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  • Conte ha cambiato l'Inter e ora tifa Sassuolo: è conto alla rovescia per lo scudetto
Conte ha cambiato l'Inter e ora tifa Sassuolo: è conto alla rovescia per lo scudetto

Conte ha cambiato l'Inter e ora tifa Sassuolo: è conto alla rovescia per lo scudetto

  • Alberto Cerruti
    Alberto Cerruti
E adesso “forza Sassuolo”. Lo dicono tutti gli interisti, a cominciare da Conte, perché se la squadra di De Zerbi fermerà l’Atalanta, Handanovic e compagni potranno festeggiare da casa il loro meritatissimo scudetto, il diciannovesimo per il club nerazzurro, uno in più del Milan. Come previsto, infatti, l’Inter vince a Crotone, con i gol nella ripresa di Eriksen e Hakimi, in un crudele testa a coda che toglie le ultime speranze di salvezza alla squadra di Cosmi. E a poco serve ricordare le difficoltà del primo tempo dei nerazzurri che però, pur giocando a ritmo basso, colpiscono due pali con Lukaku e Lautaro. Troppo netta era la differenza di valori e di motivazioni per pensare a un finale diverso, anche se il secondo gol dei nerazzurri arriva soltanto in pieno recupero.

LE SCELTE DI CONTE - E quindi applausi all’Inter e a Conte, che tra i tanti meriti ha avuto quello di cambiare idea su Eriksen, preferito al suo “pupillo” Vidal, decisivo anche stavolta pur essendo entrato dalla panchina. Conte, infatti, inizialmente gli preferisce Sensi e così, con i titolarissimi Bastoni, Darmian e Barella, sono quattro gli italiani dell’Inter, per la gioia di Mancini che li chiamerà per l’Europeo. La voglia di segnare in fretta il gol che avvicini ancora di più uno scudetto annunciato è tanta, ma la prima grande occasione della partita capita al Crotone quando Ounas, dopo appena 59 secondi, costringe Handanovic a una difficile respinta. Il brivido scuote l’Inter che rischia soltanto quando lo scatenato Ounas prova a ripartire in velocità sulla sinistra, ma poco alla volta diventa padrona della partita. Proprio Sensi, l’ultimo nerazzurro promosso da Conte, dà ragione alla scelta del tecnico perché è bravo a smarcarsi sul lancio di Brozovic ma poi perde l’attimo per il tiro, consentendo a Cordaz una respinta in uscita bassa con la gamba.

PRIMO PALO - L’Inter cerca di sfruttare le fasce laterali a destra con Hakimi e a sinistra con Darmian, ma la seconda grande occasione nasce da un calcio d’angolo, battuto alla perfezione da Sensi e deviato quasi alla perfezione da Lukaku che di testa colpisce il palo con Cordaz ormai battuto. La pressione nerazzurra si fa sempre più insistente, ma la spinta di Barella e le accelerazioni di Sensi che avanzano a turno ai lati di Brozovic non bastano perché Lukaku sembra meno travolgente e preciso del solito e così il trio difensivo del Crotone, composto da Magallan, Golemic e Djiji, non deve fare gli straordinari per proteggere Cordaz.

SECONDO PALO - Improvvisamente, però, l’Inter riesce a costruirsi un’altra palla gol, ancora più clamorosa delle precedenti, grazie alla mobilità di Lautaro bravo ad allargarsi sulla sinistra e pronto a far partire un rasoterra fortissimo che colpisce il palo interno. E così il primo tempo dell’Inter si chiude con due pali ma senza gol, a testimonianza di una prevista, anche se inutile, superiorità tecnica. Per vincere occorre alzare il ritmo, sfruttando meglio le iniziative di Hakimi che anche all’inizio della ripresa si conferma il più in forma nell’Inter in questo finale di stagione.

CAMBI VINCENTI - Visto che il tempo passa e il gol non arriva dopo un quarto d’ora Conte effettua un triplo cambio: Perisic rileva sulla sinistra Darmian, meno preciso rispetto alle ultime partite, Eriksen torna al posto di Sensi che non ha i 90’ nelle gambe e soprattutto Sanchez in attacco sostituisce il discontinuo Lautaro, anche se per la verità Lukaku fin qui ha deluso più dell’argentino. Il triplo cambio si rivela subito vincente, perché meno di 5’ più tardi arriva il gol, non a caso grazie a due dei tre nuovi arrivati, con l’azione più bella della partita. Eriksen apre per Sanchez che tocca per Lukaku, bravo ad allungare il pallone al danese, che da fuori area batte Cordaz con una perfetta conclusione di destro.

BEFFA LUKAKU - A questo punto, visto che è rimasto in campo, manca soltanto il gol di Lukaku che per la verità arriva a 5’ dalla fine, dopo una classica azione in contropiede, avviata dallo stesso centravanti che devia il pallone sfruttando un cross di Perisic in millimetrico fuorigioco, scoperto e quindi annullato soltanto dal Var. L’1-0 al 90’ potrebbe bastare, ma in pieno recupero arriva il gol del raddoppio, stavolta regolarissimo, grazie a una combinazione degli uomini migliori dell’Inter, che hanno ancora la forza per volare nella metà campo avversaria. Barella scatta come se fosse all’inizio della partita e smarca Hakimi, perfetto nella deviazione che vale il 2-0. Fine della partita e inizio del conto alla rovescia per lo scudetto dell’Inter, in attesa di buone notizie dal Sassuolo.

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IL TABELLINO
Crotone-Inter 0-2

Marcatori: 24’st Eriksen, 48'st Hamimi
Assist: 24’st Lukaku, 48'st Barella

Crotone (3-5-2): Cordaz; Magallan, Golemic, Djidji; Molina, Messias, Cigarini (1’st Eduardo), Benali (20’st Vulic), Reca (38’pt Pereira); Ounas (26’st Riviere), Simy. Allenatore: Cosmi. 
Inter(3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Hakimi, Barella, Brozovic, Sensi (20’st Eriksen), Darmian (20’st Perisic); Lukaku, Martinez (20’Sanchez). Allenatore: Conte. 

Arbitro: Prontera di Bologna
Ammoniti: Brozovic (I), Riviere (C), Eriksen (I)
  
 

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