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  • 'Coronavirus, cari procuratori state a casa!'. Ma come cambiano le trattative?

    'Coronavirus, cari procuratori state a casa!'. Ma come cambiano le trattative?

    • Jean-Christophe Cataliotti
      Jean-Christophe Cataliotti
    Gentile Procuratore,

    sono un giovane appassionato di calcio iscritto al terzo anno di giurisprudenza presso l'Università di Bologna. Nel mio futuro vorrei lavorare nel mondo del calcio come procuratore sportivo. In questi giorni, però, difficili per tutti, mi chiedo e le chiedo come gli operatori del calciomercato potranno portare avanti le loro trattative, essendo quasi impossibili gli incontri e gli spostamenti sia in Italia che all'estero. Grazie per l'attenzione. Gianluca



    Caro Gianluca,

    è una domanda interessante che non soddisfa una semplice curiosità
    . Occorrerebbe chiedersi, anzitutto, se siano o meno possibili gli spostamenti degli operatori del calciomercato (procuratori, direttori, ecc.) alla luce di quanto previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che, all'art. 1, ammonisce di evitare ogni spostamento delle persone fisiche...salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative...". Ebbene, mi permetto di interpretare questa disposizione come segue. Ritengo che occorrerebbe evitare i suddetti spostamenti, seppure consentiti per "comprovate esigenze lavorative", per due ordini di motivi, e cioè: 1. il calciomercato, se da una parte è già iniziato (intendo dire le trattative), dall'altra, vista la situazione di emergenza che tutti quanti stiamo vivendo a livello globale, può essere "tranquillamente" portato avanti utilizzando la tecnologia (es. meeting in video-conferenza) senza correre il rischio di essere contagiati o di contagiare il prossimo; 2. gli operatori di mercato sono già abituati da anni a intavolare operazioni di mercato attraverso un uso smodato del telefono, il cui utilizzo oggi risulta quantomeno salvifico. 

    A mio avviso il "restare a casa" è un diktat che anche il mondo del calcio dovrebbe seguire, essendo possibile svolgere numerose attività "burocratiche", legate, ad esempio, ai tesseramenti, agli svincoli, ai trasferimenti nazionali e internazionali, al deposito dei contratti dei calciatori professionisti e, persino, a quello dei mandati di rappresentanza (c.d. procure), in via telematica.

    Resta la considerazione di fondo che il calciomercato, quello vero, quello che generalmente prende il via - almeno in Italia -  il 1° luglio e termina a fine agosto, fitto di incontri, di riunioni, di cene e di strette di mano nei luoghi consueti del calciomercato (i grandi hotel di Milano) sembra oggi una chimera lontana, ma, se tutti quanti sapranno sacrificarsi in queste settimane di dure restrizioni, forse tutto potrà tornare come prima! Almeno questo è il mio auspicio... Per scrivere all'Avvocato Cataliotti utilizza lo spazio dedicato ai commenti, oppure vai su www.footballworkshop.it

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