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  • West Ham in crisi, i tifosi chiamano la polizia

    West Ham in crisi, i tifosi chiamano la polizia

    • Luca Zanetti
    Il West Ham sta attraversando un momento buio, nel quale nessun tifoso pensava di ritrovarsi a inizio campionato. L'arrivo del tecnico Moyes, che ha sostituito Bilic, in panchina dal 2015, dopo le deludenti prestazioni, non ha scosso la squadra e l'ennesima sconfitta in Premier League di domenica col Watford sembra essere più che un indizio. Gli Hammers ora sono terzultimi in classifica a quota 9 punti a una lunghezza dalla zona salvezza. Adesso la situazione inizia a farsi complicata e l'ambiente freme. Il calendario in queste prime dodici giornate di campionato ha messo di fronte avversari ostici (Manchester United, Totttenham e Liverpool), ma anche alla portata come le neopromosse Huddersfield, Newcastle e Brighton. Nel prossimo turno incontrerà il Leicester, che ha 13 punti e quindi si può definire uno scontro diretto per non retrocedere. 

    TIFOSI IN RIVOLTA - I sostenitori hanno pensato, dopo l'opaca prestazione del loro club nell'ultima partita, di intasare il servizio emergenza dell'Essex Police Force lamentandosi del cambio gestione avvenuto in panchina, che fino a questo momento non ha portato i risultati tanto attesi. Altri, invece, hanno inveito contro i propri giocatori, rei di scarso impegno e attaccamento alla maglia. Tutto ciò ha costretto il comando a intervenire con il proprio account Twitter, rispondendo a chi si è reso protagonista dell'episodio, invitandoli a non ripetere più un simile gesto: "Chiamarci perché il West Ham perde e non sapete più cosa fare è inaccettabile, è un totale spreco del nostro tempo". 

    ROSA IMPORTANTE - Con gli acquisti fatti in estate i presupposti per una buona annata c'erano tutti (un mercato in entrata costato 45,4 milioni di euro). Sono arrivati diversi nomi importanti: Arnautovic (10 presenze e 0 gol tra campionato e coppa), il Chicharito Hernandez (13 presenze e 4 gol), Joe Hart (12 presenze e ben 25 gol subiti) e Zabaleta (11 apparizioni). Proprio questi acquisti facevano ben sperare, visto le passate esperienze nel campionato inglese, ma al momento non hanno reso come dovevano e come saprebbero fare. Nella rosa si possono notare diversi giocatori che hanno militato in serie A, oltre all'attaccante ex Inter e al portiere ex Toro, sono presenti Pedro Obiang (ex Sampdoria) e Angelo Ogbonna (ex Toro e Juve). Tutti con numerose qualità, ma carenti dal punto di vista della continuità. La società e tutto il team non credevano di ritrovarsi in una simile posizione di classifica, ovvero quella di lottare per non retrocedere, però, il torneo è ancora lungo e la Premier ha sempre regalato tante emozioni e sorprese. 

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