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  • Covid, in Cina distribuito un vaccino sperimentale contro il virus

    Covid, in Cina distribuito un vaccino sperimentale contro il virus

    • Riccardo Tranchida
    Primo tentativo di distribuzione di un vaccino in Cina. Due giorni fa, nella città di Yiwu, situata nella provincia dello Zhejiang, nella zona centro-orientale del Paese, si è messo a disposizione dei cittadini un vaccino anti-Covid ancora in fase sperimentale, visto che non ha ancora terminato totalmente i test clinici necessari. Tuttavia le autorità cinesi del luogo hanno dato il via libera per la distribuzione, anche se solo per le emergenze e per le persone più a rischio come gli operatori sanitari, il personale doganale, i  diplomatici e i dipendenti delle aziende statali impiegati all'estero. Per ottenere almeno due dosi del trattamento i residenti della cittadina orientale dovranno, però, pagare 400 yuan, il corrispettivo locale di 60 dollari americani. Nonostante si potesse prevedere un'iniziale diffidenza il vaccino, ancora in stato embrionale, ha riscosso un certo successo tra gli autoctoni del luogo. Secondo la Bbc, infatti, ammonterebbe a diverse centinaia il numero di persone in fila dalle prime ore del mattino per avere somministrati questi nuovi anticorpi contro il Coronavirus. Si sono mobilitate anche le prime case farmaceutiche per rendere più organizzato e snello il processo di distribuzione su larga scala. Tra tutte la China National Pharmaceutical Group, meglio conosciuta come Sinopharm, ha dato, nei giorni scorsi, la possibilità di prenotarsi online per i residenti a Pechino, la capitale della Cina, ed a Wuhan, il capoluogo della provincia dell'Hubei epicentro del primo focolaio al mondo di Covid-19. La società farmaceutica ha comunque dato la priorità a determinate categorie nelle quali rientrano i giovani studenti in viaggio all'estero e gli operatori sanitari impegnati in prima linea nella lotta al virus. Dopo le promesse dei leader mondiali, quindi, qualcosa di concreto nel settore scientifico comincia a muoversi anche se sarebbe prematuro mettere le mani avanti in quello che è solo un primo tentativo per trovare la “cura” a questo male, ancora a tratti sconosciuto, che ha sconvolto il mondo.

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