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Atalanta-Milan 2-3ATALANTA
Musso 5: dopo prove da primo della classe, proprio nel confronto con Maignan, l’altro candidato alla palma di migliore portiere del campionato, commette una papera respingendo il tiro di Calabria direttamente sui tacchetti del capitano rossonero.
Djimsiti 5,5: fa cambiare idea a Rebic quando si tratta di guadagnare metri in area piccola, lo anticipa sempre e svetta anche su Leao, peccato che poi si perda Hernandez sul gol.
Demiral 5,5: per un risentimento muscolare al bicipite femorale destro deve rimettersi la maglia e ripetere la prova di Champions, ma sono luci e ombre e la sua presenza è sempre più sfocata col passare dei minuti (Dal 1’ s.t. Koopmeiners 6: propositivo in mediana, attento in difesa, giganteggia su Kessie).
Zappacosta 6: appena parte, Kessie gli sta dietro leggendo le sue mosse in anticipo, duella con Hernandez e spesso ne esce vincitore. Combatte su ogni sfera, ottiene calci di punizione preziosissimi e un rigore che riapre la gara.
de Roon 5,5: il vice capitano olandese è chiamato al riscatto dopo le quattro giornate di squalifica (prese proprio contro il Milan) e qualche ruggine accumulata, ma si fa ammonire e non sovrasta la furia dei rossoneri, che lanciano gli attaccanti dalla mediana. Spostato in difesa nella ripresa, va meglio, salva dal tris di Saelemaekers.
Maehle 5: al 1’ Calabria lo saluta e va in gol, poi le sfere passano poche volte dalle sue parti, al 25’ p.t. è costretto ad alzarsi sulla trequarti dopo l’uscita di Pessina ma non è il suo ruolo e si vede. (Dall’11 s.t. Muriel 5: si fa vedere pochissimo, meno brillante che in Champions, la pausa gli sarà utile per ritrovarsi).
Malinovskyi 5,5: se Tonali non ci avesse messo il tacco, avrebbe esultato. L’ucraino ci prova, ma gli manca la solita cattiveria. Troppo impreciso negli affondi, sbaglia l’appoggio in area. Belle giocate ma è tutto fumo e niente arrosto. (Dall’11’ s.t. Ilicic 5,5: doveva essere la sua serata, a metà estate dall’altra parte del campo, invece è tra i nerazzurri ma non trova il feeling con i colombiani e spreca tante sfere).
All. Gasperini 6: squadra che vince non si cambia, il tridente è quello super rodato ma la sua Dea concede subito troppi spazi, poi al 23’ è costretto a cambiare tutto per il KO di Pessina e inserisce Pezzella spostando alto Maehle e lanciando Koopmeiners nella ripresa, con de Roon arretrato. La scelta è un azzardo ma risveglia la Dea, lancia Pasalic per tentare il tutto per tutto e ci riesce quasi, ma è troppo tardi.
MILAN
Maignan 7: almeno tre interventi decisivi, straordinario quando chiude la saracinesca su un bolide di Zapata.
Tomori 7: altra prestazione sontuosa del difensore inglese che festeggia alla grande la convocazione in Nazionale. Da rivedere la chiusura nel primo tempo su Pessina in area di rigore: un misto di coraggio, tempismo e classe.
Kjær 7: ingaggia con Zapata uno dei duelli più interessanti della serata. Segue il colombiano fino alla sua area di rigore, cercando spesso l’anticipo. Usa anche le maniere forti per reggere l’urto atalantino.
Tonali 8: autentico padrone del centrocampo. Arriva sempre primo sulle seconde palle, gioca corto e lungo con qualità. Si costruisce da solo il gol del raddoppio: recupero palla su Freuler e destro chirurgico per la seconda gioia personale in campionato. Mancini ha preso nota. (dal 35' st Bennacer s.v.).
Kessie 7: risponde con i fatti alle tante critiche che gli erano piovute addosso dopo l’espulsione rimediata in Champions League. È sempre al posto giusto nel momento giusto, recupera una miriade di palloni e sbroglia diverse situazioni pericolose nella propria area di rigore. Tatticamente gioca una partita perfetta.
Díaz 6,5: crescita totale del fantasista spagnolo che questa sera si fa apprezzare anche per il lavoro senza palla. (dal 27’ st Messias 6: un paio di giocate interessanti, entra nell’azione del terzo gol. Poi è sfortunato protagonista su i due gol dell’Atalanta)
Leão 7,5: è il vero valore aggiunto di questa squadra. Sul potenziale erano pronti a scommettere in tanti, ora ci sta mettendo la testa giusta. Realizza un gol di rara bellezza con destro a giro.
Rebić 6,5: lotta su ogni pallone, crea varchi per i compagni e ci mette una discreta qualità nelle giocate. Mezzo voto in meno per il pallone perso che regala il gol della speranza all’Atalanta.