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  • Ajax-Tottenham è un monumento al gioco del calcio. Pochettino la vince con una mossa 'all'italiana'
Ajax-Tottenham è un monumento al gioco del calcio. Pochettino la vince con una mossa 'all'italiana'

Ajax-Tottenham è un monumento al gioco del calcio. Pochettino la vince con una mossa 'all'italiana'

  • Alberto Polverosi
    Alberto Polverosi
Dopo Liverpool-Barcellona pensavamo di aver visto tutto e invece, poveri sciocchi, non avevamo visto niente. Ajax-Tottenham non è stata una partita, è stato un monumento al gioco del calcio. Quello che ad Anfield è successo in 90 minuti, nell’Arena Johan Crujff è successo in 42 minuti, dal 10' fino al 52' del secondo tempo, quando Brych ha fischiato la fine di una partita che non avremmo mai voluto che finisse. 1-0 per l’Ajax al 90' dell’andata a Londra, 2-0 per l’Ajax al 10' della ripresa del ritorno, 3-2 per il Tottenham alla fine. Olandesi fuori, londinesi in una finale tutta inglese: li aspettano quelli del Liverpool. Sarà la finale delle rimonte incredibili.

Ad Amsterdam ci sono stati 5 gol, due pali, una traversa, 40 tiri, occasioni a raffica, di qua e di là, ci sono stati gesti tecnici straordinari mischiati ad errori incredibili, è stata l’esaltazione del calcio, la follia di un gioco che non sazierà mai. La rimonta porta il nome di Lucas Moura, autore della tripletta in un secondo tempo straordinario che il Tottenham ha chiuso con la qualificazione grazie anche a una mossa di Pochettino: dentro Fernando Llorente, palla lunga sull’ex juventino e tutti a prendere i rimbalzi. L’Ajax ha perso perché conosce solo un tipo di calcio, il suo calcio. Se può attaccare è uno spettacolo, se deve difendere, è una sofferenza. Basta ricordare come ha subìto il primo gol, in contropiede! Vinceva 2-0, anzi 3-0 con il gol segnato all’andata, e ha lasciato scoperta la difesa. A rincorrere Lucas Moura fin dentro l’area di rigore c’erano De Jong e Schöne, due centrocampisti, di De Ligt e Blind si erano perse le tracce.

AVVIO OLANDESE. Ci sono state tante partite nella stessa gara. La prima parte, tutta dell’Ajax. Cinque minuti sono stati sufficienti per certificare quello che la Champions aveva già annunciato in questa sua sorprendente edizione: l’Ajax è una squadra straordinaria e dopo aver battuto il Tottenham a Londra è andata in vantaggio anche al ritorno. Cinque minuti, due occasioni e un gol. Lo ha segnato De Ligt, il giovane capitano dei lancieri, lo stesso che sempre di testa, sempre da calcio d’angolo, aveva eliminato la Juventus. Angolo di Schöne, in area il difensore olandese era marcato da Trippier, che invece l’ha perso, quando è andato a staccare per Lloris non c’era salvezza. In quei momenti era impossibile non tifare per questa squadra. Ti conquista, ti trascina, ti entusiasma. Si può fare perché non è la squadra del cuore. Ma se invece fosse la tua squadra, allora potresti non perdonarle quello che ha fatto dopo.

LA PRESSIONE DEGLI SPURS. Dopo l’1-0, l’Ajax ha tolto il piede dall’acceleratore, il Tottenham ha provato a pareggiare e lo avrebbe meritato già nel primo tempo. Son ha centrato la base del palo prima di impegnare Onana, come ha fatto poco dopo Eriksen. La squadra di Pochettino ha spinto al massimo, ha costruito molto e in quel pezzo di partita che stava giocando in attacco ha pesato, eccome, l’assenza di Kane. Son non aveva giocato a Londra e la sua presenza negli Spurs incide molto. Il coreano attaccava a sinistra creando qualche difficoltà a Mazroui, Dele Alli faceva il trequartista con la missione di frenare De Jong, Lucas Moura (che si stava scaldando...) era il sostituto di Kane al centro dell’attacco ed Eriksen aveva come al solito la libertà di muoversi su tutto il fronte d’attacco. Ma come era successo a Londra, anche stavolta la qualità del danese sembrava evaporata da qualche parte. Verrà fuori nella ripresa.

