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  • L'Atalanta schiaccia il Cagliari col solito Zapata e Pasalic: ai quarti c'è la Juve
L'Atalanta schiaccia il Cagliari col solito Zapata e Pasalic: ai quarti c'è la Juve

L'Atalanta schiaccia il Cagliari col solito Zapata e Pasalic: ai quarti c'è la Juve

  • Luca Bedogni
Più fredda del maestrale gelido che soffiava questa sera sulla Sardegna Arena, la cinica Atalanta di Gasperini. La Dea ha battuto il Cagliari 0-2, nel finale di partita. Prima il solito Zapata, all’88’, poi il raddoppio di Pasalic allo scadere del terzo minuto di recupero, su assist del colombiano. Pasalic che, da poco entrato al posto di un superbo Gomez, non aveva ancora toccato un pallone. Non si pensi per questo a un finale di gara combattuto. Il gol del raddoppio è arrivato quasi senza dolore per i padroni di casa, quando ormai tutto era deciso, e il Cagliari aveva già gettato la spugna. I sardi infatti si erano spenti con l’uscita di scena di Pavoletti, sostituito dolorante al 20’ della ripresa da Farias. Paradossalmente, dunque, ha funzionato di più l’unico cambio di Gasperini, fatto più che altro per omaggiare il talento del suo dieci argentino, che i tre uomini mandati in campo per tempo (e magari per risolvere la partita) da Maran. Né Farias, né Bradaric, né tanto meno il nuovo acquisto Birsa (entrato nell’ultimo quarto d’ora) sono riusciti a risollevare un Cagliari che alla lunga è sembrato accusare i ritmi forsennati di questo ottavo di coppa.   
 
Maran opponeva al solito 3-4-1-2 di Gasperini un altrettanto tipico 4-3-1-2. In mezzo al campo Cigarini, le mezzali Faragò e Barella, e dietro alle due punte Pavoletti e João Pedro il trequartista Ionita. In difesa, sul centro-sinistra e con il compito di tenere a bada Ilicic, Romagna preferito a Pisacane non al top. Accanto al giovane difensore scuola Juve, Ceppitelli aveva il compito di frenare l’irruenza di Zapata, mentre sulle fasce operavano i terzini Srna e Padoin, rispettivamente su Castagne e Hateboer. Gasperini dal canto suo ha preferito non rischiare Mancini, mandando in campo dal primo minuto Djimsiti, tra Toloi e Palomino. Altra novità rispetto all’undici che aveva meravigliato al Mapei Stadium prima della sosta, Pessina in mediana, appunto al posto di Pasalic.
 
Il primo tempo è stato decisamente equilibrato e combattuto. Fin che la furia atletica di entrambe le squadre si contrapponeva, il Cagliari pareva a tratti addirittura prevalere. Come al 9’, quando è stato annullato un gol a Pavoletti per posizione irregolare, su un classico lancio dalla destra del regista Cigarini. O come quando in due occasioni Palomino è riuscito a sventare un gol praticamente già fatto sulla propria linea di porta. L’Atalanta tuttavia non se ne stava certo a guardare. Anzi. Poco prima di questi episodi, aveva sfiorato il vantaggio con Ilicic, al 19’, ma il diagonale dello sloveno aveva accarezzato il palo dalla parte sbagliata. Al 38’, poi, un inserimento spettacolare di Toloi tra Hateboer e Ilicic sembrava aver messo lo stesso Toloi in condizione di non poter sbagliare a tu per tu con Cragno. E invece: tiraccio alto sopra la traversa. Quanta imprecisione sottoporta per gli uomini di Gasperini! E Zapata? Zapata fin lì stava perdendo il duello a distanza con Pavoletti, ed era surclassato da Ceppitelli.
 
Nella ripresa però è venuta fuori l’Atalanta. A parte un gran lancio in diagonale di Srna per Pavoletti, scappato a Toloi sulla sinistra, con stop e conclusione insidiosa, il Cagliari non ha più saputo rispondere colpo su colpo. Sono saliti in cattedra Ilicic e Gomez, mentre pian piano Zapata si svegliava dal letargo. I duetti dei fantasisti, gli affondi del colombiano, e Cragno che parava l’impossibile. Nel frattempo Maran iniziava a cambiare i suoi uomini, stanchi o acciaccati, più per turnover che per vincere la partita. Domenica c’è l’Empoli. L’Atalanta al contrario prendeva un palo con Ilicic al 76’, da mani nei capelli. Alla fine ci ha pensato ancora lui, il più in ombra fino a quel momento. All’88’ un traversone di Hateboer veniva ciccato in semirovesciata da Castagne e la palla, superando la testa di Ceppitelli, finiva così su quella di Zapata, a pochi metri dall’estremo difensore del Cagliari. Tuffo e gol sotto la traversa. Partita finita. Ah, no, c’è un cambio: fuori Gomez per la standing ovation (o per coprirsi a centrocampo). Entra Pasalic, l’uomo che al terzo di recupero avrebbe chiuso la partita sullo 0-2. Servito in area da Zapata, un leone tra Ceppitelli e Romagna, arriva a rimorchio e la piazza facile. L’Atalanta affronterà la Juventus ai quarti il 30 gennaio.  

IL TABELLINO

Cagliari-Atalanta 0-2 (primo tempo 0-0)

Marcatori: 43' s.t. Zapata, 48' s.t. Pasalic

Assist: 43' s.t. Castagne, 48' s.t. Zapata

Cagliari (4-3-1-2): Cragno; Srna, Ceppitelli, Romagna, Padoin; Faragò, Cigarini (31' s.t.
Bradaric), Barella; Ionita (31' s.t. Birsa); Joao Pedro, Pavoletti (21' s.t. Farias). All. Maran

Atalanta (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, Pessina, Freuler, Castagne; Ilicic; Gomez (46' s.t. Pasalic), Zapata. All. Gasperini

Arbitro: Piccinini di Forlì

Ammoniti: 21 p.t. Cigarini (C), 47' pt.t Freuler (A), 12' s.t. Faragò (C), 30' s.t. Toloi (A), 36' s.t. Djimsiti (A)
 

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