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  • A Sarri serve un miracolo per tenersi la Juve. Anzi, serve la Champions

    A Sarri serve un miracolo per tenersi la Juve. Anzi, serve la Champions

    • Nicola Balice
    Ci risiamo. La Juve perde, perde male, la posizione di Maurizio Sarri torna in discussione se non per il presente sicuramente in chiave futura. Il problema vero, su cui si ragiona in casa Juve, non è però tanto legato a presente o futuro di Sarri, quanto al fatto che ci risiamo. Di nuovo. Senza andare troppo indietro fino al 2019, chiuso con la sconfitta in Supercoppa ma con un bilancio tutto sommato positivo. Ma in questi due mesi di 2020, anzi nell'ultimo mese, la Juve ha perso e perso male a Napoli, Verona e Lione, senza dimenticare il pareggio risicato a San Siro contro il Milan nella semifinale di Coppa Italia: ogni trasferta un passo indietro, ogni sconfitta fa più male e invita a maggiori riflessioni. 

    LA SITUAZIONE - In estrema sintesi, la posizione della società bianconera rimane la stessa espressa anche dal presidente Andrea Agnelli negli scorsi giorni e poi ribadita dai diretti interessati: non si valuta la singola partita ma la stagione, in fondo la Juve è in corsa su tutti i fronti e i conti si fanno alla fine, dipende dai titoli conquistati o non conquistati. Poi però c'è anche altro. Perché una sconfitta (un'altra) come quella di Lione lascia il segno, senza dover necessariamente tirare in ballo dichiarazioni più o meno infelici dello stesso Sarri nel pre o post partita. Perché ora c'è l'Inter, crocevia decisivo sotto tanti punti di vista. Perché poi poco dopo arriveranno i verdetti di Coppa Italia e soprattutto Champions: un tracollo verticale in ogni competizione resta difficile da prevedere e tutti lavorano affinché la Juve torni sulla retta via, ma a questo punto non si può nemmeno escludere e un'eliminazione precoce in Champions potrebbe davvero far saltare il banco. Pardon, la panchina. In tutto questo emerge anche in partita uno scollamento tra la squadra e Sarri che non è più circoscritto a sensazioni esterne, ma inizia a manifestarsi dalle prestazioni e dalle dichiarazioni (ultime quelle di Sarri e di Leonardo Bonucci). Il progetto era e, per ora, resta triennale. Ma anche l'anno scorso Max Allegri venne confermato in mondovisione dopo l'eliminazione con l'Ajax. E se qualcuno scommettesse sulla presenza di Sarri sulla panchina bianconera anche per le prossime stagioni, oggi vincerebbe una fortuna.

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