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  • Zidane si gioca il futuro con la Juve: da Neymar a Low, idea rivoluzione Real

    Zidane si gioca il futuro con la Juve: da Neymar a Low, idea rivoluzione Real

    • Giorgio Baratto
    Il grande dubbio sulla partita di stasera tra Juventus e Real Madrid è senza dubbio la formazione con cui l'undici di Zidane scenderà in campo, un dilemma che dovremo aspettare fino a poco prima del match per vedere risolto visto che il tecnico francese nemmeno nella conferenza stampa della vigilia ha voluto svelare i suoi piani. 

    BENZEMA NO, ANZI SÌ - A Madrid, com'è facile immaginare, non esiste tifoso, giornalista o critico sportivo che non abbia un'idea ben precisa di come i blancos dovrebbero affrontare i bianconeri. C'è chi vorrebbe rivedere la stessa formazione di Cardiff, quella capace di rifilare 4 gol alla Juve, in cui Isco partiva titolare; chi vorrebbe Gareth Bale in campo dal principio, sperando nella rinascita del gallese anche in Champions; e via dicendo. L'unico punto fisso su cui la maggior parte dei tifosi è d'accordo è anche l'unica opzione a cui Zidane non sembra disposto a rinunciare: se il popolo madridista ritiene che Karim Benzema non dovrebbe essere titolare a Torino, Zizou non ha nessuna intenzione lasciare in panchina un giocatore che è senza dubbio, criticato o meno, il suo punto fermo in attacco.

    CAUTO OTTIMISMO -  In ogni caso, in questi giorni a Madrid il vero problema non sembra essere il rischio di essere eliminati dalla Juventus, come accadde al Real di Ancelotti tre anni fa, bensì con quale formazione affrontare i campioni d'Italia. Quasi come se passare il turno per il Real fosse solo una formalità. In realtà, qui in Spagna, per quanto riguarda la settimana di coppe europee l'unica vera preoccupazione la suscita il Siviglia di Montella che dovrà vedersela contro il Bayern Monaco. A Barcellona la pratica Roma è stata archiviata prima ancora di scendere in campo, l'Atletico di Simeone affronta uno Sporting che in pochi ritengono all'altezza, mentre la Juve è sì sempre la Juve, è sempre una squadra italiana contro cui è difficile giocare, ma che esista la possibilità di non raggiungere le semifinali? Beh, a Madrid sono in pochi a crederlo, e probabilmente anche perché se così fosse sarebbe un anno catastrofico per Los Merengues.

    RIVOLUZIONE CHAMPIONS - A questo punto della stagione alla squadra di Zidane l'unico obiettivo che rimane è la Champions. La Liga ormai è pressoché impossibile da vincere, la Coppa del Re sarà di Barcellona o Siviglia. Alzare, sarebbe la terza volta consecutiva, il trofeo con le grandi orecchie pare essere l'unico modo per salvare la stagione e, sono in molti a pensarlo, la panchina di Zidane. Il francese recentemente ha detto per la prima volta che gli piacerebbe continuare ad allenare il Real la prossima stagione, ma ha anche sempre riconosciuto che senza risultati è difficile proseguire nel Madrid. Però un altro anno di Zizou, se non si vince la Champions, con ogni probabilità significherebbe un altro anno di un Benzema inamovibile, la probabile partenza di Isco e Bale, l'inevitabile ritardo del sogno di Florentino Perez di portare Neymar a Madrid. Per molti significherebbe un altro anno perso e non è detto che sia lo stesso francese, in caso di sconfitta, a lasciare spontaneamente. D'altra parte, vincendo la tredicesima Champions, sarebbe impossibile chiedere a Zidane di lasciare, e sarebbe contro la logica della gestione di qualsiasi club. Il futuro del Real Madrid, nel bene o nel male, passa per Torino, e la Juventus di Massimiliano Allegri potrebbe essere, ancora una volta, la squadra che lo decide: se elimina i blancos, eliminerà anche Zidane, come ha già fatto con l'avventura spagnola di Carlo Ancelotti, e a quel punto la squadra di Chamartin potrebbe essere rivoluzionata in maniera ancor più profondamente. Da tempo si specula sul fatto che la panchina del Real è stata promessa all'attuale tecnico della Germania Joachim Löw, e una vittoria dei teutonici al Mondiale accelererebbe le cose. Prima però c'è un Juventus-Real Madrid da giocare. Fino all'ultimo resteremo con il dubbio se i blancos scenderanno in campo con o senza Isco, con o senza Bale, ma quel che è certo è che stasera si gioca l'andata di un match che può decidere il futuro del Real.

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