Calciomercato.com

  • Arthur ha detto sì all'Arsenal: cosa manca per quello della Juve

    Arthur ha detto sì all'Arsenal: cosa manca per quello della Juve

    • Nicola Balice
    La Juve ha aspettato Arthur, Max Allegri lo ha pure inserito in lista Champions, Arthur non vedeva l'ora di rilanciarsi in bianconero. Poi però la scintilla non è scoccata, anzi. Dopo la sconfitta di Verona, battezzata da quel retropassaggio errato del brasiliano, Arthur è proprio finito nel dimenticatoio prima del ripescaggio di fine 2021. Rientrato nelle rotazioni sì, anche decisivo come a Roma. Ma uscito, forse definitivamente, dal progetto bianconero al di là dell'utilizzo. Anche per scelta propria, perché a un certo punto è stato Arthur a chiedere al suo nuovo agente Federico Pastorello di portarlo via dalla Juve. Fin da dicembre tra i club interessati c'è stato l'Arsenal (leggi qui), ora i Gunners hanno cambiato marcia e trovato di fatto l'accordo col brasiliano per un prestito fino al termine della stagione. Coprendo interamente l'ingaggio, mettendo quindi le basi per accontentare anche la Juve.

    QUI JUVE. Ma il club bianconero gradirebbe pure, se non fissare dei paletti per il riscatto condizionato, almeno concordare un'opzione per il rinnovo del prestito al raggiungimento di determinati obiettivi: tra 18 mesi, poi, anche il peso monstre di Arthur a bilancio renderebbe meno impossibile una sua cessione. E considerando il fattore Decreto Crescita che andrebbe a svanire, questo aiuterebbe la Juve a far rifiatare ulteriormente il bilancio ma anche a trovare il sostituto. Anche perché se Arthur ha detto sì su tutta la linea all'Arsenal, resta una condizione comunque decisiva: prima la Juve deve trovare il sostituto. L'intesa con l'Arsenal in un modo o nell'altro verrà trovata, da più parti si dà la Juve propensa pure ad accettare il prestito semestrale, sull'asse Torino-Londra si parla da tempo anche di Pierre-Emerick Aubameyang per esempio, ma l'erede di Arthur va individuato comunque. Il fatto che lo stia cercando con forza, riaccendendo il mercato dei centrocampisti, dimostra come l'intenzione sia quella di accontentare il brasiliano e allo stesso tempo Allegri, tutt'altro che innamorato di lui.

    Altre Notizie