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  • Auguri Sergio Ramos:  il condottiero del Real Madrid e della Spagna compie 34 anni

    Auguri Sergio Ramos: il condottiero del Real Madrid e della Spagna compie 34 anni

    • Cristiano Simeti
    Ieri, martedì 30 Marzo, ha compiuto 34 anni lo spagnolo Sergio Ramos, che oggi possiamo definire come uno dei difensori più dominanti e vincenti degli ultimi 10-15 anni, oltre che manifesto dell’essenza del Real Madrid. Nato a Camas (Andalusia), cresce calcisticamente nel Siviglia, con cui colleziona in Liga 39 presenze e 2 reti, per poi trasferirsi ai Blancos nel 2005.
    Inizia subito ad assumere un ruolo di primo piano, cominciando da terzino destro e mostrando un’ottima tecnica individuale; alla prima stagione sigla 4 gol in 33 presenze; dalla stagione 2010-2011 in poi comincia a giocare anche da centrale difensivo, quello che è il suo ruolo attuale. Con il passare delle stagioni si guadagna la fascia di capitano, mostrando quella mentalità vincente che bisogna avere per vestire la maglia delle Merengues. Il suo essere leader lo dimostra non solo in campo, dove risulta decisivo nei momenti cruciali, come il gol al 93′ nel 2014 contro l’Atletico Madrid in finale di Champions, ma anche fuori dal campo, essendo una guida per tutto lo spogliatoio. Nessuno meglio di lui incarna lo spirito vincente del Real Madrid, uno spirito elitario che porta a non arrendersi mai. 

    NUMERI- Parlando di numeri, Sergio Ramos con la Camiseta Blanca ha conquistato 21 trofei: 4 campionati spagnoli, 4 Supercoppe spagnole, 2 Coppe del Re, 4 Champions League, 3 Supercoppe europee e 4 Coppe del mondo per club. A livello personale ha collezionato (fra tutte le competizioni) fin ora 640 presenze e 91 reti con il Real, conquistando anche il posto nell’ All-Star Team dei mondiali 2010, nella top 11 degli Europei 2012 e nella squadra della stagione della Champions League per 4 volte, miglior difensore della Liga spagnola per 4 volte, miglior giocatore della Coppa del mondo per club nel 2014 oltre che miglior difensore dell’anno per 2 volte.

    Ramos si colloca tra quei difensori tecnici e moderni, capaci di gestire alla perfezione il primo possesso, impostando da regista aggiunto. È altrettanto vero che è un difensore duro, spesso irruento, solito a cartellini di troppo, spesso rossi (detiene il record negativo dei cartellini collezionati nella storia del club in Liga, in Champions e anche in Nazionale). Rosso però non è solo il colore dei cartellini che vede spesso alzato davanti a lui dall’arbitro, ma è anche il colore della maglia della sua Nazionale di cui è il capitano e con cui è diventato il giocatore più vincente di sempre nella storia della selezione. Ramos ha raggiunto quota 122 vittorie con la maglia delle Furie Rosse, un record destinato ad aumentare, come quello dei gol, attualmente 21. Con la Spagna vanta il trofeo più importante, il mondiale (Sudafrica 2010) e due Europei (2008-2012). Spesso è stato definito arrogante dentro al rettangolo di gioco, ma la sua arroganza è in realtà consapevolezza nei propri mezzi, ed essendo diventato simbolo assoluto del madridismo, ha trasformato questa sua superiorità in una versione sana, che giova non soltanto a lui, ma a tutta la squadra, penalizzando, quasi sempre, chi lo affronta da avversario. 
    Il suo contratto con il Real scade nel 2021 e senza rinnovo, Ramos potrebbe anche pensare di lasciare i Blancos e terminare la sua avventura da condottiero del popolo del Bernabeu e da eterno rivale del Barcellona.
    Sergio Ramos però la maglia delle Merengues non la indossa semplicemente, ma l’ha tatuata addosso e nonostante i 34 anni appena compiuti, continuerà a lottare fino all’ultimo minuto di gioco.

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