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  • Milanmania: da Brignoli a Cutrone, ora anche la fortuna sorride a Gattuso

    Milanmania: da Brignoli a Cutrone, ora anche la fortuna sorride a Gattuso

    • Carlo Pellegatti
    Anche la fortuna va allenata, va ammaliata. Non sono sorpreso se il Milan, che ha giocato una partita vigorosa sul piano della determinazione, ma anche apprezzabile sul piano tecnico e stilistico, abbia vinto anche grazie a episodi favorevoli. Mi riferisco più all’errore di Lulic che, a porta vuota, colpisce la palla di... grembo invece che calciare a colpo sicuro, piuttosto che al tocco di braccio di Cutrone, autore così del primo gol. Mi sembrerebbe comunque ingiusto squalificare "Pungiglione" per condotta anti-sportiva, perché è tutta da dimostrare la volontarietà del gesto.

    Torniamo alla fortuna che, si sa, accompagna sempre le gesta delle squadre in forma, mai di quelle in difficoltà. Come lo era il Milan delle settimane passate. Un esempio? Il gol del portiere Brignoli a Benevento e la palla di Pavoletti che, a Cagliari, sfiora il palo. Entrambi a pochi secondi dalla fine. Non è un caso che sia partito dall’esoterismo nel giudicare il Milan, che ha battuto la Lazio. Anche Gattuso, sempre molto lucido nell’analisi delle partite, ha sottolineato che la squadra debba migliorare, accennando agli accadimenti propizi che hanno aiutato il gruppo, in qualche partita recente. Detto questo, largo ora ai peana, agli epinici per la bella e promettente prestazione contro gli uomini di Simone Inzaghi. I Ragazzi sono stati totali e infiniti per sessanta minuti. Alti nel pressing, eleganti, compatti, ammirevoli sul piano tecnico e stilistico, continui nell’azione, attenti in fase difensiva. La crescita cominciata nel match contro l’Inter, partita spartiacque della stagione, è stata confermata settimana dopo settimana, fino all’esame-Lazio. La squadra ha reagito al pareggio dei romani, sul primo tiro in porta, un atteggiamento positivo ben lontano dalla rassegnazione di molte altre partite. Anche nel secondo tempo, il Milan è entrato in campo da dominatore, poi un episodio ha spostato il match a favore dei biancazzurri. Dopo il salvataggio di Romagnoli, azione nata da una disattenzione a centrocampo, i Gattusiani hanno perso sicurezza, subendo gli attacchi avversari, arretrando il baricentro, senza approfittare degli spazi lasciati dalla Lazio. Memoria degli incubi passati.

    I giocatori rossoneri però hanno allora messo da parte lo stile del fioretto, per lottare con la forza della sciabola, uscendo vittoriosi, per la prima volta in campionato contro una delle cinque in testa alla classifica. Una classifica ancora penalizzante, ma solo vincendo e vincendo il Milan può tentare di colmare un gap tremendo. Sul piano dei singoli, grandissima la partita di Calabria, che si è "Cafuizzato", ai massimi livelli. Calhanoglu ha mostrato le sue qualità e la bontà del suo acquisto. Bonucci e Romagnoli stanno affinando finalmente l’intesa, per diventare presto la miglior coppia centrale della Serie A. Kessiè è devastante, Biglia in crescita, mentre i "vecchi" Suso e Bonaventura rimangono i pilastri sui quali costruire le vittorie. Una parentesi per Antonelli, che ha spinto con efficacia, nonostante la lunga assenza dai campi di gioco. Non ho dimenticato Cutrone, che ha lottato e segnato. Abbiamo parlato di singoli, ma il sapore che rimane nella bocca dei tifosi milanisti è forte e dolce, perché hanno ammirato una squadra che gioca da squadra. I complimenti a lui, soprattutto a lui, a Rino "Il vento e il Leone" Gattuso!

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