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  • Come giocherà il Napoli di Gattuso? Ecco chi rischia il posto

    Come giocherà il Napoli di Gattuso? Ecco chi rischia il posto

    • Luca Fazzini




    Addio Ancelotti, benvenuto Gattuso. La tensione degli ultimi mesi, in casa Napoli, è arrivata (forse) al capolinea: il cambio di rotta in panchina, infatti, arriva al termine di settimane complicate e l'augurio di De Laurentiis è ritrovare il sereno con il nuovo tecnico. Per Rino, però, il tempo a disposizione è pochissimo: c'è da rialzare una squadra impegnata sabato pomeriggio contro il Parma. Da cosa ripartirà questo Napoli?

    IL MODULO - La certezza, almeno per il momento, è il 4-3-3, velatamente confermato in conferenza stampa anche dal tecnico. Marchio di fabbrica, ai tempi del Milan, prima in Primavera e poi in prima squadra. Biglia o Bakayoko in mezzo al campo, Paquetà e Kessiè sulle mezzali, Suso e Calhanoglu sugli esterni e la prima punta centrale: da Cutrone a Kalinic, da Andrè Silva a Higuain, fino a Piatek. Gattuso ripartirà, ovviamente, dalla difesa a quattro e dai protagonisti dell'era Ancelotti: Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui. Difficile, invece, rivedere (almeno in campionato) il turnover in porta. Con Ancelotti, Ospina è sceso in campo 5 volte in campionato. In rossonero, invece, toccò a Reina essere titolare in Coppa Italia e in Europa League: uno scenario che, almeno in Champions League, sembra impossibile da rivedere all'ombra del Vesuvio. A centrocampo le certezze si chiamano Allan e Fabian Ruiz, con Zielinski che dovrebbe agire da mezzala, preferito a Elmas

    CHI RISCHIA - I dubbi maggiori, invece, riguardano l'attacco, dove diverse stelle rischiano di essere escluse. Detto della prima punta di ruolo, toccherà ad Arek Milik guidare il reparto offensivo, specie dopo la tripletta che ha steso il Genk al rientro dall'infortunio. Sulle fasce, invece, sembrano Insigne e Callejon i principali indiziati al ruolo di titolari. Un'ipotesi che, di conseguenza, rilegherebbe in panchina Hirving Lozano e Dries Mertens. Non gente qualunque, insomma: da una parte ci sono i 45 milioni di euro spesi in estate, dall'altra c'è il secondo miglior marcatore della storia partenopea con 118 reti. Gattuso è pronto a mettere l'autografo sul suo Napoli: nuove idee e uomini diversi per rialzare un'intera città. 

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