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  • 'Ballou' Tabla: il nuovo Drogba, che ha rubato la scena a Schweinsteiger

    'Ballou' Tabla: il nuovo Drogba, che ha rubato la scena a Schweinsteiger

    • Stefano Benzi
    Quando sabato sera ho commentato Chicago Fire-Montreal Impact era logico che gli occhi di tutti fossero per lui, Bastian Schweinsteiger e per la splendida moglie, Ana Ivanovic tennista con quindici vittorie WTA una delle quali al Roland Garros che come qualche collega americano ha malignamente sottolineato, ha vinto il suo trofeo più importante sposandosi Schweinsteiger. Ana, che ormai si è ritirata, ha guardato tutta la partita in piedi, nascosta dietro grandissimi occhiali scuri.

    Bastian è esattamente quello che sembra: un grande professionista, una bella persona, uno splendido testimonial e Chicago, reduce da una stagione a dir poco disastrosa e con la seconda peggiore media di pubblico pagante dell’MLS aveva un bisogno disperato di un colpo di scena per rilanciarsi. A preoccupare i dirigenti di Chicago erano soprattutto i numeri delle squadre giovanili: risultati opachi e una forte flessione nell’accesso alle squadre infantili. Di qui l’investimento Schweinsteiger, e a Chicago sono letteralmente impazziti. Alla prima conferenza stampa c’erano quasi più giornalisti che per i Cubs e Ana Ivanovic è già stata nominata madrina della città.

    Esagerato? Forse sì, ma fa parte della cultura americana creare i suoi personaggi, alimentarli e renderli simboli: per poi magari distruggerli. Schweini si è presentato al campo di allenamento mercoledì: doppio allenamento giovedì e venerdì, chiudendo con un’interminabile serie di calci d’angolo e calci piazzati (parlano di 62 tiri, il tedesco si è fermato sul campo un’ora più dei compagni). Domenica, a benedire la notizia del momento, è arrivato il suo primo gol: azione di calcio d’angolo, cross di Accam e tuffo di testa per la rete dell’1-0.

    I titoli dell’indomani sono salvi…. Ma c’è qualcun altro che ha rubato la scena a Schweinsteiger e che ci piace sottolineare: si chiama Jean-Yves Tabla, ha soltanto 18 anni ed è nato in Costa d’Avorio. A dodici anni, dopo un camp organizzato dalla MLS, si è trasferito con la madre in Canada: oggi ha doppio passaporto. Gli amici da sempre lo chiamano Ballou e questo nomignolo gli è rimasto appiccicato. Prima partita da titolare: primo gol, con una bella sassata di gran personalità da almeno venticinque metri dopo una partita eccellente tutta scatti, finte e cross.

    Poche ore dopo il suo gol, Drogba, che ha firmato a 39 anni un contratto biennale con i Phoenix Rising – seconda divisione USL – gli ha mandato un messaggio: “Giochi proprio dove giocavo io, sei forte, fatti onore”. 
     

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