Basta esperimenti: Ancelotti ritrova Insigne e il miglior Napoli dell'anno
Ma questo per la Samp diventa presto un limite. Troppo spazio, infatti, lascia al Napoli che mette la trappola a sinistra. È da là che con Mario Rui e Zielinski, infatti, dà pensieri ad Audero. E quando tutta l’attenzione è per quel lato, ecco l’apertura a destra, a Callejon, che (24’) torna fine suggeritore per Milik. Ci sta il vantaggio. Legittimo e cercato. E sullo sbandamento della Samp colpisce pure Insigne (25’), che non faceva gol dal 2 novembre. Ma qui un poco bisogna ragionare. Vero che la Samp, con tutto il rispetto, come dire… sbaglia la partita rinunciando a tutto ciò che sa fare meglio, ma i meriti del Napoli ci sono. E molti stanno nelle scelte di Ancelotti. Meglio: nella sua decisione di chiudersi alla spalle la porta del “laboratorio”, di mettere la parola fine agli esperimenti, alle rivoluzioni, anche a certe astruserie, certo, e di tirare le somme alla vigilia, ormai, di quell’Europa League che può cambiare la stagione da così a così. E Ancelotti non poteva che ricominciare dalla più affidabile delle formazioni. Modello base: quello delle gran belle prestazioni contro Liverpool e Psg. Giusto con le variazioni dettate dagli acciacchi di Albiol e dalla squalifica di Fabian. E, quindi, con una sola, vera scelta tecnica: Milik per Mertens. Ma la cosa non era neppure complicata, in verità. E così, in una volta sola il Napoli ritrova Callejon e Hamsik, Insigne, Zielinski (il quale senza Fabian torna ad essere un’eccellenza della squadra), Koulibaly e pure l’ex “stonato” Allan. E se girano loro gira pure tutto il resto e diventa un’avventura per chi sta dall’altra parte.
Ovvio, Giampaolo nel secondo tempo ridisegna tutto. Spazio a Saponara e poi anche a Gabbiadini, ma più che qualche blando rischio il Napoli non corre. E, anzi, tra un sapiente controllo del campo e del pallone si fa vedere spesso anche in attacco. Ma ci pensano Audero (rigore a parte di Verdi a due minuti dalla fine) e Meret a tenere bloccato il risultato e a regalare le ultime emozioni di giornata. Napoli, dunque, che con tre gol ed un indiscutibile successo stabilizza ancor di più il suo secondo posto e Samp, invece, che sa ancora meglio che la zona Champions nessuno gliela regalerà. Infine, don Fabio Quagliarella. Niente record solitario di gol consecutivi per lui che ci teneva e come, ma si consolerà con la Nazionale. Perché l’età non conta quando c’è la qualità.
IL TABELLINO
Napoli-Sampdoria 3-0 (primo tempo 2-0)
Marcatori: 25' pt Milik, 26' pt Insigne, 44' st rig. Verdi
Assist: 25' pt, 26' pt Callejon
Napoli (4-4-2): Meret; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Callejon, Allan, Hamsik (29' st Diawara), Zielinski; Insigne (38' st Verdi), Milik (45' st Ounas). All. Ancelotti. A disp. Ospina, Karnezis, Ghoulam, Luperto, Malcuit, Albiol, Mertens. Allenatore: Ancelotti.
Sampdoria (4-3-1-2): Audero, Bereszynski, Colley, Andersen, Murru, Linetty, Ekdal (28' st Vieira), Jankto, Ramirez (9' st Saponara), Quagliarella, Defrel (14' st Gabbiadini). A disp. Rafael, Belec, Tavares, Ferrari, Tonelli, Trimboli, Mpie. Allenatore: Giampaolo
Arbitro: Pairetto di Nichelino
Ammoniti: 28' st Jankto, 31' st Murru