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  • Basta esperimenti: Ancelotti ritrova Insigne e il miglior Napoli dell'anno

    Basta esperimenti: Ancelotti ritrova Insigne e il miglior Napoli dell'anno

    • Francesco Marolda
      Francesco Marolda
    Doveva una risposta a tutti e anche a se stesso, il Napoli, e l’ha data. Di forza e di mestiere, ma anche di tecnica e di buone geometrie. Per un tempo, senza neppure esagerare, il miglior Napoli dai tempi della Champions. E gli basta e avanza per un uno-due nel giro di un minuto, che alla Samp non lascia né scampo né speranze. In attesa di tempi migliori, dunque, buona la difesa del secondo posto, con tanti saluti e anche ringraziamenti a don Fabio Quagliarella e alla sua bella compagnia. Sì, anche ringraziamenti alla Samp che - e non è una gran bella idea - per l’occasione cambia pelle. Rispetto al solito, infatti, in avvio propone molto meno. Aspetta basso, infatti, stringe le linee e si limita a negare al Napoli ogni possibilità di cercare la profondità per vie centrali. A Giampaolo non farà piacere, ma il modello somiglia parecchio a quello Milan: difesa e ripartenza all’occasione. Insomma, c’è qualcosa di nuovo, di diverso e anche d’innaturale nel gioco della Doria. Non c’è sfrontatezza, libertà di pensiero, velocità. Sì, dipende anche dal Napoli, è sicuro, ma c’è pure la sensazione che pesino e parecchio quei pochi punti che la dividono dalla zona-Champions. Come dire: signori, bello il ricamo, esaltante la ricerca della buona geometria, ma arriva pure il momento che bisogna pensare alla “sostanza”. Al risultato, insomma.

    Ma questo per la Samp diventa presto un limite. Troppo spazio, infatti, lascia al Napoli che mette la trappola a sinistra. È da là che con Mario Rui e  Zielinski, infatti, dà pensieri ad Audero. E quando tutta l’attenzione è per quel lato, ecco l’apertura a destra, a Callejon, che (24’) torna fine suggeritore per Milik. Ci sta il vantaggio. Legittimo e cercato. E sullo sbandamento della Samp colpisce pure Insigne (25’), che non faceva gol dal 2 novembre. Ma qui un poco bisogna ragionare. Vero che la Samp, con tutto il rispetto, come dire… sbaglia la partita rinunciando a tutto ciò che sa fare meglio, ma i meriti del Napoli ci sono. E molti stanno nelle scelte di Ancelotti. Meglio: nella sua decisione di chiudersi alla spalle la porta del “laboratorio”, di mettere la parola fine agli esperimenti, alle rivoluzioni, anche a certe astruserie, certo, e di tirare le somme alla vigilia, ormai, di quell’Europa League che può cambiare la stagione da così a così. E Ancelotti non poteva che ricominciare dalla più affidabile delle formazioni. Modello base: quello delle gran belle prestazioni contro Liverpool e Psg. Giusto con le variazioni dettate dagli acciacchi di Albiol e dalla squalifica di Fabian. E, quindi, con una sola, vera scelta tecnica: Milik per Mertens. Ma la cosa non era neppure complicata, in verità. E così, in una volta sola il Napoli ritrova Callejon e Hamsik, Insigne, Zielinski (il quale senza Fabian torna ad essere un’eccellenza della squadra), Koulibaly e pure l’ex “stonato” Allan. E se girano loro gira pure tutto il resto e diventa un’avventura per chi sta dall’altra parte.

    Ovvio, Giampaolo nel secondo tempo ridisegna tutto. Spazio a Saponara e poi anche a Gabbiadini, ma più che qualche blando rischio il Napoli non corre. E, anzi, tra un sapiente controllo del campo e del pallone si fa vedere spesso anche in attacco. Ma ci pensano Audero (rigore a parte di Verdi a due minuti dalla fine) e Meret a tenere bloccato il risultato e a regalare le ultime emozioni di giornata. Napoli, dunque, che con tre gol ed un indiscutibile successo stabilizza ancor di più il suo secondo posto e Samp, invece, che sa ancora meglio che la zona Champions nessuno gliela regalerà. Infine, don Fabio Quagliarella. Niente record solitario di gol consecutivi per lui che ci teneva e come, ma si consolerà con la Nazionale. Perché l’età non conta quando c’è la qualità.

    IL TABELLINO

    Napoli-Sampdoria 3-0 (primo tempo 2-0)

    Marcatori: 25' pt Milik, 26' pt Insigne, 44' st rig. Verdi

    Assist: 25' pt, 26' pt Callejon

    Napoli (4-4-2): Meret; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Callejon, Allan, Hamsik (29' st Diawara), Zielinski; Insigne (38' st Verdi), Milik (45' st Ounas). All. Ancelotti. A disp. Ospina, Karnezis, Ghoulam, Luperto, Malcuit, Albiol, Mertens. Allenatore: Ancelotti.

    Sampdoria (4-3-1-2): Audero, Bereszynski, Colley, Andersen, Murru, Linetty, Ekdal (28' st Vieira), Jankto, Ramirez (9' st Saponara), Quagliarella, Defrel (14' st Gabbiadini). A disp. Rafael, Belec, Tavares, Ferrari, Tonelli, Trimboli, Mpie. Allenatore: Giampaolo

    Arbitro: Pairetto di Nichelino

    Ammoniti: 28' st Jankto, 31' st Murru

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