AJAX BOOM. La squadra di Ten Hag si è difesa in quella mezz’ora come aveva fatto a Londra, con ordine ed equilibrio, permettendo la sfuriata degli Spurs. Ma appena gli inglesi hanno rallentato, è arrivato il 2-0. La velocità e la tecnica di Van de Beek, Tadic e soprattutto Ziyech metteva in crisi la difesa inglese e anche la coppia di mediani, Sissoko-Waynama. Il primo, dopo un quarto d’ora, aveva il mal di testa a forza di correre indietro; il secondo, come era successo a Londra, non ha capito che razza di partita si stava giocando e alla fine del primo tempo Pochettino lo ha lasciato negli spogliatoi.

SENZA NERES. A Ten Hag era mancato Neres un minuto prima dell’inizio della gara. A fine riscaldamento, il brasiliano (che già non stava bene) ha sentito un dolore al ginocchio, rapido controllo ed è finito in tribuna. La sua assenza ha scombussolato l’attacco dei lancieri e lo ha indebolito sul piano tecnico: Dolberg, l’uomo scelto dal tecnico di casa, non è dello stesso livello dei suoi compagni e in più, essendo un centravanti, ha spinto Tadic a sinistra. Anche in quella posizione, però, il serbo ha fatto il fenomeno. Ha conquistato palla a metà campo (altro errore di Trippier), attacco micidiale a sinistra con combinazione con Van de Beek, cross di Tadic per il sinistro terrificante di Ziyech (che Wanyama aveva perso per strada), palla sul palo lontano.

LA RIMONTA DEL TOTTENHAM. E’ nato tutto nell’intervallo. Fuori Wanyama, dentro Llorente, Eriksen...mediano accanto a Sissoko. Il Tottenham è partito come una furia. Era cambiata la strategia: palla lunga per Llorente e tutti intorno a impossessarsi del rimbalzo. L’inversione del Tottenham, quel cambiamento di gioco con spunti di calcio all’italiana, unita alla forza fisica e atletica, ha messo in crisi l’Ajax che ha rischiato di prendere gol subito da Dele Alli. Gol che è arrivato al 10', in contropiede come detto. E anche quello è stato un duro colpo. Il 2-2 al 14' con un cross di Trippier da destra, un miracolo di Onana su Llorente, un inciampo di Schöne, e un gancio micidiale di Lucas Moura. La partita, già folle, non ha avuto più un attimo di pausa né di logica. Palo di Ziyech, traversa di Vertonghen e 3-2 finale di Lucas Moura, l’uomo che non dimenticherà mai più questa notte olandese.








IL TABELLINO

Ajax-Tottenham 2-3 (primo tempo 2-0)

Marcatori: 5'pt de Ligt (Aja); 35'pt Ziyech (Aja); 10'st, 13'st, 45'+5 Lucas Moura (Tot)

Assist: 5'pt Schone (Aja); 35'pt Tadic (Aja); 10'st Alli (Tot); 45'+5 Llorente (Tot)

Ajax (4-2-3-1): Onana; Mazraoui, de Ligt, Blind, Tagliafico; Schone (dal 15'st Veltman), de Jong; Ziyech, Van de Beek (dal 43'st Magallàn), Tadic; Dolberg (dal 22'st Sinkgraven). Allenatore: ten Hag.

Tottenham (4-2-3-1): Lloris; Trippier (dal 36'st Lamela), Alderweireld, Vertonghen, Rose (dal 37'st Davies); Wanyama (dal 1'st Llorente), Sissoko; Alli, Eriksen, Lucas Moura; Son. Allenatore: Pochettino.

Ammoniti: 16'pt Sissoko (Tot); 5'st Dolberg (Aja); 31'st Rose (Tot); 32'st Ziyech (Aja); 45'+4 st Onana (Aja)

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