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  • Atalanta-Manchester City, le pagelle di CM: Gabriel Jesus luci e ombre, Pasalic eroe della serata

    Atalanta-Manchester City, le pagelle di CM: Gabriel Jesus luci e ombre, Pasalic eroe della serata

    • Marina Belotti e Federico Zanon
    Atalanta-Manchester City 1-1
     
    Atalanta
     
    Gollini 6,5: non è sempre in posizione giusta, rischia nei rinvii corti con gli inglesi in agguato. Sicuro sul tiro di Bernardo Silva, che trattiene senza problemi. Salva lo specchio su De Bruyne e Mahrez e vale come una doppietta. Lesto e pronto su Sterling nella ripresa.
     
    Toloi 6: prezioso nei retropassaggi, non altrettanto quando il City si spinge in avanti. Ha il compito non facile di tenere lontano il magnete più forte-Sterling-dalla calamita tra i pali: non ci riesce, fa fallo e regala corner. Disperato, arresta Sterling con le cattive e gli va bene che è fuori dall’area piccola. Male nel primo tempo, recupera nella ripresa, dove non sbaglia nulla.
     
    Palomino 6,5: quando gli arrivano palloni, li butta a caso in avanti favorendo il recupero palla agli avversari. Soffia la sfera a Jesus, sventa la punizione di Mahrez e qualche sfera di Bernardo Silva in extremis. Ruba palla da centrocampo e consente la ripartenza dei compagni.
     
    Djimsiti 6: protegge Gollini da un Gabriel Jesus super propositivo. Si addormenta su Mahrez e quando vede gli inglesi involarsi verso la porta, li strattona senza complimenti. Sfiora la rete del vantaggio al 17’ s.t. di testa, il suo marchio di fabbrica che ritorna al 27’ s.t..
     
    Hateboer 5,5: al 4’ sbaglia di tacco davanti al portiere. Si perde Sterling già a centrocampo e favorisce le ripartenze ospiti. La sua corsa aumenta nella ripresa, quando infila la fascia e guadagna corner preziosissimi, ma è impreciso nell’inquadrare lo specchio.
     
    de Roon 5,5: si fa saltare da Sterling e non riesce in nessun modo a stargli dietro nell’azione del vantaggio ospite. Confuso, fa schizzare la sfera in cielo davanti a Gollini e perde qualche palla a centrocampo.
     
    Freuler 6: si sposta nelle retrovie ma a parte passare la palla ai compagni non fa di più. Quando è in area piccola non tira in porta ma scivola spesso.
     
    (Dal 39’ s.t. Malinovskyi 6,5: entra in campo tra l’ovazione della Dea e si presenta subito su punizione, ma il portiere in erba Walker sventa il vantaggio).
     
    Castagne 6: fatica a contenere Mahrez e perde molti duelli sulla fascia. Sventa sulla linea il gol dello stesso numero 26 e sventa sfere pericolose a bordo campo. Serve splendidamente Ilicic sotto porta.
     
    ( Dal 47’ s.t. Muriel sv: non ha nemmeno il tempo di salire, peccato perché c'era Walker tra i pali).
     
    Pasalic 7: attento, recupera la sfera su un brutto rinvio di Ederson. In avanti serve corto per Ilicic ma poi si dimentica l’inserimento in area di rigore per supportarlo. L’eroe della serata è lui, che recicla la zucca di Halloween per infilarla con la precisione e la forza di un cecchino alle spalle del neo entrato Bravo, che bravo non è. Ha il merito di far sognare Bergamo per. Perfetti i suoi lanci in profondità, tantissimi nella ripresa, insieme ai tiri cross.
     
    Gomez 6,5: colpito duro dagli avversari, si fa trovare in mezzo da Ilicic, finché Mahre non lo scavalca. Il suo assist al 4’ s.t. per per Pasalic è d’autore e lo ricarica talmente tanto che De Bruyne si vede strappar via la sfera dai piedi. 
     
