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  • Aita a CM: 'Da 'Suburra' a Raiola in 'I am Zlatan': i discorsi con Ibra... Ma il lavoro di agente l’ha inventato lui’

    Aita a CM: 'Da 'Suburra' a Raiola in 'I am Zlatan': i discorsi con Ibra... Ma il lavoro di agente l’ha inventato lui’

    • Alessandro Di Gioia e Federico Zanon
    Mino Raiola nel film "I am Zlatan", il lungometraggio sulla vita del fuoriclasse svedese del Mlan Zlatan Ibrahimovic, uscito in Italia venerdì 11 novembre e già in grado di sbancare il botteghino: Calciomercato.com ha avuto il piacere di intervistare l'attore Emmanuele Aita, già protagonista della serie "Suburra", che ci ha svelato alcuni aneddoti pazzeschi sulla realizzazione del film e sul superagente italo-olandese, procuratore di Ibra, che ha avuto l'occasione di interpretare,

    Ecco le sue parole sul nostro canale Twitch: 

    SULL'INTERPRETAZIONE E LO STUDIO - "Ho già perso i chili che ho dovuto prendere per interpretare Mino. Per la preparazione c'è stato una sorta di incnantesimo, due anni prima di sostenere il provino per il suo ruolo venni contattato per registrare un audio libro sulla vita di Raiola, dal titolo "Raiola, per i nemici Mino". Conoscevo quindi già tutto su di lui, dalla pizzeria di suo padre al resto. E' un personaggio meraviglioso da interpretare, l'ho studiato a lungo: mi ha colpito il suo sguardo sfuggente".

    SUL CONFRONTO CON RAIOLA - "Purtroppo non c'è stato, volevo parargli ma non c'è stata occasione. Lui è un personaggio sfuggente, Raiolone. Abbiamo avuto dei feedback da Ibra"

    SULLA PERSONALITA' - "Mino e Zlatan si sono presi, come quando vai a insegnare nelle scuole con i ragazzi difficili: già dal primo incontro, con Ibra in Porsche e giacca di Gucci e Raiola in infradito, si capiva come sarebbe andata a finire ".

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    SULL'IDEA DEL RAIOLA AGENTE - "Ognuno fa ciò che più gli crea vantaggio, lui come agente e io come attore. Mino o lo si ama o lo si odia, si è inventato il mestiere da zero, come nessun altro, sempre con calciatori di grande personalità".

    SU DONNARUMMA - "Situazione complicata, l'agente è come un papà o una mamma. Stiamo imparando a conoscere il "Mino papà". Zlatan ha visto in lui una figura paterna":

    SUl PERCHE' RAIOLA SI VESTE MALE - "Mi ha colpito molto il motivo per cui si veste male. Avevo letto che Raiola non ama gli abiti eleganti-. Quando lavorava nel ristorante del padre, un uomo piuttosto trasandato entrò nel locale e gli chiese una bottiglia di vino rosso pregiato, un Sassicaia. Mino si rivolse al padre stranito, non era convinto di poter servire un vino tanto costoso a un uomo vestito così male. Il padre gli fece subito portare la bottiglia al tavolo e gli disse di non pensare più soltanto all’apparenza. Mino, quel giorno, imparò una grande lezione. Guardate come si veste adesso​

    SULLA SCENA PREFERITA - "Il primo incontro, nel ristorante di sushi di Amsterdam, uno dei più costosi della città. Poi non ho più mangiato pesce crudo per un sacco di tempo. Ho recitato in 4 lingue, l'olandese non sapevo nemmeno cosa fosse".

    SU COSA HA PENSATO QUANDO MI HANNO DETTO DELLA PARTE - "Me lo devo portare a casa perché questo è il destino. Allora iniziato a mangiare e a ingrassare". 

    @AleDigio89 e @FedeZanon15

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