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  • Intermania: Spalletti può resuscitare il campionato e... Milinkovic

    Intermania: Spalletti può resuscitare il campionato e... Milinkovic

    • Cristian Giudici
    E 6. Lazio colpita e affondata. La sesta vittoria consecutiva dell'Inter in campionato arriva alla prima partita con Steven Zhang presidente. Proprio all'Olimpico, dove lo scorso 20 maggio i nerazzurri regalarono la prima gioia alla proprietà cinese di Suning con il 3-2 segnato da Vecino, che sancì il ritorno in Champions League. Lo stesso nazionale uruguaiano serve l'assist per il vantaggio di Icardi, che spiana la strada alla squadra di Spalletti. E stravince il duello a centrocampo contro un irriconoscibile Milinkovic-Savic, l'ombra del talento che aveva trascinato i biancocelesti nella scorsa stagione a suon di gol (14), assist (8) e colpi da campione. Poi il deludente Mondiale giocato con la Serbia in Russia ha iniziato a far scendere la sua valutazione di mercato. 

    Chissà se Lotito si è pentito di non averlo ceduto la scorsa estate... Intanto gli ha prolungato il contratto fino a giugno 2023, raddoppiandogli lo stipendio per la seconda volta in due anni: nel 2017 il suo ingaggio era salito da 750mila euro netti a stagione a un milione e mezzo, ora è arrivato a quota 3 milioni. Una cifra che rimane ampiamente alla portata dei top club europei (PSG, Real Madrid, Barcellona, Bayern Monaco, Chelsea, Liverpool, Manchester City e United) e italiani. Con la Juventus concentrata sul possibile ritorno di Pogba e il Milan che sarà alle prese col fair-play finanziario Uefa, in vista della prossima stagione l'Inter ha tempo e modo di farci un pensierino. Anche perché Milinkovic-Savic ha solo 23 anni e, inserito in una squadra che gira bene, può tornare a fare la differenza. 

    Spalletti è riuscito nell'impresa di riproporre un giocatore improponibile agli occhi dei tifosi come Joao Mario, al quale è bastata un'ora per trasformare i fischi in applausi. Per lui recuperare Milinkovic-Savic sarebbe un gioco da ragazzi. Piuttosto il vero miracolo è risuscitare un campionato che sembrava già morto ancor prima di cominciare: ci starebbe già riuscendo senza i passi falsi iniziali con Sassuolo, Torino e Parma. Ma guardarsi indietro è inutile, meglio ripartire dalla miglior difesa della Serie A e dal secondo posto in classifica insieme al Napoli a -6 dall'imprendibile Juventus di Cristiano Ronaldo e Cancelo. 
     

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