non crediamo di trovare un portiere migliore. Per le voci su Meret, vale lo stesso discorso di Berardi e Barella. L’Udinese spara alto, il giocatore è ambizioso e, data l’età, o va in una ‘grande’ o rimane in bianconero. E poi il costo, arduo per Firenze.

Punto sesto: puntellare la difesa. Laurini e Biraghi sugli esterni, Hugo, Pezzella e Milenkovic (complimenti per la convocazione in Nazionale, Nikola!) al centro: certezze che meritano riserve degne. Vukovic può essere una, poi due esterni per stare tranquilli.

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