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  • Coronavirus: 11 morti, 325 contagi. Primi casi in Liguria, Toscana e Sicilia. Spadafora: 'Porte chiuse in sei regioni'

    Coronavirus: 11 morti, 325 contagi. Primi casi in Liguria, Toscana e Sicilia. Spadafora: 'Porte chiuse in sei regioni'

    Non si placa l'allarme Coronavirus in Italia: di seguito tutti gli aggiornamenti ora per ora sulla situazione nel nostro paese.

    23.00 - I contagiati sono 325. Lo ha detto il commissario straordinario della Protezione Civile Angelo Borrelli fornendo il bollettino aggiornato con i numeri relativi ai positivi nel nostro paese. 

    21.30 - Il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri ha rassicurato i cittadini sulla copertura economica dell'emergenza Coronavirus: "La nostra situazione economica è buona, ci sono tutte le risorse per affrontare le esigenze del Paese e anche quelle per fronteggiare l'emergenza del virus".

    20.55 - Sale a 11 il numero delle vittime. E' morta all'ospedale di Treviso la donna di 76 anni, positiva al Coronavirus, che era stata ricoverata oggi in rianimazione per complicanze respiratorie. Lo rende noto la Regione Veneto. Levittime ora sono undici: 9 in Lombardia e 2 in Veneto.​

    20.00 - Nuovo contagio in Liguria: Secondo caso di contagio da coronavirus in Liguria. Lo ha comunicato la Regione spiegando che il paziente si trova a La Spezia. Salgono a 323 i contagiati in Italia.

    18.15 - Il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha fornito il bollettino con i dati aggiornati: 322 i contagiati, 10 le vittime positive al coronavirus. Le tre nuove vittime sono tutte ultraottantenni. Sono 240 i casi positivi in Lombardia. Lo ha reso noto l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, che ha spiegato che nella Regione sono stati fatti 3500 tamponi, di cui 1.800 già processasti.  In Veneto i contagiati sono 43.​

    15.30 - Il Ministro per lo politiche giovani e lo sport, Vincenzo Spadafora, parla all’uscita del CONI. Queste le sue parole sull’attività sportiva delle prossime settimane, legata, ovviamente, al coronavirus: “Si possono disputare le competizioni sportive a porte chiuse nelle sei regioni interessate, che sono Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria ed Emilia-Romagna. Monitoriamo passo dopo passo, in questo momento non ci sono condizioni e motivazioni per estendere le restrizioni ad altre regioni. Chi si muove dalle regioni, purché non si muova e non può muoversi dalle zone che sono zone di focolai, non è che diventa fattore di rischio. Noi stiamo cercando di intervenire sui tre livelli: quello più critico è quello dove si sono ritrovati i focolai e abbiamo preso decisioni drastiche. Il secondo livello è quello dei casi che stiamo accertando. Stiamo verificando che tutti riconducibili ai focolai di partenza. Al di fuori di questo secondo ambito non c'è pericolo, non ci sono elementi per poter pensare a una situazione diversa anche da chi pensa di spostarsi da una regione all'altra. Juve-Inter in chiaro? Lo decidono le Leghe. Io non entro nelle scelte autonome del mondo dello sport. Le nostre disposizioni sono di non giocare le competizioni se non a porte chiuse. Per il resto so che alcune società ci hanno detto che le porte chiuse creano danni. Ma noi non abbiamo imposto le porte chiuse, se ci sono date disponibili per giocare più avanti va bene ma noi non abbiamo disposto di giocare obbligatoriamente a porte chiuse”.​


    14.50 - Nel corso di un incontro con la Protezione Civile, il premier Giuseppe Conte ha dichiarato: "Nelle zone non focolaio, la chiusura delle scuole non è giustificata. L'Italia, grazie al suo sistema sanitario d'eccellenza, può mandare i suoi cittadini in giro tranquillamente. E' il messaggio che vogliamo mandare all'Unione Europea e al mondo. Sarebbe ingiusto se arrivassero limitazioni da parte di stati esteri, non lo possiamo accettare. I nostri concittadini possono partire sicuri". 

    14.43 - Intervenuto in Consiglio Regionale, il presidente della Regione Lombardia, Attillio Fontana, ha dichiarato: "È una situazione senz’altro difficile, ma non così tanto pericolosa. Il virus è molto aggressivo nella diffusione, ma lo è molto meno nelle conseguenze. È poco più di una normale influenza, lo dicono i tecnici". 

    14.18 - Primo caso anche in Liguria: è stato registrato ad Alassio, in provincia di Savona. 

    14.02 - Sale a 288 il numero dei contagi.

    12.14 - Il Commissario Straordinario Angelo Borrelli ha dichiarato che i contagi totali sono aumentati a 283. Due, invece, i casi in Toscana, mentre in Sicilia sono in corso alcune verifiche dell'Istituto di Sanità. 

    11.25 - Polemica, intanto, tra Regione Lombardia e Governo. Ieri, il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, aveva dichiarato: "Questo è il momento di confrontarsi con tutti i governatori, per concordare le prossime azioni. Noi proporremo un protocollo condiviso con tutti per evitare di andare in ordine sparso". Immediata la risposta di Giulio Gallera, assessore lombardo al Welfare: "Una dichiarazione inaccettabile da una persona ignorante, ignora assolutamente quali erano e sono i protocolli definiti dall'Istituto superiore di sanità. Ormai sta emergendo la totale incapacità del governo di gestire qualcosa che loro dovevano prevedere". 

    10.46 - Nuovi sei casi in Veneto: sale a 271 il computo totale dei casi confermati in Italia. 

    09.51 - Due nuovi casi in Italia: il primo tampone positivo arriva da Firenze, con un imprenditore sessantenne che possiede aziende in Oriente. La seconda è una turista di Bergamo in vacanza a Palermo, ricoverata da ieri sera all'ospedale Cervello.

    09.45 - Nella giornata di ieri è salito a sette il computo totale delle vittime, tutte persone anziane già precedentemente malate. Recita 229, invece, il totale dei contagiati in Italia. 

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