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  • 'Da grandi poteri...': addio Stan Lee, i tuoi eroi hanno ispirato anche il calcio

    'Da grandi poteri...': addio Stan Lee, i tuoi eroi hanno ispirato anche il calcio

    • Angelo Taglieri
    "Un angolo per chi ha la visione del calcio di Nick Hornby, per chi vive la partita come un film, per chi reputa Babangida il miglior calciatore della storia. Un piccolo mondo per chi non ha scritto calcio con il pallone tra i piedi, ma con una penna tra le dita, una telecamera sulla spalla o un joystick in mano, per quelli cresciuti a pane, nutella e Holly e Benji . Il calcio visto con gli occhi, e gli occhiali, del Nerd".

    Le lacrime del giovane Spiderman al Westfalenstadion; il laboratorio del piccolo Ant-Man canadese che per un giorno non si prenderà beffe dei portieri avversari; un simbionte con la fascia al braccio che non terrorizzerà nessuno nella Capitale. E poi “Hulk triste”, su un campo da calcio, seduto con le possenti braccia che avvolgono gambe improvvisamente deboli. Il mondo Marvel si ferma, i supereroi salutano il loro papà per un’ultima volta: Stan Lee se n’è andato. L’uomo che sorrideva sempre ha detto addio. 


    CHE STORIA! - “The smiling” ha rivoluzionato il mondo del fumetto, con i suoi “supereroi con superproblemi”, umanizzando divinità, trasformando teenager, creando un universo sconfinato: iniziò per contrastare la DC Comics e la sua Justice League, finì per diventare il più grande supereroe di tutti. Bene contro male, buoni contro cattivi, ma non solo: tante e infinite sfumature, dubbi e incertezze, cadute e risalite, amici che litigano e che poi, quando conta, si ritrovano ancora l’uno al fianco dell’altro. La vita di tutti i giorni fatta fumetto. Con la sola differenza che il tuo amico ha i superpoteri…


    CHE INFLUENZA! - Rivoluzionario, geniale, sorridente, col suo stile ha influenzato tutto il mondo. E sì, anche quello del calcio. Ed è qui che si torna al Westfalenstadion, dove “il tuo Spider-Man di quartiere” è Pierre Emerick Aubameyang, il primo vendicatore con la palla al piede; è qui che si vola a Toronto da Sebastian Ant-Man Giovinco, è qui che ci si ritrova all’improvviso a Wakanda con Lingaard e Pogba, è qui che Venom ha “infettato” De Rossi. Il calcio e i supereroi di Stan Lee, un mondo vicino, tanto vicino: su quel rettangolo verde, Aubameyang e compagni provano, coi loro super poteri, a regalare leggerezza. Non salvano vite, non volano da un palazzo all’altro, non sono fatti di adamantio, ma per un’ora e mezza alla settimana provano a regalarti un sorriso. Non sempre ce la fanno, la storia dei “supereroi con superproblemi” vale anche per loro: emozioni scoperchiate e toccate, nervosismo, la tua ex squadra, problemi extra campo, l’astinenza da gol, le critiche e i fischi... Tante volte c'è la voglia di prendere il proprio costume e gettarlo in un cassonetto della spazzatura di qualche vicolo sperduto della tua città. Poi, però, ogni domenica li ritrovi lì, davanti ai tuoi occhi, sempre con la stessa missione: salvare il tuo sorriso. Del resto "da grandi poteri derivano grandi reponsabilità"... 

    Excelsior, Stan. E sbrigati a tornare che tanto lo sappiamo "L'aldilà, nell'Universo Marvel, ha le porte girevoli".


    @AngeTaglieri88


     

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