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  • Cancelo, avvio horror al City: la Juve non lo rimpiange, Guardiola lancia un messaggio e il mercato...

    Cancelo, avvio horror al City: la Juve non lo rimpiange, Guardiola lancia un messaggio e il mercato...

    • Federico Albrizio
    Nel calcio moderno basta un attimo per passare da grande rimpianto a bidone di mercato. Se poi la cifra spesa per ingaggiarti è monstre, il bersaglio per le critiche è già divisa d'ordinanza dal primo giorno. Joao Cancelo ha lasciato la Juventus in estate nella furia dei tifosi: non sono bastati i 65 milioni di euro arrivati dal Manchester City (37 rientrati per il passaggio in bianconero di Danilo) a far digerire la cessione, troppo doloroso sacrificare il terzino offensivo più decisivo della Serie A. Sono passati poco più di due mesi da quel 7 agosto e dalla firma con gli Sky Blues e tanto è bastato per invertire tutti i giudizi e i pronostici: il primo impatto del portoghese con il calcio inglese è stato un totale disastro.

    AVVIO HORROR - Sia chiaro: dare ora un giudizio definitivo sulla nuova avventura di Cancelo e dire ora se la sua cessione sia stata un affare o un rimpianto per la Juve sarebbe prematuro, azzardato e non corretto. Presto parlare per una bocciatura definitiva quindi, ma basta guardare i numeri di inizio stagione per rendersi conto di come il suo avvio sia stato da horror: 315 i minuti giocati finora e solo due partite da titolare, una contro la Dinamo Zagabria in Champions e il debutto dal 1' in Premier nell'ultimo turno contro il Wolverhampton, terminato con la sconfitta interna del City. Pochi minuti e impiegati neanche bene, perché se in fase offensiva Cancelo ha mostrato la solita intraprendenza, in copertura ha esibito le altrettanto note incertezze e imprecisioni, le stesse che avevano alimentato i dubbi di Allegri alla Juve, Spalletti all'Inter e ancor prima di Prandelli, che al Valencia lo utilizzava addirittura come esterno alto piuttosto che come terzino.

    'SVEGLIA' O MERCATO - Rendimento ben al di sotto di quello che si aspettavano il Man City e soprattutto Guardiola, che ha sì difeso l'ex bianconero ma allo stesso tempo lo ha punzecchiato senza mezzi termini: "È arrivato tardi durante il pre-campionato e la maggior parte delle cose sulle quali abbiamo lavorato erano completamente differenti da quelle a cui era abituato, quindi ha avuto bisogno di tempo, ma sta migliorando. Quando ha la palla non abbiamo dubbi delle sue qualità, ma inizia solo ora a capire per bene cosa vogliamo da lui quando invece non la ha. Non possiamo giocare undici mesi con un solo terzino. Abbiamo bisogno di competizione in quel ruolo anche per poter stimolare Walker a migliorarsi". Il messaggio di Pep è chiaro e semplice: "Sveglia!", la crescita di Cancelo dal punto di vista tattico deve essere più rapida, altrimenti occhio al mercato. Neppure l'ingente investimento estivo mette al sicuro il suo posto in squadra, con il City che si è già riattivato alla ricerca di possibili nuovi innesti: negli ultimi giorni è rimbalzato tra l'Inghilterra e la Francia l'interessamento del club di Manchester per Youcef Atal, terzino particolarmente votato alla fase offensiva del Nizza, e proprio la similarità di profilo (con le dovute proporzione) conferma come a preoccupare Guardiola non siano le qualità e le caratteristiche tecniche di Cancelo, quanto più la sua applicazione nel seguire lo spartito. Presto per le bocciature, presto per dire se si tratti o meno di rimpianto per la Juve, ma i numeri di questi primi due mesi sono sconfortanti e suonano come un campanello d'allarme: Cancelo ha bisogno di dare una svolta alla sua stagione, e deve farlo in fretta.

    @Albri_Fede90

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