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  • Bennacer rivelazione in Coppa d'Africa, farà la fortuna di Giampaolo al Milan

    Bennacer rivelazione in Coppa d'Africa, farà la fortuna di Giampaolo al Milan

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    Un minuto e venti secondi. La partita si apre e si chiude in un lasso di tempo minimo. Bounedjah, l’attaccante algerino, sfrutta un errore di Kouyate su un fallo laterale, guadagna il limite dell’area e tira. Sulla traiettoria il pallone incoccia Sané. La deviazione è altissima e sbilenca. Prima sembra alzarsi sopra la traversa, poi allargarsi sul palo di sinistra. Gomis, il portiere del Senegal, può solo sperare che la palla non entri in rete. Invece, quasi spinta da una mano invisibile, si insacca di precisione all’angolo.

    E’ così che una delle finali più brutte della Coppa d’Africa ha scelto la sua vincitrice: è l’Algeria di Djamel Belmandi, secondo trofeo nella storia della Nazionale, il primo dopo 29 anni di attesa. Non ho visto un gran calcio, ma in compenso tanti calci e troppe palle scagliate via senza ritegno. Strano, perché fino a ieri sera, l’Algeria è stata la squadra che ha giocato con maggiore raziocinio e proprietà. Strano anche perché il Senegal, subito sotto, ha cercato di abbinare il palleggio alla forza fisica. Purtroppo per loro, a mancare è stata la lucidità.

    C’era una ragione di più per assistere a questa finale: la presenza di Bennacer, neo acquisto del Milan, tra le fila dei vincitori. Pur essendo stato la rivelazione del torneo e il calciatore che ha raccolto più minuti tra gli algerini, Bennacer non ha brillato per la prestazione tecnica. Tuttavia si è distinto dal punto di vista temperamentale. Oltre che un centrale che dà i tempi alla squadra, l’ex Empoli è un lottatore: ha contrastato e fatto pure qualche fallo, ha rincorso e recuperato palloni, non ha mai tirato indietro la gamba neppure quando, sul finale di primo tempo, lo scontro con Kouyaté è sembrato particolarmente violento. Il senegalese è rimasto a terra, Bennacer se n’è andato trotterellando.

    Conoscendolo sono convinto che Marco Giampaolo potrà utilizzarlo sia come mezzala, sia da perno centrale. Ma fondamentale sarà il contesto.
    Questa Algeria non so se valga il Milan che verrà (anche se uno come Mahrez in rossonero non c’è), tuttavia è una squadra funzionale all’idea del gioco di possesso. E’ vero che nel finale di primo tempo e per tutto il secondo l’iniziativa l’ha avuta il Senegal, ma è altrettanto vero che chi ha visto l’Algerai durante l’intera competizione sa che non è stata una squadra sparagnina. 

    Bennacer funzionerà nel Milan perché gioca per la squadra, fa viaggiare veloce la palla, cerca lo scarico o la verticalizzazione. Inoltre, come accaduto contro il Senegal, si sa sacrificare. Sono sicuro che farà bene.
    Meno bene è andata a Mané. Il fresco campione d’Europa con il Liverpool sapeva che un successo del suo Senegal l’avrebbe probabilmente consacrato Pallone d’oro sia in Africa, sia in Europa. Invece l’esito della finale e la sua ostinazione nel ridurre ogni attacco ad uno contro uno probabilmente gli costeranno anche il Pallone d’Oro africano (favorito è Mahrez).
     
    Comunque una cosa va scritta senza troppi dubbi: il pareggio al termine dei 90 minuti e, quindi, il ricorso ai tempi supplementari, sarebbe stata la soluzione più aderente alla partita. Niang (sì, proprio lui) è stato disastroso come sempre. Ma ha avuto due occasioni vincenti. La prima (una girata appena sopra la traversa) non si è trasformata in gol per pura sfortuna. La seconda (una conclusione defilata dopo aver saltato il portiere algerino) è stata mancata per imprecisione.

    Ma la situazione più favorevole per il Senegal si è verificata al 59’ quando su cross di Sarr, Guedioura ha toccato con il braccio aderente al corpo. L’arbitro camerunense Alioum ha indicato il dischetto, ma il Var gli ha fatto rettificare la decisione. Forse la correzione è stata opportuna, fatto sta che ormai il tocco di mano in area, anche con il braccio lungo il fianco, viene sempre sanzionato con il rigore.

    Dal 60’ in avanti non ci si ricorda un’azione o un’occasione da rete. Non è distrazione, è che proprio non si è più giocato e chi era sotto ne ha subito le conseguenze. L’Algeria esulta, il Senegal (al massimo) spiega.  

    ​IL TABELLINO

    Senegal-Algeria 0-1 (primo tempo 0-1)

    Marcatori: 2' Bounedjah (A).

    Senegal: Gomis; Gassama, Sabaly, Sane, Kouyate; Gueye, Ndiaye (59' Diatta); Saivet (75' Diagne), Sarr, Mane; Niang (85' Keita Balde). Ct: Cisse.

    Algeria: Mbolhi; Zeffane, Bensebaini, Benlamri, Mandi; Mahrez, Feghouli (85' Jean-Tahrat), Bennacer, Guedioura; Belaili (84' Brahimi), Bounedjah (89' Slimani). Ct: Belmadi.

    Arbitro: Alioum (Cmr)

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