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  • 'Bruciati i dischi di De Andrè', ma ora calcio e musica uniscono Genoa-Samp

    'Bruciati i dischi di De Andrè', ma ora calcio e musica uniscono Genoa-Samp

    • Vanni Paleari
    Forza Genova! Stasera al Luigi Ferraris va in scena il 117esimo Derby della Lanterna. Nel capoluogo ligure Genoa-Sampdoria è, da sempre, la partita dell'anno, quella che da sola può decidere una stagione di gioie e sfottò. Il derby a Genova è sentito com in poche altre città italiane. E stasera ci sarà una ragione in più per avvertire l’emozione nell’aria di Marassi. Il calcio, per una volta, c’entra relativamente. Stasera conta la voglia di risollevarsi di un’intera popolazione dopo il dramma del crollo del ponte Morandi, avvenuta lo scorso 14 agosto. A quella tragedia, la città ha reagito con la solita dignità che la contraddistingue, come avvenuto già dopo le tre grosse alluvioni avvenute tra il 2010 e il 2014. 

    E lo ha fatto anche grazie al calcio e alla musica. Come lo scorso 10 ottobre con l’amichevole tra la nostra nazionale e l’Ucraina oppure in occasione del Concerto per Genova all’RDS Stadium il 17 e 18 novembre organizzato dai genovesi Ex-Otago e Meganoidi con una line up che comprendeva Motta, Willie Peyote, Morgan, Frankie Hi-NRG, Ministri e tanti altri. 
    Sport e musica non riporteranno indietro vittime e non ricostruiranno ponti ma possono unire, alleggerire il clima ed essere di conforto in fase di ricostruzione. E lo possono fare soprattutto a Genova, città dove il calcio italiano è nato sul finire del 1800 con il Genoa Cricket and Athletic Club e che rappresenta la culla della musica d’autore nostrana. 

    A partire dalla Scuola Genovese della musica, che si è sviluppata negli anni Sessanta con chiari riferimenti a una letteratura di rottura, fatta di realismo, strada e anarchia. Ne facevano parte il sampdoriano Bruno Lauzi, Umberto Bindi, Sergio Endrigo, Luigi Tenco, Gino Paoli e soprattutto Fabrizio De Andrè. Faber è sempre stato un grande tifoso del Genoa, coinvolto dal Grifone al punto da arrivare ad affermare di non essere emotivamente in grado di scriverne una canzone. Anche se, in realtà, un’eccezione l’ha fatta, con Genova Blues, inno a Genova ma anche al Genoa, scritto a quattro mani con un altro genoano doc, Francesco Baccini, e pubblicato nel 1990 nel secondo disco di quest’ultimo. Proprio Baccini raccontò di aver vissuto in prima persona lo sconvolgimento di Faber alla notizia che un tifoso blucerchiato aveva bruciato tutti i suoi dischi una volta scoperto il suo tifo per il Genoa. "A me venne da ridere, affermò Baccini, pensavo al doppio autogol di questo tifoso: sempre doriano e da quel momento senza neppure i dischi di De Andrè". 

    Tra i tifosi blucerchiati in musica, oltre al già citato Bruno Lauzi, invece si annoverano i componenti dei New Trolls, band che ha prodotto negli anni '70 alcune pietre miliari del rock progressivo italiano, e Ivano Fossati. Non è sampdoriano, ma ha mostrato la sua simpatia per il Doria e in particolare per Ariel Ortega, Calcutta. Il cantautore di Latina, qualche mese fa, è stato infatti al centro di un simpatico siparietto con il club sampdoriano, che si è proposto di regalargli una maglia ufficiale dopo che nel video di Orgasmo (primo singolo del suo ultimo disco, Evergreen) era comparsa una maglia blucerchiata non originale in una partita di calcio a 5. "Gradirei la 10 del Burrito", aveva risposto Calcutta. Chissà cosa ne avranno pensato gli Ex-Otago, importanti esponenti come Calcutta della nuova scena indie italiana, genoani doc e che al quartiere di Marassi, dove stasera ci si aspetta il solito spettacolo da derby della Lanterna, hanno addirittura dedicato un album intero. 
     

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