    Ilicic 7: deve farsi perdonare l’espulsione contro il Cagliari e così saluta Gundogan e se ne va in area piccola a testare il feeling con Gomez, ma Mendy lo ostacola. Scavalca con una magia delle sue Fernandinho, ma i colleghi non sono altrettanto abili. Quando è in avanti con la sfera, Cancelo lo ingabbia e gli fa perdere l’attimo. Beffa Mendy ed è il più propositivo. Tiene in mano la partita, anche troppo, ma per fortuna il rigore che ne consegue va fuori. La sua punizione al 46’ p.t. fa sussultare la curva. Aggressivo anche nella ripresa, ma a tratti esagera. Al 36’ s.t. ha l’occasione della vita ma Bravo lo atterra e lascia il City senza portiere.
     
     
    All. Gasperini 7: parte senza Muriel e Malinovskyi ma con Pasalic in avanti, una scelta che non premia la sua squadra, già sotto al 7’. Ma la squadra reagisce nella ripresa e gioca solo lei, mandando in tilt i campioni al titolo. In extra time prova il tutto per tutto. Coraggioso.

    Manchester City

    Ederson sv: un’uscita di piedi, stop. Esce all’intervallo per un problema muscolare (dal 46’ Bravo 5:  prende gol al primo tiro. Una difesa ballerina lo obbliga a non perdere l’attenzione. Stende Ilicic lanciato a rete e va giustamente sotto la doccia)

    Cancelo 6: Castagne non lo attacca mai, buon per lui, che dà il meglio di sé quando è libero di esprimersi.  Partita senza particolari sbavature.

    Otamendi 5,5: 45 minuti di ordinaria amministrazione,  poi perde contatto con il Papu in occasione del cross che porta al gol del pareggio. Soffre nel finale, ma resiste. 

    Fernandinho 5: ormai è un centrale a tutti gli effetti, tiene la posizione, imposta da regista basso. Se pressato va in difficoltà, succede soprattutto nel secondo tempo. Insieme a Mendy valuta male l’inserimento di Pasalic che vale l’1-1.

    Mendy 5: pronti via si perde Hateboer, che trova solo l’esterno della rete. Uno dei suoi problemi è la mancanza di concentrazione nei novanta minuti, la notte del Meazza ne è la conferma. Degli undici in campo è quello che ha meno qualità. Nel secondo tempo pasticcia troppo.

    Gundogan 5: uomo d’ordine e di filtro, sbaglia troppo in fase di impostazione e di rottura. Perde il pallone sanguinoso che porta al rosso di Bravo.

    De Bruyne 5,5: meno brillante del solito, è reattivo solo per un tempo.  Da uno come lui ci aspettiamo qualità e inserimenti, per metà gara fa mancare entrambe le cose.

    Bernardo Silva 5: anche il portoghese non è in serata di grazia, trotterella per il campo ma è lontano parente del giocatore devastante di questa stagione. Nel finale si prende un giallo gratuito.

    Mahrez 5,5: Gollini gli nega la gioia del gol con un grande intervento, un episodio che cambia la sua partita. Perde d’intensità, diventa fumoso. Si sgonfia come un palloncino, come tutto il City.  (87’ Walker 6,5: portiere per necessità,  entra e para la punizione di Malinowskyi).

    Sterling 6: sei minuti per sbloccare, sfruttando una magia di Gabriel Jesus, trovando il quinto gol in quattro gare di Champions, il quattordicesimo stagionale. Si muove tanto, ma non è sempre cattivo e preciso. Non dà quasi mai una mano a Mendy, l’Atalanta da quella parte fa quello che vuole. 

    Gabriel Jesus 5:  il Kun parte dalla panchina in vista del Liverpool, il brasiliano lo fa rimpiangere. Si presenta con un colpo di tacco geniale per Sterling, poi tira un rigore di rara bruttezza. Tante sponde, pochi spunti. Un’occasione persa per cambiare le gerarchie di Pep (dal 73’ Aguero 5,5: poco supportato, mai pericoloso)


    All. Guardiola 5,5:  la prepara bene, ma il suo City nella ripresa ci capisce davvero poco e lui non trova le contromisure.
     

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