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  • Allegri rimane tra i peggiori al mondo: aiutato da Sarri, Orsato e la fortuna
Allegri rimane tra i peggiori al mondo: aiutato da Sarri, Orsato e la fortuna

Allegri rimane tra i peggiori al mondo: aiutato da Sarri, Orsato e la fortuna

  • Giancarlo Padovan
Forse è ancora troppo presto per affermare che il campionato è finito. Ma certo, per perderlo, la Juve deve inventarsi un suicidio collettivo di maggiori dimensioni rispetto a quelle del Napoli a Firenze, dove la squadra di Sarri ha perso (3-0) dopo 547 giorni di risultati positivi in trasferta. A Torino, dentro uno Stadium ghiacciato dalla prodezza aerea del senegalese, aveva vinto Koulibaly. A Firenze molto, se non tutto, ruota ancora attorno al centrale difensivo. Questa volta, però, Koulibaly è stato il protagonista negativo. Non esattamente la causa della sconfitta, ma l'uomo che ha commesso un fallo avventato su Simeone lanciato a rete subendone le più gravi conseguenze.

Con il senno del poi, per il Napoli sarebbe stato meglio che il Var non correggesse Mazzoleni, il quale aveva decretato il rigore e l'ammonizione a Koulibaly. Forse i sarriani sarebbero andati in svantaggio, ma avrebbero proseguito la partita (si era al 6' del primo tempo) in parità numerica. Invece l'intervento della video assistenza ha chiarito che il fallo era fuori area. In questo caso, se si tratta di chiara occasione da rete, il difensore viene sanzionato con il cartellino rosso. Koulibaly è stato imprudente nel cercare di fermare Simeone, ma si era già fatto sorprendere dalla corsa in profondità dell'attaccante. Segno che, almeno in avvio di partita, al Napoli è mancata la concentrazione.

Non mi aspettavo, poi, che Sarri togliesse Jorginho, un facitore di gioco, piuttosto che un attaccante. Al suo posto avrei sostituito Mertens, molle e fuori forma, con Tonelli che, invece, ha preso il posto dell’italo-brasiliano. Senza Jorginho, il Napoli non ha costruito una trama degna di questo nome in tutto il primo tempo. Anzi lo score all'intervallo era assai eloquente: undici conclusioni della Fiorentina contro una (e da calcio d'angolo) degli azzurri.

L'inferiorità numerica va certamente considerata una ragione della prova insufficiente (nel finale diventata un'autentica debacle) sul campo di Firenze. Tuttavia non posso non aggiungere un dato strutturale: il Napoli – al pari della Juventus - è una squadra stanca e senza brillantezza, “leggibile” nelle intenzioni di gioco, conosciuta dagli avversari,  poco incline alle variazioni, sia tattiche che tecniche. Sarri ha fatto giocare sempre i soliti e questo ha prodotto un'assuefazione anche degli interpreti. Mancano freschezza, lucidità e innovazione. Sembra una bestemmia in casa di un innovatore come il tecnico toscano, ma è come se la macchina si fosse inceppata sul più bello.

Del resto anche la vittoria di Torino, ancorché vitale, non era stata convincente. Il Napoli aveva fatto di più di una squadra miseramente votata al pareggio, senza per questo rubarle la scena. Infatti la vittoria era venuta da un calcio d'angolo, non da una manovra alla Sarri. La Fiorentina ha segnato tre gol, tutti con Simeone, che ha sventrato una difesa che non c'era: due volte (primo e terzo gol) in una metacampo desertificata. Un'altra – secondo gol – da calcio d'angolo.

L'esito della partita di Firenze dovrebbe disinnescare anche la polemiche per Inter-Juventus. Se, infatti, la Juve avesse perduto, oggi avrebbe ancora un punto di vantaggio sul Napoli. Questo va detto perché il Napoli deve fare mea culpa e rendersi conto dell'occasione sciupata. Con la Juve un punto sopra, tutto sarebbe stato ancora possibile. Non foss'altro perché Allegri avrebbe dovuto portare la sua truppa a Roma per una partita doppiamente proibitiva (corsa Champions e fiera rivalità storica). Così invece alla Juve basteranno sei punti con Bologna e Verona, entrambe senza obiettivi, per diventare campione d'Italia per la settima volta consecutiva. 

Lo ripeto: anche la Juve è stanca e contro l'Inter in dieci lo si è visto. Però dovrebbe accadere l'inverosimile per perdere tutto. Strano. Solo sette giorni fa, Allegri mi sembrava uno dei peggiori allenatori del mondo. Oggi non ho mutato parere. Dico solo che la fortuna, Sarri e anche Orsato hanno guardato dalla sua parte.   
 

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