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  • Cristiano Ronaldo, il giorno dopo: niente multa e niente scuse. Per fortuna c'è la sosta
Cristiano Ronaldo, il giorno dopo: niente multa e niente scuse. Per fortuna c'è la sosta

Cristiano Ronaldo, il giorno dopo: niente multa e niente scuse. Per fortuna c'è la sosta

  • Nicola Balice
Per fortuna c'è la sosta. Nel buen retiro del suo Portogallo ci sarà un Cristiano Ronaldo che potrà staccare la spina, senza dare troppo peso a cosa succede in Italia. La convocazione era per le 22 di lunedì sera, lui ventiquattro ore prima (minuto più, minuto meno) veniva sostituito da Maurizio Sarri a cui lanciava occhiate di fuoco e paroline poco edificanti. Nemmeno era finita la partita che poi schizzava via dallo Stadium, alimentando le fiamme della polemica. Il tecnico bianconero ha provato a spegnerle in ogni modo (“Va ringraziato per il sacrificio, mi stupirei se non si arrabbiasse”, “Se davvero dovesse essere andato via prima sarebbe un problema da risolvere tra i ragazzi”), ma ormai il caso era esploso in tutto il mondo del calcio: CR7 sostituito, infuriato e poi scappato. Infine bersagliato dalla critica, non solo in Italia.

IL POST – La notte ha portato consiglio? Non proprio, chi si poteva aspettare delle scuse è rimasto deluso, ammesso che qualcuno se le aspettasse per davvero. Un post su Instagram, poco dopo mezzogiorno, con le foto di Juve-Milan e un messaggio: “Partita difficile, vittoria importante. FinoAllaFine”. Essenziale, di circostanza. Della sua reazione parlano tutti, tranne lui.

NIENTE MULTA – Pure dal quartier generale bianconero filtra come non verranno presi provvedimenti, niente multe in arrivo. Anche la fuga dallo Stadium era già stata ridimensionata
: non pochi minuti prima della fine, ma subito dopo la conclusione della partita. Un dettaglio o forse no. Ora c'è la sosta per le nazionali, appunto. Ronaldo rimarrà con il Portogallo, a caccia dei punti necessari per volare ad Euro 2020, nonostante quel problema al ginocchio (“Mi sembra il destro”, dichiarava Sarri domenica sera) che non gli permette di essere al meglio, eppure non lo convince a fermarsi né a rinunciare ad un solo spezzone di partita senza perdere la pazienza. La sosta dovrà portare consiglio, al suo rientro bisognerà fare in modo che tutto sia in equilibrio, nello spogliatoio ancor più che in campo. Non è un giocatore come gli altri, non lo è mai stato né lo sarà mai. Se qualcuno dovesse comportarsi come lui, però, cosa succederebbe?

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